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Handmaid’s Tale e il male di sopravvivere

La nuova serie HULU “The Handmaid’s Tale”, basata sul romanzo Il Racconto dell’Ancella ci porta in un futuro distopico, in cui le donne vengono considerate come semplici sfornatrici di bambini, un futuro in cui la maggior parte della popolazione è sterile e in cui le nascite sono diminuite vertiginosamente.

Mi sono avvicinato a questa serie grazie alla premessa (molto interessante) e ad Elisabeth Moss, che ho amato in Mad Men.

In questo show interpreta la protagonista, Offred (che in realtà non è il suo vero nome ma questo lo capirete guardando la serie).

Ci troviamo di fronte ad un qualcosa di così diverso da quello che ho visto in tv fino a questo momento, si tratta di uno show forte, con tematiche pesanti e che sarà anche difficile da guardare per molti di voi. Per me è difficile da guardare. Ti immergi completamente in quel mondo dove si è tornati indietro anziché andare avanti: l’omosessualità è condannata, si vive in un regime totalitario e i diritti umani sembrano essere spariti. La serie è all’antica ma è assolutamente attuale.

Si è combattuto tanto per le donne. Le donne hanno dovuto combattere il quadruplo per avere ciò che hanno gli uomini. In questa serie tv tutto viene annullato.

In un certo senso, noi diventiamo un po’ la protagonista e subiamo insieme a lei i soprusi, le ingiustizie e le terribili punizioni a cui è sottoposta lei. Noi siamo in un viaggio con lei e vogliamo che sopravviva. Ce la deve fare, perché questo deve essere lo scopo della serie: sopravvivere.

La parte affascinante dello show è anche il contesto storico e le regole di una nuova società che ci è sconosciuta ma che in qualche modo, orribile, riconosciamo.

Inoltre, devo dire che Alexis Bledel, una delle protagoniste della serie, mi ha totalmente sorpreso, offrendo un’interpretazione reale e toccante del suo personaggio, che subisce forse una delle cose peggiori che si possa subire (ma non voglio spoilerare).

Siamo di fronte ad un contesto terribile. Pesante. Infatti Handmaid’s Tale non è una serie da guardare così tanto per, ma è una serie su cui riflettere, ragionare e… da cui imparare.

 

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