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Spellbook 5×17 You Are My Home I/5×18 You Are My Home II – Finale di Stagione

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Spellbook 5×17 You Are My Home I/5×18 You Are My Home II – Finale di Stagione

“Cara speranza.

Speranza non ne vedo più, Lisandra. Dove sono? Dove mi trovo?”

La voce di Rose si espande in un eco smisurato. È buio, ma riesce a vedere.

Rose: dove sono?

Rose, spaventata e con il cuore in gola, cerca di riconoscere qualcosa… ma non c’è niente che riesca a riconoscere.

“Rose”.

Nel buio, la strega riconosce la voce di Lisandra. E poi la vede, nel buio. Corre verso di lei.

Le due si guardano per qualche secondo, entrambe felici di vedersi. Ma la felicità dura solo per qualche secondo nella testa di Rose.

Rose: sono morta?
Lisandra: no. No. Stai dormendo.

Le parole echeggiano in un modo strano nella sua mente.

Rose: è finita. Lui ha vinto.

Lisandra: no, speranza mia. No. Ora ti dirò due cose e quando ti sveglierai dovrai ricordarle. Fallo per me.
Rose: non mi sveglierò. Hendius è troppo potente.
Lisandra: ti prego, Rose. Ho bisogno che ricordi ciò che ti dirò.

– Magione di Hendius, appena fuori da Twinswood

Hendius stringe con forza la gola di Benjamin, non permettendogli di respirare. Il ragazzo non si arrende, cerca di opporsi, ma la forza del primo mago è troppa. Nessuno può fare niente, gli ospiti sono immobilizzati da un incantesimo.

“Basta!”

Ma la voce di Rosa si fa sentire.

Rosa: Hendius, HO DETTO BASTA! Lascialo!

Rosa urla, ma Hendius sembra non ascoltarla affatto.
Rosa: Hendius.

Ancora, Hendius non ascolta. Sta per uccidere Ben.

Rosa pone le mani avanti, scaraventando il suo amato lontano da Ben con un semplice gesto della mano.
Ben torna a respirare, anche se a fatica. Matthew inizia a riprendersi, va verso Ben.

Hendius guarda Rosa, sconvolto.

Rosa: BASTA!

Rosa non riesce a credere alla violenza a cui ha assistito.
Hendius: stanno rovinando tutto. Tutto.
Hendius guarda Benjamin e Matthew, incattivito.
Rosa: non sei l’uomo di cui mi sono innamorata.
Hendius guarda l’amata, alzandosi lentamente in piedi e procedendo verso di lei.
Hendius: sono io.
Rosa: no. Il mio Hendius non avrebbe mai fatto del male. Che cosa ti è successo?
Rosa parla in modo strano, come se provenisse da un’altra epoca. E in effetti… è così.
Hendius: ho aspettato troppo tempo. Troppo.
Hendius va verso Rosa, prendendo le sue mani.
Hendius: e loro vogliono rovinare tutto. Ti ho aspettato… per così tanto.
Per un momento, e solo per un momento, vediamo l’umanità del potente mago.
Rosa tocca il viso di Hendius
Rosa: che cosa ti è successo?
Lei non lo riconosce più.
Rosa: perché nessuno parla. Perché nessuno si muove.
Benjamin: perché gli ha fatto un incantesimo. Nessuno è qui per scelta.
Rosa guarda Benjamin, che torna a parlare.
Matthew nota la teca di vetro, all’interno Rose, vorrebbe ragiungerla.
Rosa: è vero?
Hendius: sì.
Hendius non mente alla sua amata.
Rosa: liberali. Lascia andare i ragazzi. E…
Rosa titubante… lo dice e basta.
Rosa: sveglia Rose.
Hendius: no.
Hendius si innervosisce, ed è così chiaro.
Hendius: NO. Non lo farò. Ho aspettato troppo. Noi… noi dobbiamo essere felici.
Rosa: non a questo prezzo. Non… a costo delle vite degli altri.
Benjamin: non capisco. Perché non te ne vai e ci lasci in pace?
Hendius guarda Benjamin
Hendius: non posso farlo. Se Rose si sveglia… lei, l’amore della mia vita, la donna che ho aspettato per secoli su questa terra, morirà. Di nuovo.
Benjamin: potrebbe esserci un altro modo.
Hendius: non c’è. NON C’E’.
Hendius alza la voce.
Rosa: Bright.
Rosa si avvicina lentamente a suo figlio. SUO FIGLIO. Guarda Hendius. Il mago, di tutta risposta, scioglie l’incantesimo che blocca Bright.

Bright: ciao.
Rosa sorride, Bright è così bello ai suoi occhi.
Rosa: sei bellissimo.
Bright: ascolta… ti prego, la mia amica Rose… lui non è un uomo buono.
A Bright non interessa di dirlo davanti ad Hendius.
Rosa guarda il mago, di nuovo.
Hendius: non posso perderti di nuovo. Non succederà.
Rosa: e che cosa intendi fare? Costringermi?
Hendius guarda Rosa, sopraffatto.
Hendius: no. Io ti amo.
Rosa: sei capace ancora di farlo, Hendius? Cosa ti è successo?
Hendius: LORO!
Hendius urla, di nuovo. Il suo tono di voce si alza e si abbassa notevolmente.
Hendius: loro. Gli umani. Ti hanno bruciata viva. Meritano di morire tutti.
Rosa lo capisce ancora di più; Hendius è andato.
Rosa: io non odio gli umani.
Hendius: cosa?
Hendius, sconvolto, sembra abbia ascoltato un’eresia.
Rosa: io ero una di loro. E le persone che mi hanno fatto questo… sì, erano persone cattive, che non capivano. Ma non vuol dire che tutti debbano pagare per questo. Ci sono persone meravigliose a questo mondo, Hendius. Io ne ho conosciute e sono sicura che esistono ancora.
Hendius: no… gli umani sono egoisti. Distruggono il loro mondo. Hanno paura del diverso… e invece di capirlo, lo uccidono. E io te lo dimostrerò. Ti dimostrerò che è così, ti dimostrerò che razza di esseri sono.
Rosa: no…
Hendius: per favore, ascoltami.

Le porte della sala si aprono, palesando Maggie e un’intera squadra di maghi superiori. Sono almeno una quarantina. I maghi superiori sono coloro che hanno più potere all’interno della scala sociale magica. Hanno un livello di magia oltre qualsiasi altro mago e strega. Sono potentissimi. Tutti indossano un fazzoletto bianco, legato ai pantaloni o alla camicia. Sono di entrambi i sessi ed hanno un ordine molto formale.

Maggie: Hendius, ti ordino di arrenderti ora davanti al consiglio dei maghi superiori.

Hendius scoppia in una risata, divertito.

Rosa: Hendius.

Hendius: siete pazzi.

Maggie: dormires ab aeterno.

Maggie lancia un incantesimo verso Rosa, atterrandola sul colpo. La donna cade in un sonno profondo, lo stesso che affligge Rose. E mentre Rosa dorme – per sempre – Rose si sveglia nella teca.
Benjamin, Bright e Matthew corrono verso di lei. Così come Jack, Oliver, Andy e Alice.

Maggie: arrenditi ora.

Hendius guarda Maggie e la fila di maghi superiori.

Con il dolore chiaro nei suoi occhi e una rabbia innata, Hendius avanza magicamente verso Maggie tagliandole di netto la testa. Senza fare neanche troppa fatica.

Getta la testa a terra.

La schiera di maghi superiori si pone davanti a lui. E mentre non potrà affrontarli ora tutti insieme – anche se forse vincerebbe tanto è potente, si fa avanti, spostandoli uno ad uno con la magia e procedendo verso l’uscita.

Rose apre gli occhi. Benjamin e Matthew sono davanti a lei.

Rose: oh mio Dio.

Matthew abbraccia la ragazza fortemente, Benjamin ora non se lo permetterebbe. Rose sa che deve affrettarsi. Si alza, velocemente, nonostante sia ancora stordita.

Benjamin: Rose…
La strega guarda Benjamin, è così felice di vederlo.
Benjamin: che fai?
Rose: devo vedere che cosa fa.

Rose avanza lentamente, camminando lungo la schiera di maghi superiori a terra.

Hendius è fuori dalla magione. Procede verso il prato e quindi verso la scogliera. È alta.

I maghi superiori sono dietro di lui – quelli ancora in piedi. Rose si fa avanti tra di loro.

Hendius lancia uno sguardo alla strega. Uno sguardo minaccioso. Uno sguardo che Rose sa capire molto bene.

La terra inizia a tremare. Trema forte. È un terremoto.

Hendius, che ha scatenato la calamità, si abbassa verso il terreno e con una facilità estrema spicca il volo. Sì, vola. Dimostrando ancora una volta la sua incredibile potenza. E con quel terremoto, anche il suo grande rancore.

– Qualche ora dopo, Castello DeLuc

Charlotte fa avanti e indietro nel salone principale, preoccupata per la scossa di terremoto avvertita… e preoccupata per quelle di assestamento. Twinswood è decisamente in movimento.
Luke e Tatia sono davanti al caminetto, si tengono per mano, non hanno idea di cosa sia successo, ma sicuramente niente di buono.

Charlotte: oddio, forse dovremmo andare lì, forse dovremmo fare qualcosa.
Tatia: no, piccolina, non dovremmo fare niente.
Charlotte: e se fosse successo qualcosa di brutto?
Tatia: sono andati a fermare il grande cattivone, probabilmente è successo qualcosa di brutto.
Charlotte guarda fuori dal grosso finestrone.
Charlotte: Jack…
Tatia: giuro, se mio nipote non te lo dà lo prendo a schiaffi.
Charlotte guarda Tatia, imbarazzata
Luke: forse dovremmo veramente fare qualcosa.
Luke non ha proferito parola fino a questo momento, ma deve dire qualcosa.
Tatia: no. Non dobbiamo fare niente. Luke, sei sconvolto.
Luke: ma tuo fratello…
Tatia: amo Ben. E spero che stia bene, con tutta me stessa, ma se dovessi corrergli dietro ogni volta che Rose è in pericolo… noi non saremmo qui.

Il portone di casa DeLuc si apre, Jack, Oliver, Andy, Bright, Evan ed Alice entrano in casa.

Charlotte: oddio…
Charlotte, felice, corre verso di Jack. I due si scambiano un tenero abbraccio.
Jack: sto bene, sto bene.

Tatia va verso il gruppo, spaventata e curiosa.

Tatia: dov’è Ben?
Jack: sta bene. Stanno tutti bene.
Tatia: avete fermato Hendius?
Bright ed Evan si guardano, preoccupati
Bright: non esattamente.

– Scuola di Magia di Twinswood.

Rose è seduta nell’ufficio di Maggie, da sola. E non capisce perché, considerando che Maggie è morta… e anche in modo brutale. La strega cerca di far mente locale e di realizzare cosa sia successo. Ma non può fare chiarezza senza…

“Rose, quanto tempo!”

Dyal entra nella stanza, sedendosi a capo della scrivania.

Rose, sorpresa, non riesce a capire.

Rose: Dyal?
Dyal: ti sono mancato?
Rose: no, ricordavo a malapena della tua esistenza. Che cosa ci fai qui?
Dyal: Rosie. Sei una ragazza sveglia. Puoi capirlo da sola.
Dyal sfoggia un fazzoletto bianco fuori dalla giacca.
Rose: sei uno di loro? Uno di questi tizi…importanti?
Dyal: i maghi superiori? Sì. Sono uno di loro.
Rose: maghi superiori? Perché nessuno me ne ha mai parlato?
Dyal: perché… tendiamo a mantenerlo segreto. Tranne in affari del genere. Ed Hendius è un grosso affare. Il più grande.
Rose: tu lavoravi con Ardens.
Dyal: ero una spia.
Rose: tu mi hai dato… mi hai dato il libro per le ragazze di Bakersville. Ma certo…
Dyal: esatto Rose, siamo dalla stessa parte.
Rose: e tu saresti il grande capo?

“No, sono io.”

Un uomo molto bello entra nella stanza. È prestante, fiero e Rose riesce a percepire il suo incredibile potere.

L’uomo guarda Dyal, facendogli cenno di spostarsi.

Dyal: ok, boss!

Dyal si alza, cedendo il posto all’uomo.

“Sono Cryon”

Rose: Cryon.
Cryon: piacere Rose Wilson, ho sentito molto parlare di te.
Rose: non posso dire lo stesso.

I due si squadrano. Cryon è molto affascinato da lei, è così chiaro. Ma mantiene il suo alone di mistero.
Cryon: Signorina Wilson, vogliamo farle sapere che siamo qui per aiutarla.
Rose scoppia in una risata. Una risata quasi isterica.
Rose: siete qui per aiutarmi? VOI siete qui per aiutarmi? Dopo tutti questi anni? Dopo Alec, dopo Ardens… dopo tutto quello che è successo, vi presentate qui con la vostra squadra e mi dite che volete aiutarmi.
Cryon: trova la cosa divertente?
Rose: no. Lo trovo un insulto.
Cryon: Twinswood è sempre stata importante per noi.

La Principessa Alisia, che si rivela essere una strega superiore grazie al fazzoletto che indossa, raggiunge i tre.

Alisia: Rose, devi capire che il mondo della magia è molto complicato. Ha le sue regole.
Rose: mi avete lasciato qui ad affrontare tutto da sola… sempre.
Cryon: abbiamo permesso a Maggie di aprire la scuola di magia. Di cercare talenti. Ragazzi con poteri speciali. Abbiamo risposto.
Rose: beh, non avete risposto ABBASTANZA!
Cryon: non alzi la voce con me, Signorina Wilson
Rose: LA ALZO ECCOME!
Rose si alza, stufa. A Cryon piace la cosa in realtà.
Alisia: tu sei una strega speciale, Rose. Lo sei sempre stata. E abbiamo bisogno di te.
Rose: ma… Hendius se n’è andato.
Dyal: tornerà.
Rose: sapete dove si trova?
Cryon: no. Saprai bene che è sempre difficile trovarlo e sapere che cosa fa. Ma lui non si fermerà qui.
Rose: già, ottima idea andare al suo matrimonio e addormentare la sua sposa per sempre.
Cryon: lo abbiamo fatto per te.
Rose: e Maggie è morta.
Cryon: avevamo previsto delle perdite. Sappiamo gestirle.
Rose lo guarda, sconcertata
Rose: come puoi parlare…. Di perdite, come se parlassi di un computer che hai perso. Era vostra amica.
Cryon: sì, come Leda per te. E siamo…
Rose: non ti azzardare a parlare di Leda.
Di nuovo, Cryon sorride. Gli piace lo spirito combattivo di Rose.
Cryon: sappiamo una cosa.
Cryon si alza, andando verso di lei.
Cryon: lui sta organizzando il suo esercito. E noi non abbiamo quasi niente… avrebbe potuto ucciderci se solo si fosse sforzato un po’.
Rose: lo so, è potente. Lo avete reso chiaro.
Cryon: ma noi… possiamo continuare a reclutare. A trovare nuove persone. Potrebbero essere ispirate dalla tua voce, Twinswood è piena di gente con particolari abilità.
Alisia: e dobbiamo fare in fretta, Rose.
Rose li guarda. Non riesce a credere che le stiano chiedendo questo.
Rose: in fretta.
Cryon: temiamo che Hendius si sia infiltrato nel governo umano. E che il governo stia iniziando a prendere precauzioni dopo l’inevitabile annuncio.
Rose lo guarda.
Rose: di che cosa parlate?
Dyal: il coming out degli esseri sovrannaturali.
Rose: no, no… Hendius ci ha provato in passato ma.
Cryon: ci riuscirà.
Alisia: e i governi si stanno attrezzando.
Cryon: gli Stati Uniti stanno lavorando ad un test.
Rose li guarda, curiosa.
Rose: un test?
Cryon: un test che verifica se un soggetto ha poteri sovrannaturali.
Rose: ma è impossibile.
Dyal: anche il viaggio sulla luna lo era.
Rose guarda Dyal, ancora parecchio arrabbiata.
Cryon: se scopriremo come uccidere Hendius, come abbiamo fatto l’ultima volta…
Rose: cosa?
Cryon: ancora non lo sai?
Rose: non so cosa?
Cryon: ti consiglio di parlare con i tuoi amici. Bright… ed Evan?
Rose è infastidita dalla saccenza di Cryon.
Cryon: ora vai a casa. Riposati. Passa un po’ di giorni in tranquillità.
Rose: certo, con Hendius che non vede l’ora di farcela pagare.
Cryon: Hendius non sarà un problema per qualche giorno. Fino a quando non scoprirà come abbattere il muro che abbiamo messo attorno a Twinswood. E fino a quando avremo il corpo della sua amata.
Rose: non sottovalutatelo.
Cryon: non lo facciamo. E non sottovaluterò neanche lei.
Rose guarda l’uomo.
Rose: ora vado a casa. Ma perché lo decido io.

Rose, stanza, esce dall’ufficio. Ad aspettarla fuori c’è Benjamin.

Benjamin: hey…
Rose lo guarda, di nuovo felice di vederlo.

Rose: hey.
La tensione è chiara. Devono parlare.
Benjamin: ascolta… dovremmo…dovremmo parlare di quello che è successo quando Hendius ti ha presa. Io…
Rose: non ti preoccupare, Ben. Era una situazione estrema. Non devi giustificarti.
Benjamin non sa cosa dire.

“Hey”

Matthew arriva con degli snack.
Matthew: ti ho preso da mangiare. Sarai affamata da tutto…
Rose guarda Matt, sorridendogli.
Rose: grazie.
Matthew: che cosa ti hanno detto?
Rose: che sta arrivando una guerra.

I tre si guardano.

Rose: voglio andare da Jadar. Vedere come sta.
Matthew lo guarda, curiosa
Matthew: Jadar?
Benjamin: è nostro figlio.

Matthew guarda i due, particolarmente sconvolto. Rose e Ben si guardano, imbarazzati.

– Giardini del Castello DeLuc, tardo pomeriggio.

Rose, Benjamin, Matthew, Luke, Tatia, Oliver, Andy, Bright, Evan, Jack, Charlotte e Alice sono presenti al funerale di Leda.

Luke ha fatto venire degli operai a montare una tomba commemorativa. È in pieno stile Leda e ci sono tutte le sue cose preferite.

Luke: Leda non era solo mia sorella. È stata una compagna di vita. Mi conosceva meglio di chiunque altro. Perfino meglio di me stesso. Lei era… carismatica. Un vulcano di idee e voglia di vita. La prima volta che l’ho vista… l’ho capito. Lei meritava di più. Meritava più di chiunque altro. E aveva un animo buono. E avevo bisogno di lei. Non smetterò mai di pensarti. Di ricordarti e di volerti bene. Sei stata la persona che mi ha reso di nuovo umano.

Luke poggia una rosa sulla tomba.

Rose: Leda era la mia migliore amica. Quando sono arrivata qui a Twinswood… è stata una delle prime persone a parlarmi, nonostante Luke gliel’avesse espressamente vietato.

Luke chiude gli occhi, addolorato. Ma anche felice nel ricordarla.

Rose: era gentile. Onesta e sempre… pronta a tirarti su. La terrò sempre nel mio cuore.

Rose pone la sua rosa a terra.

Poco dopo la fine della cerimonia, Rose si avvicina a Luke. Lo abbraccia.

Rose: Luke… volevo parlarti.
Luke: non ce l’ho con te.
Luke la guarda, sa già cosa gli avrebbe detto.
Rose: davvero?
Rose, in lacrime, vuole assicurarsi che sia così.
Luke: e anche se ce l’avessi con te, lei mi insulterebbe… ovunque si trovi.
Rose ride nel pianto.
Rose: ti voglio bene.
Rose accarezza il viso del vampiro
Luke: anche io.
Luke accarezza la sua mano, trovandone conforto.

Quando Luke si allontana, Rose va verso Bright. È l’unico rimasto lì. È a terra vicino alla tomba di Leda. Rose si siede accanto a lui.

Bright: pensi che le sarebbe piaciuto?
Rose: sì.
I due si guardano teneramente.
Bright: mi manca già così tanto.
Rose: aveva sempre la risposta giusta.
Bright sorride
Bright: o la più… inadeguata.
Rose sorride a sua volta.
Rose: Bright… i maghi superiori…quei tizi, mi hanno detto che…
Bright guarda Rose, preoccupato. Non sa davvero come dirglielo.
Bright: non amo avere segreti con te. Ma… ho dovuto mantenere questo.
Rose: quindi… tu sai come ho ucciso Hendius? La prima volta, intendo.
Bright: non ce l’ho fatta a lasciarti andare. Quindi nei cinque anni in cui sei scomparsa… io ti ho cercata. E ti ho trovata. Hendius aveva creata questa fasulla vita di provincia perfetta per te. E tu eri… triste.
Rose: una vita fasulla?
Bright: sì. Ti ho trovata con Evan. Quando i maghi superiori l’hanno scoperto abbiamo attuato un piano. Ti abbiamo osservata, sempre. Non potevamo farci vedere da Hendius ma…
Rose: aspetta, come l’ho fermato?
Bright fa fatica a dirlo.
Bright: ti sei pugnalata…
Rose, sconvolta, guarda Bright.
Bright: le vostre vite erano collegate. Hendius è sparito in una specie di nuvola di fumo ed è morto nell’oceano… nella sua forma originale.
Rose: quindi sono morta?
Bright: non appena hai smesso di respirare… io ti ho curata. Quindi… non sei proprio morta. O meglio, solo per qualche secondo. Ma era sufficiente.
Rose: se eravamo collegati, non sarebbe tornato anche lui.
Bright: no.
Rose: quindi può tornare. Noi possiamo ucciderlo ma…
Rose deve processare tutto. Ancora non riesce a rendersi conto.
Bright: non è proprio così. C’è un modo per fermarlo definitivamente. Esiste… un Van Helsing, una scappatoia. Che tuttavia non conosciamo. Pensavamo fosse Jadar.
Rose: tu sapevi di Jadar?
Rose si alza in piedi
Bright: devi capire… che l’ho fatto per te.
Rose: perché una volta morto non mi hai riportata qui, a Twinswood?
Bright: perché era pericoloso. Ti abbiamo guarita e sei rimasta in quel posto altri due anni.
Rose sconvolta, non riesce a crederci.
Bright: e poi sono intervenuti i maghi superiori e…ti hanno riportata qui.
Rose è fuori di sé. È troppo da digerire.
Rose: no.
Bright: mi dispiace. Ma ora stai bene. Quando io ti ho rivista…
Rose: Hendius pensa ancora che Jadar possa fermarlo. Altrimenti non gli avrebbe fatto quello che gli ha fatto.
Bright: ha creato una nuova scappatoia. Ma non sappiamo ancora quale sia.
Rose guarda Bright.
Rose: ma io sì.
Bright: cosa?
Rose: me l’ha detto Jadar. Quando… sono stata nella sua mente. Lui me l’ha detto. E l’ho realizzato solo ora. Ma non riesco…
Bright: non riesci a ricordarlo.
Rose: so che cos’è ma non so dirlo. Come è possibile?
Bright: magia.
Rose si siede, di nuovo.
Rose: che situazione di merda.
Rose lo dice e basta, doveva.
Bright: e non è l’unica…
Rose guarda Bright, curiosa
Rose: cosa vuoi dire?
Bright indica nella direzione del finestrone. Benjamin e Matthew sono all’interno del castello.
Rose: non c’è nessuna situazione.
Bright: oh Rose, andiamo. Con me puoi essere sincera.
Rose non guarda Bright negli occhi, non ne ha il coraggio ora.
Rose: pensi che sia possibile amare due persone?
Bright: penso… che forse sia possibile. Ma penso anche che… dentro di te, sai chi è quella persona che ami davvero. Che vuoi di più.
Rose guarda Benjamin e Matthew
Rose: io…
Bright: potresti rinunciare a uno dei due?
Rose: NO.
Rose lo dice e basta.
Bright: forse sì. Ma ancora non lo sai.
Rose: Bright… io… amo Matthew. Mi fa ridere, mi fa stare bene. Ed è arrivato in un momento… in un momento della mia vita in cui avevo bisogno di lui. Lui è fantastico.
Bright: ma…?
Rose: Benjamin è… Benjamin. È dentro di me. Lo sarà per sempre, probabilmente. E… nonostante io provi a lasciarlo andare. Nonostante io provi a dimenticarlo, non ci riesco. Non ne sono mai stata capace.
Bright: forse non vuoi.
Rose: non lo so che cosa voglio.
Bright: ed ora Leda direbbe qualcosa, sicuramente.
Rose sorride.
Rose: non sono sicura di poter lasciare andare uno dei due ora. Ed è una cosa da egoisti. È una cosa di cui mi vergogno.
Bright: non devi. E… io sarò qui, sempre. Per tutto.
Rose appoggia la testa sulla spalla di Bright, tentando di realizzare cosa è appena successo e tutto ciò di cui hanno parlato.
Rose: ho bisogno che tu mi faccia un favore.
Bright: qualsiasi cosa.

– Una Settimana Dopo

“Mi piace la pioggia.”

Rose è nel suo letto, abbracciata a Matthew, i due si tengono stretti e ascoltano la pioggia che cade.

È un momento calmo. Bello. In cui Rose può finalmente rilassarsi.

Matthew: sì. Da Netflix.
Rose sorride
Rose: sì, mi andrebbe un po’ di Netflix.
Matthew: e un po’ di snack.
Rose: ok.

Matthew bacia Rose teneramente, poi si alza, pronto a prendere un po’ di snack in cucina.
Matthew: tua zia non c’è, vero?
Rose: è in hotel.
Matthew: bene.
Rose guarda Matthew, sospirando
Matthew: che c’è?
Rose: non lo so. Sembra così strano. Stare qui, guardare Netflix, mentre Hendius è ancora lì fuori.
Matthew: beh, io dico di goderci pienamente questi giorni di pausa dall’essere la strega prescelta.
Rose: già.
Matthew: adoro che non ci sia drama. Niente drama magico. Niente Ben Drama.
Rose lo guarda, curiosa
Rose: Ben Drama?
Matthew: sì, avete parlato. Giusto?
Rose guarda Matthew. Non riesce davvero a capire.
Rose: parlato di cosa?
Matthew capisce che in realtà non hanno parlato affatto.
Matthew: ehm, non lo so.
Rose: sei strano.
Matthew: già, e non mi dà per niente fastidio che abbiate tutti questi figli.
Rose: beh, non sappiamo di chi sia Alice.
Matthew pensa ad Alice. Di certo è diventata una conversazione scomoda.
Matthew: già.

Matthew inizia a scendere al piano inferiore, mentre Rose avanza verso il cassetto, tirando fuori ciò che aveva chiesto a Bright.

– Wilson Hotel, qualche ora dopo.

Colonna Sonora: Good For Me

Rose entra nella hall, Meredith le sorride.

Meredith: hey, cosa ci fai qui? Pensavo ti stessi riposando.
Rose: devo andare da una parte…
Meredith: una parte?
Rose: qui. In questo albergo.

E Rose ci va. Nel luogo in cui ha trovato il libro appena arrivata a Twinswood. Nel luogo in cui forse è iniziato tutto per lei. La biblioteca del Wilson Hotel.

Va verso quello scaffale, quello in cui c’era lo spazio occupato dal libro. Tira fuori ciò che gli ha dato Bright. La prima pagina. La prima pagina in assoluta. Prima… ma scritta per ultima.

La legge.

– Castello DeLuc, Salone Principale

Il gruppo si è riunito attorno al caminetto del castello. Rose, Matthew, Luke, Tatia, Bright, Evan, Benjamin, Oliver, Andy, Alice, Jack e la piccola intrusa Charlotte, che ormai è diventata di famiglia.

Rose è al centro.

Tatia: come al solito al centro dell’attenzione.
Rose guarda Tatia.
Rose: vi ho riuniti qui per una ragione specifica. È passata una settimana e… nonostante ci stiamo tutti prendendo una pausa, Hendius non si fermerà. Non ha mai avuto intenzione di fermarsi e… abbiamo sempre pensato che fosse più forte di noi.

Tatia: ma lo è.
Rose: perché… ha un esercito. Un esercito di persone con superpoteri, Dracula, maghi potentissimi. E se vuole una guerra… una guerra gli daremo.

Bright: come?

Rose: ho riletto la prima pagina del libro. E… non so perché non mi era mai stato chiaro prima. Ma ora lo sento. Ora… lo so.
Benjamin guarda Rose, curioso.
Rose: Lisandra ha detto che sono la sua speranza. E non si riferiva solo ad Alec. Alec ha iniziato tutto… con Hendius finirà.
Tatia pensa a suo padre per qualche secondo.
Rose: noi lo fermeremo.
Jack: come possiamo aiutare?
Rose: iniziando a fare qualche chiamata.

– Castello DeLuc

Colonna Sonora: Mercy (Acoustic)

Jack procede verso il viale d’uscita, pronto a tornare alla casa sul lago. È il tramonto. Twinswood si sta per trasformare in uno spettacolo di colori.

“Jack, Jack…”

La voce di Charlotte lo distrae. Si gira verso di lei.

Jack: hey, non dovresti essere già tornata alla scuola?
Charlotte: sì.
Jack: non va bene intrufolarsi nelle riunioni dei grandi.
Charlotte: smettila con questa storia.
Jack: stavo… scherzando.
E invece Charlotte è incredibilmente seria.
Jack: ti senti bene?
Charlotte: no.
Jack: no?
Charlotte: quando… sono con te, no, non mi sento bene. Mi sento nervosa, sul punto di dare di stomaco e…
Jack sorride. Nel modo meraviglioso in cui è solito fare.
Charlotte: e non fare. Non fare questa cosa…
Jack: questa cosa?
Charlotte: sì. Tu… tu mi guardi così e io… non riesco. Volevo fare… oddio.
Charlotte è completamente in confusione, ma ci pensa Jack a rimediare. Va verso di lei, le prende con vigore il viso e la bacia. La bacia come non l’ha mai baciata nessuno. Per la prima volta sente la forza di un uomo. Un uomo che desidera e che voleva con tutta sé stessa. I due si lasciano andare in un bacio passionale, con Charlotte un po’ impacciata, ma ripresa alla grande da Jack. Lui, per la prima volta dopo tanto tempo, è felice e sente che c’è vita dopo aver toccato il fondo.

– Stanza da letto di Luke.

Luke si siede. Stanco. Non sa perché, in fondo i vampiri non possono sentire così tanto la stanchezza. Eppure…

Tatia lo raggiunge, sedendosi accanto a lui.

Tatia: è una femminuccia.
Luke lo guarda, sorpreso.
Luke: come?!
Tatia: so che avevamo deciso di trattare la questione con la magia e fare ricerche ma… sono andata al Twinswood Memorial, ho fatto un’ecografia. E… è una femminuccia, è sanissima. E… sentivo il suo cuore.
Tatia scoppia in un pianto. Un pianto liberatorio.
Luke: oh mio Dio…
Luke, dal canto suo, l’abbraccia, stringendola forte.
Luke: sta bene?
Tatia: sì, sta bene.
Tatia sorride nel pianto.
Luke: è una femminuccia.
Luke, pieno di gioia, guarda Tatia con amore. E anche il suo pancino.
Tatia: una femminuccia.
I due si guardano per qualche breve istante. E poi Tatia lo dice.
Tatia: la chiameremo Leda.
Luke scoppia in un pianto compulsivo, ovviamente senza lacrime, ma se ci fossero, sarebbero di gioia. Luke e Tatia si scambiano un tenero bacio d’amore.

– Casa di Andy ed Oliver, portico.

Alice fissa le stelle. Ha paura. Paura per tutto quello che sta succedendo. Paura per le conseguenze di alcune cose che sono successe. Paura che quel futuro che hanno tanto cercato di cambiare… stia arrivando di nuovo.

“Guardi le stelle?”

Matthew sale le scale del portico. Alice neanche l’aveva notato talmente era immersa nei suoi pensieri.

Alice: sì. Sono belle.
I due si guardano, temendo il peggio.
Matthew: ascolta… dobbiamo parlare.
Alice capisce. Non sa perché, ma capisce.
Alice: no, non dobbiamo.
Matthew intuisce, da quelle parole, che c’è della verità in quello che ha detto Hendius.
Matthew: Alice, per favore.
Alice: NO. Non avrò questa conversazione inutile, imbarazzante e dolorosa.

Matthew: allora…
Matthew deglutisce, nervoso.
Matthew: è vero?
Alice: te l’ha detto Hendius?
Matthew: è VERO?!
Matthew alza la voce.
Alice: sì.
Alice lo dice con un filo di voce.
Matthew: cazzo.
Matthew si mette le mani sulla faccia, quasi per poter svegliarsi in qualche modo.
Matthew: come?!
Alice: come cosa?
Matthew: che cosa è successo? Perché non me l’hai mai detto. Perché…
Matthew guarda Alice, disperato
Matthew: perché?!
Alice: avrebbe cambiato qualcosa? Arrivo qui, tu sei… innamorato perso di mia madre.
Matthew guarda in basso, è una conversazione così scomoda.
Matthew: avresti potuto parlarmene.
Alice: per sentirmi dire cosa, esattamente? “Alice, ti voglio bene. Ma amo tuo madre.” No, grazie. Sto bene così.
Matthew: non capisco…
Alice: tranquillo, non devi giustificarti del fatto che ti sembra assurdo che io e te stavamo insieme.
Matthew: no. Non mi sembra assurdo. Alice, tu sei… bellissima. Intelligente, buona. Non sono affatto sorpreso del fatto che… mi sono innamorato di te. O mi innamorerò o… mi innamorerei. Oddio, non so che tempi… usare.
Matthew, in serie difficoltà, non sa davvero che cosa dire.
Matthew: io… non so cosa fare. Non so come comportarmi. Non so… gestirla questa cosa.
Alice: non ti preoccupare, è passato tanto tempo. Ti ho dimenticato da quel lato.
Alice mente. Lo fa per se stessa. Lo fa per preservarsi.
Matthew: vuoi parlarne?
Alice: no.
Matthew: Rose lo sa?
Alice: lo sapeva. Ma ora non più.
Matthew: le hai fatto qualcosa?
Alice sospira, nervosa
Alice: ascolta, se ti ama. Se ti ama davvero e vuole stare con te… non sarò io a fermarla. Non sarebbe giusto.
Matthew: tu non puoi farmelo dimenticare.
Alice sospira
Alice: Matt…
Matthew: non puoi.
Alice: devo.
Matthew: no. Se mi rispetti. Se… mi hai amato veramente. Tu non lo farai.
Una lacrima riga il viso di Alice.
Alice: non lo farò.
Matthew: posso…
Alice: te ne puoi andare?
Matthew la guarda, stupito
Matthew: cosa?!
Alice: sono stanca. Vorrei rientrare.
Alice trattiene a stento le lacrime.
Matthew: ok.
Matthew si allontana lentamente, lasciando la ragazza sola. Alice apre la porta di casa, finalmente sfogando il pianto.

– Casa sul Lago Whittermore

Benjamin attende impazientemente una macchina. E qualche minuto dopo arriva. Si tratta di una macchina nera, elegante. Da vero riccone. Ed è normale, considerando che appartiene a Christopher Hughes. O Whittermore.

Il ragazzo scende dalla macchina, sorridente.

Christopher: ti prego, ricordami, dimmi che hai una piscina.
Benjamin: ho un lago.

I due fratelli, contenti di rivedersi, si abbracciano.

Benjamin: ti faccio vedere la camera.
Benjamin apre la porta della casa, invitando Christopher ad entrare. Non si conosco benissimo, nonostante abbiano lo stesso padre.

Benjamin: è il tuo stile?
Christopher: sì. Sono abbastanza stanco di abitare in castelli.
Benjamin sorride.
Christopher: sono contento che tu mi abbia chiamato.
Benjamin: sono contento che tu sia venuto.

Qualcuno suona alla porta.

Benjamin: ehm, perché non vai in cucina, c’è Tatia. Sarà felice di vederti.
Christopher: certo.

Christopher procede verso la cucina.

Tatia: Chris.
Tatia è contenta di vederlo. Lo abbraccia. In qualche modo le ricorda Alec, la parte buona.

Benjamin va ad aprire la porta. Sorpreso, trova davanti a sé un’Alice che piange.

Benjamin: hey, che succede?
Alice: ho bisogno del mio papà.

La ragazza si fa avanti, abbracciando Benjamin. Benjamin, sorpreso, ma anche contento, ricambia l’abbraccio. Alice non dirà a Ben cosa è successo. Ma aveva bisogno di suo padre. Aveva bisogno di Ben.

– Giorno seguente, piazzale del Wilson Hotel.

Una jeep si ferma davanti al grosso albergo. Cinque belle ragazze escono. Si tratta di Lily, Marthie, Maddie, Veronica e Riley, le streghe di Bakersville.

Rose e Tatia sono lì ad aspettarle.

Lily: wow, questo posto è… meraviglioso.
Veronica: ero un po’ scettica all’inizio ma… sapendo che avremmo alloggiato gratis in un albergo.

Tatia: sei già la mia preferita.
Veronica guarda Tatia, sorridendo.

Rose: benvenute, ragazze.

Marthie: figurati Rose, voglio dire. Te lo dovevamo, in fondo.
Lily: ma siamo qui perché vogliamo. Vogliamo aiutarti.

Rose: vi ringrazio. Sarà un aiuto prezioso.
Maddie: ed io posso cucinare. Posso cucinare tantissime cose.
Rose: l’albergo ha uno chef… ma perché no?
Maddie, eccitata, batte le mani.

Tatia: andiamo, vi accompagno nell’albergo e vi do istruzioni.
Rose, sorpresa dall’atteggiamento di Tatia, ne è colpita.

Marthie, Lily, Veronica e Maddie procedono verso l’entrata.

Riley resta indietro, guardandosi attorno.

Rose: ti piace?

Riley: è molto bella Twinswood, mi è sempre piaciuta.

“Riley”

Riley, sorpresa di sentire quella voce, si gira. Christopher è proprio lì, accanto a Benjamin.

Riley: Christopher?

Entrambi sono sconvolti.

Rose e Benjamin si guardano, capiscono che devono lasciarli soli.

Rose: ci vediamo dentro.
Benjamin: sì.

Rose e Ben si allontanano, procedendo verso l’entrata.

Riley e Christopher, invece, continuano a guardarsi.

Riley: è…
Christopher: cinque anni.
Riley: sì.
Christopher: come stai?
Riley, sconvolta, vorrebbe urlargli contro.
Riley: come sto?! Non ci vediamo da cinque anni e questo è tutto ciò che hai da dirmi.
Christopher: non si inizia così di solito?
Riley: dove sei stato? Che cosa hai fatto?
Christopher: vorrei potertelo dire.
Riley: no. No, lo sai, non mi farò tirare in questa situazione.
Christopher: cosa vuoi dire?
Riley: che mi hai spezzato il cuore. Mi hai fatta innamorare di te e poi sei… sparito. E non so che persona ricordi ma… quella Riley, quella Riley è andata. Quindi non venire qui a dirmi “come stai?”.
Christopher: ok.

Riley, furiosa, inizia ad entrare in albergo.

– Twinswood High School

Per Rose è strano tornare al liceo di Twinswood, in fondo è lì che è iniziato tutto. In fondo è lì che ha conosciuto bene molte persone. Ed è lì che è pieno di ragazzi con grandi potenzialità.

Accompagnata da Benjamin e Matthew, si guarda attorno.

Rose: ragazzi.

I ragazzi non si fermano, tuttavia.

Rose: HEY.

Ma dopo un urlo… un tantino magico. Lo fanno.

Gli studenti della Twinswood High guardano quei tre tizi strani che sono entrati.

Rose: questo… vi sembrerà molto strano. E stupido. E… non lo so ma, comunque.

Matthew: calmati.
Matthew guarda Rose
Rose: ho bisogno di voi. Di voi… giovani, con delle potenzialità. Con dei poteri.

Gli studenti la guardano, confusi.

Rose: siete speciali. E… non molti anni fa io ho combattuto delle battaglie in questa scuola. Non possiamo chiudere gli occhi. Non possiamo più farlo… e se sapete di cosa parlo. Venite in piazza, oggi, a Twinswood. Grazie per l’attenzione.

Benjamin nota uno di loro. Il classico “popolare”, il jock della scuola, ascoltare con curiosità. Particolare curiosità. Si rivede in lui.

– Piazza principale di Twinswood

Colonna Sonora: Good For Me

Qualche ora dopo, Rose è proprio lì. Si è informata anche sull’accuratezza della posizione. È successo lì.

Il centro di Twinswood è abbastanza trafficato nel tardo pomeriggio, e voleva approfittarne.

Tra la folla, sono tutti lì: Benjamin, Matthew, Tatia, Luke, Bright, Evan, Andy, Oliver, Alice e… nascosti, anche i maghi superiori.

Rose: Twinswood.

Tutti a Twinswood, più o meno, sanno chi è Rose. E nonostante la sua voce sia bassa in questo momento… tutti si fermano.

La folla… da chiassiosa… diventa silenziosa. In pieno centro Twinswood si possono sentire i rumori della natura circostante ora. Ed è assurdo.

Rose: QUI. Proprio qui, 400 anni fa, Lisandra… una strega, come me…

A Rose non importa dirlo a voce alta, non le interessa più.

Rose: morì. Qui, bruciata dalle fiamme… a causa di un uomo. Alec Whittermore.

Benjamin e Tatia si guardano.

Rose: sì. Quell’uomo… uccise quasi tutti i presenti in seguito. Voi… citaddini di Twinswood. Voi che siete diversi, noi… che siamo diversi… noi abbiamo un compito. Fermare chi vuole farci del male. Fermare chi vuole fare del male alla nostra città. Alla nostra casa. E… a noi.

Benjamin guarda Rose, fiero.

Rose: che siate streghe, maghi, lupi, wendigo, vampiri… qualunque cosa siate, Twinswood è la vostra casa… voi siete la mia casa. Lì fuori c’è un altro uomo… ed è molto più potente e molto più pericoloso di Alec Whittermore. Il suo nome è Hendius.

La cittadina è particolarmente in subbuglio. In molti sembrano conoscere quel nome.

Rose: vuole esporre la magia. Vuole… metterci in pericolo e aizzarci contro gli esseri umani.

Il silenzio continua ad essere tombale.

Rose: ma… voi avete una scelta. Non sarà facile. Potremmo… perdere. Ma possiamo anche combattere. Impedirglielo. Sconfiggerlo. Insieme. Quindi, se volete essere parte di un cambiamento, se volete che tutto questo finisca, come lo voglio io… seguitemi alla scuola di magia. Sì, c’è una scuola di magia qui a Twinswood.

Rose sorride.

Rose: Lisandra… ha detto, prima di morire, che io sarei stata la sua speranza. Ed io lo capisco ora. Perché… ho più speranza che mai.

Rose, nervosa, inizia a camminare, temendo che nessuno la segui. Ma non è così. Una gran parte dei cittadini di Twinswood iniziano ad andare dietro di lei, seguendola. Rose non si gira per contarli… ma li sente.

C’è speranza.

– Casa Wilson, Sera.

Colonna Sonora: The Night We Met

Rose guarda la luna riflettersi sul lago. La rilassa, l’ha sempre fatto e ne ha bisogno. Stranamente, in questo momento, la paura ha lasciato spazio alla speranza, alla voglia di vincere e di ricominciare.

“Mi manca fare i bagni qui”

Rose, sorpresa, viene raggiunta da Benjamin.

Rose: ciao.
Benjamin: ti ho mentito.
Rose: cosa?
Benjamin: o meglio… ho evitato di dirti la verità.
Rose lo guarda, curiosa. E anche parecchio agitata.
Rose: non capisco.
Benjamin si avvicina ancora di più. Vuole che siano vicini. Vuole averla vicino.
Benjamin: io ti amo.
E lo dice. Ed è come un fulmine a ciel sereno per Rose.
Benjamin: ti amo. Tanto. Troppo. Non ho mai smesso. E non… per non averci provato, credimi.
Rose riesce a malapena a respirare a questo punto.
Benjamin: la prima volta che ci siamo incontrati… un pezzo della mia vita si è attaccato alla tua. E nonostante quante volte io abbia provato a staccarmi… c’è sempre stato qualcosa che mi ha riportato indietro. Sempre. Come la più forte calamita del mondo.
Rose continua a guardarlo.
Benjamin: ti amo così tanto e in un modo così… straordinario che non me ne frega un cazzo di sembrare patetico, non me ne frega niente di dovermi ficcare l’orgoglio… beh, lo sai. E l’ho sempre fatto. Sono sempre stato un cazzo di coglione orgoglioso. Ma ora non conta più. Non mi interessa. Ti amo. Breve e semplice. Ti amo. Cazzo, è bellissimo dirlo. Ti amo.
Rose non riesce a proferire parola in questo momento.
Benjamin: e so che tu sei felice con Matthew quindi… io dovrei dire… Ti amo e quindi non sono egoista, resta con lui. Ma non me ne frega un cazzo di essere egoista, io ti amo e ti voglio. Voglio stare con te. Ed è la cosa di cui sono più certo nella mia intera esistenza, più del fatto che respiro, perché non mi rendo conto che respiro, ma mi rendo conto che ti amo. Troppo. Tanto. Ha senso?
Rose sorride, emozionata.
Rose: sì.
Benjamin si avvicina ancora di più. Pericolosamente di più. E Rose glielo lascia fare. Non potrebbe muoversi ora. Ben le tocca il viso con una mano.
Benjamin: e io combatterò per te.
Il ragazzo sa che non potrebbe andare oltre. Non ancora. Sa che deve dimostrarle che queste parole sono reali. Si allontana, lasciandola sola e confusa come non lo è mai stata in tutta la sua vita.

– Casa di Matthew, Twinswood

Era da tanto che Matthew non tornava a casa sua. La casa che Luke gli ha comprato tempo fa.

È incredibilmente in disordine e piena di cianfrusaglie sparse ovunque.

Matthew: no. Torniamo da Luke.

Matthew va verso la porta, pronto ad uscire. Ma quando la apre trova qualcuno davanti a lui.

Si tratta di Eric, lo studente della scuola di magia.

Matthew: wow, questa visita è così… casuale. Tu sei il tizio della scuola di magia.

Eric: già.

Eric spara una sfera di energia luminosa contro Matthew, atterrandolo.

Eric: e sono anche il tuo cazzo di figlio.

Eric spiega le ali fuori il portico. Prende Matthew, che ha perso i sensi, con un’incredibile forza se lo mette in spalla. Spicca il volo insieme a lui, portandolo in alto nei cieli di Twinswood. Portandolo via da Twinswood.

“Oliver, rallenta!”

Andy, preoccupato, chiede ad Oliver di rallentare. I due sono in macchina e stanno lasciando Twinswood.

Andy: stiamo sbagliando.
Oliver: no. Non stiamo sbagliando. Il ragazzo nell’albergo è stato chiaro.
Andy: non è il modo giusto di affrontarla, Oliver. Per favore, torniamo indietro.
Oliver: ti amo e non lascerò che ti facciano del male.

Non appena superato il cartello LEAVING TWINSWOOD, la macchina dei due si ferma.

Oliver: che succede?
Andy: cazzo.

Andy vede Hendius davanti a loro, sulla strada.
Andy: vai indietro.
Oliver: la macchina non si muove.

Con un semplice gesto della mano, Hendius fa levitare la macchina in alto, ponendola in orizzontale. Apre gli sportelli con la magia, e scaraventa Oliver ed Andy fuori.

Oliver si alza a fatica e va verso di lui, pronto a combatterlo. Ma non c’è storia. Hendius lo scaraventa contro la macchina, la testa di Oliver batte contro il vetro. Il ragazzo cade a terra, pieno di sangue alla testa. Non è chiaro se sia vivo o morto.

Andy: NO! NO!

Andy si alza, sconvolto, corre verso di Oliver, ma Hendius lo fa fermare. Lo ferma.

Andy: NO, Oliver!

Oliver non risponde.

Andy: che cosa vuoi?! CHE CAZZO VUOI?!
Andy urla. Arrabbiato.

Hendius: questo.

Andy sente un rumore familiare. Un qualcosa che conosce bene. La luce rossa si avvicina, facendosi largo tra gli alberi e andando verso di lui.

Andy: no.

La luce rossa lo guarda. È come se parlasse.

Andy: no.

E poi finalmente, si unisce a lui. La luce rossa si unisce ad Andy.

Hendius guarda la scena, soddisfatto.

Fine episodio.

Cari lettori, wow, un’altra stagione è andata. La penultima. E mentre ci prepariamo a tuffarci nella FINAL SEASON, la sesta, che sarà composta da 12 episodi (proprio come la prima), e che chiuderà il percorso di Rose Wilson, sono felice di annunciarci un altro grande capitolo nella storia di SPELLBOOK.

Per scoprire di che cosa si tratta, restate sintonizzati sui miei profili social.

Ovviamente lasciate un commento al finale di stagione, salutiamoci per l’estate e… ditemi che cosa ne pensate e se siete emotivamente felici o distrutti.

TRAMA DEL MIO NUOVO ROMANZO, TWINSWOOD:

“In un mondo in cui gli esseri sovrannaturali: streghe, vampiri, lupi, wendigo e un’infinità di altre creature, sono da poco venuti allo scoperto, il governo degli Stati Uniti ha progettato un test per scoprire chi ha capacità sovrannaturali e di che genere, in base alla pericolosità, questi esseri vengono rinchiusi o… uccisi. Non solo, coloro che sono a piede libero vengono discriminati, bullizzati e fanno parte di una nuova minoranza.

Quando una giovane adolescente, che credeva di essere umana, fa il test di nascosto e “abusivamente”, scopre di risultare positiva. Prima che arrivi il test vero e proprio, la giovane si trasferisce con sua madre in una cittadina in cui è normale essere speciali: Twinswood, Virginia. Qui è l’unica che non conosce i suoi poteri, che non sa a che specie appartiene. Twinswood si rivela un posto molto pericoloso. Ma anche la sua unica possibilità di salvezza.”

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