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Commento di Luigi: Legacies 1×01/1×02

Legacies

Legacies 1×01/1×02

Facciamo una doverosa promessa: non avrei dato due centesimi a questo show quando è stato annunciato. Il motivo principale è che mi sembrava tanto una continuazione inutile che non avrebbe arricchito il mondo di The Vampire Diaries. Sono sicuro che il pitch della serie sia andato più o meno così:

JULIE PLEC: allora, ecco l’idea. Mo The Vampire Diaries è finito, The Originals sta per finì e io non sarò più la regina della sidabliù. Famo così. Prendiamo cinque/sei scappati di casa, ci infiliamo Hope, prendiamo Matt Davis che tanto dovrà pagà le bollette, in mezzo ce infilamo pure Zach Roerig che tanto, porello, chi se lo prende e ogni tanto je buttamo dentro Steven R.McQueen, che Jeremy è pur sempre omo de sostanza ed è Gilbert, quindi pensano ad Elena pure se Nina Dobrev nun se la potemo permette. Li pagamo cor budget che hanno tagliato agli autori de Riverdale. Niente Candice King che quella costa troppo, se inventamo che Caroline è scomparsa e daje tutta de prima trama della serie. Tornamo ad Atlanta che li ce vogliono tutti bene e assumiamo i tizi degli effetti speciali de Once Upon A Time che costano 7,50 dollari all’ora senza IVA. Eccote che te sforno LEGACIES. Se riusciamo a fa 0.3-0.4 ogni settimana duramo 7 stagioni.  Tra circa 8 anni Ian Somerhalder e Nina Dobrev vorranno fa er revival de The Vampire Diaries e eccome che me so sistemata a vita.

Più o meno penso sia andata così.

Ad ogni modo, con le serie TV bisogna imparare un’importante lezione. Mai giudicare una premessa. E – soprattutto – GUARDARE SEMPRE prima di dire “no, non mi piace”. Un po’ come quando i nostri genitori volevano costringerci a mangiare le verdure da bambini.

E Legacies mi ha stupito. In positivo. Ma prima di farci un attimino più seri, ho qualche importante considerazione da fare:

Ad Alaric non je pare vero: morto 50 volte in The Vampire Diaries. Il suo organo genitale maschile porta più sfiga di un gatto nero che ti taglia la strada mentre passi con la macchina sotto una scala e in contemporanea si rompe uno specchio caduto da una finestra non troppo distante. Finalmente è tranquillo, quasi arrivato alla pensione, con due figlie adolescenti e con un nuovo ruolo: preside. Alaric è il Silente di Legacies.

Hope ha quella sana teen angst che porta ad una instabilità emotiva che in confronto Klaus era quasi una persona equilibrata. Ha perso tutto. Ha perso tutti. E se la fai arrabbiare, sono Phesmatos amari.

Dopo anni chiusa nella sua prigione emotiva, a sentire Taylor Swift e a disegnare paletti di quercia bianca su Paint, Hope è la classica asociale. Nel senso che non vuole attaccarsi a nessuno, nel senso che non vuole fare amicizia, nel senso che odia tutti e io la amo. Piena come Ilary Blasi dopo due ore di diretta al GFVip, Hope è quella classica tribrida (possiamo chiamarla così?) che se non concordi con lei sui social va a finire che ti ritrovi casa bruciata. ADORO.

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Quando ritrova Landon, che è un po’ Stefan, un po’ Ryan versione poraccia, un po’ A Drop in the Ocean, finalmente inizia ad aprirsi. I due condividono bei momenti. Ma poi lui scappa con un pugnale super-segreto (belli i tempi in cui Damon nascondeva la moonstone tra le saponette) e lei PIENA, NERA, INCATTIVITA, che in confronto Klaus che tira bombole del gas in casa Gilbert è niente, vuole vendicarsi. EMILY THORNES SCANSATE.

Non vorremmo essere al posto di Landon quando visualizzerà senza rispondere su WhatsApp.

Che bello ritrovare Casa Salvatore. Ingrandita. Con nuove stanze. Con nuovi cancelli. Che dai, non è lo stesso set.

Bellissimo vedere l’ambiente scolastico, con gli studenti di Mystic Falls che studiano. Quando ho visto Phesmatos scritto alla lavagna ho ripensato a Bonnie che imprecava in aramaico.

Queste streghe sono già potenti. Lei ci ha messo 17 anni pe fa volà du piume.

Comunque, sono curioso di sapere che cosa studiano questi ragazzini. Visto che c’è la biblioteca Stefan Salvatore, ci sarà una lezione del tipo “Calcolate la velocità con cui Elena è corsa verso Damon per limonarselo nella 3×19”.

I personaggi di contorno – per ora – sono abbastanza gradevoli. Cito Rafael – CHE Hope quando l’ha visto in canottiera stava già iniziando a pensare alla lettera d’addio da scrivere a Landon – Josie e Lizzie (adorabile il loro rapporto) e il parrucchino di Matt Donovan.

Commento un po’ più serio:

Legacies ha una buona formula. Monster of the Week e trama orizzontale. Si allontana dallo stile di The Vampire Diaries e The Originals, che hanno sempre avuto trame piuttosto serializzate. Ma c’è qualcosa nell’atmosfera che ci riporta allo show.

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Hope è un personaggio complesso e durante i primi due episodi percepiamo il dolore e le cicatrici che l’hanno segnata. È bello rivedere personaggi, luoghi e situazioni che abbiamo amato in passato.

Tralasciando i draghi fatti con Paint e ciò che c’è dietro, Legacies sorprende perché è uno show non solo per i fan di The Vampire Diaries e The Originals. È un tentativo – per ora riuscito – di fare qualcosa di nuovo sfruttando un universo esistente.

Per ora mi sento di promuoverlo. Continuerò a seguirlo con interesse. Il tutto sarà nelle mani dei prossimi episodi.

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