Per Disney + occorre aspettare ancora qualche mese, considerato che non sarà disponibile in Italia fino al 2020, ma le notizie in merito sicuramente non mancano. Una delle ultime è relativa a un avviso che precederà alcuni dei contenuti trasmessi dal sito di streaming. Disney + è stata lanciata negli USA il 12 novembre e in sole 24 ore ha raccolto ben 10 milioni di utenti. Vediamo quale avviso si trovano di fronte quelli che guardano i contenuti originali Disney sulla piattaforma.
Che Disney stia cercando di fare di uguaglianza, emancipazione e inclusione un marchio di fabbrica è cosa ormai nota. Il politicamente corretto stile Disney non manca nemmeno all’interno di Disney +, la nuova piattaforma di streaming lanciata da poco negli USA e che approderà anche in Italia nel 2020. Alcuni film di animazione proposti nella versione originale sono infatti preceduti da un avviso che recita: “Questo programma è presentato come originariamente creato. Può contenere rappresentazioni culturali obsolete“. In parole povere Disney + vuole mettere in chiaro che alcuni contenuti creati tra gli anni ’30 e gli anni ’70 veicolano rappresentazioni culturali adatte a quelle epoche ma non più adeguate ai giorni nostri. Qualche esempio? Riferimenti ad alcune etnie che non sono graditi ai diretti interessanti.
Quali sono i contenuti Disney che, oggi come, oggi, possono contenere riferimenti non adeguati alla nostra epoca e che possono urtare la sensibilità di alcune categorie di persone? Partiamo proprio da quelli etnici. Cartoni animati come Gli Aristogatti e Lilli e il Vagabondo danno un’immagine distorta degli asiatici; in Peter Pan gli indiani d’America sono rappresentati nella loro versione caricaturale; in Dumbo i corvi parlano utilizzando lo slang tipico degli afroamericani. Tra rimuovere le scene considerate inappropriate e corredare i contenuti con questa dicitura la Disney ha optato per questa seconda scelta. Questa scelta sarà giudicata sufficiente per azzerare l’effetto di certe scene caricaturali? Di sicuro saranno contenti i puristi della Disney che, a prescindere dai messaggi veicolati, non vedranno cambiati di una virgola i grandi classici.