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El Camino, Aaron Paul svela il futuro di Jesse Pinkman

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Non ha la pretesa di avere la stessa complessità narrativa e psicologica di Breaking Bad, forse El Camino è un film di cui si poteva fare a meno ma è esattamente quello di cui i fan di Breaking Bad avevano bisogno. Perché Jesse Pinkman ci era rimasto nel cuore e l’esito della sua fuga volevamo vederlo coi nostri occhi, non ci era sufficiente immaginarcelo. Per lui volevamo tutti un lieto fine, una parabola che si chiudesse diversamente da quella di Walter White. Ed è per questo che l’uscita di El Camino l’abbiamo tutti sperata, voluta, aspettata; all’uscita del trailer i fan hanno gioito e alla visione hanno tirato un respiro di sollievo. El Camino ha riaperto e chiuso vecchie ferite, ma per Aaron Paul come è stato rimettersi nei panni di Jesse Pinkman? E soprattutto, le vestirà di nuovo?

Aaron Paul è di nuovo Jesse Pinkman

Nell’intervista ad Aaron Paul pubblicata da EW l’attore ha dichiarato com’è stato ricevere la proposta per El Camino:

In tutta onestà, è stato prima di tutto uno shock. Ma subito dopo lo shock è venuto l’entusiasmo. Mi fido di Vince. Se vuole continuare questa storia, lo fa per un motivo. Non vuole scherzare con l’eredità di Breaking Bad. Nella prima telefonata mi ha detto: “Guarda, non voglio farlo a meno che non sia perfetto. Non ne ho motivo”. E poi, sette mesi dopo, ha finito la sceneggiatura e mi ha detto: “È dannatamente buono”. Quindi mi sono fidato di lui.

El Camino non ha mancato di riportare Jesse a confronto con alcuni personaggi importanti per lui. Ritroviamo ovviamente in flashback Walter White e ritroviamo anche i suoi migliori amici Skinny Pete e Badger, che in qualità di migliori amici non si smentiscono neppure stavolta. E poi c’è anche Ed, interpretato da Robert Forster: l’attore 78enne è morto venerdì a seguito di una battaglia contro il cancro al cervello. Non poteva certo mancare l’ex fidanzata Jane Margolis.

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Ho pensato che fosse un modo bellissimo di finire questo film. Guarda il posto accanto a lui ed è vuoto, quindi dal nulla appare Jane: sono due semplici innamorati e si trovano in un momento molto meno complicato della loro vita. Lei finisce per dare a Jesse il miglior consiglio che potrebbe ricevere: prendi in mano il tuo destino e corri con lui, non farti trasportare. Ed è esattamente quello che ha fatto alla fine di questo film.

Jesse accetta di non poter cambiare il passato ma nel finale di El Camino apre la sua vita a un futuro diverso:

Ha fatto cose cose terribili. Ma ha attraversato l’inferno ed è ritornato più volte, quindi non lo so. Sta ancora pagando per quei peccati. Non penso che sarà una strada facile. Ma si manterrà pulito. Ha un bel po di soldi a portata di mano. E vivrà uno stile di vita molto modesto. Si trasferisce in un posto molto piccolo in Alaska, quindi non ha bisogno di tutti quei soldi. Sa come lavorare con le mani, quindi ha solo bisogno di rinfrescare quelle abilità e diventare l’artista che doveva sempre essere.

Che futuro per Aaron Paul e Jesse Pinkman dopo El Camino?

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Ma c’è speranza di ritrovare Aaron Paul nei panni di Jesse Pinkman? Un modo, sarebbe collegarlo a Better Call Saul, lo spin off di Breaking Bad di cui sta per uscire la quinta stagione.

È davvero bello vedere un barlume di speranza nella vita di Jesse, c’è un sottile senso di pace che cade su di lui mentre guida verso Haines, in Alaska. Ho sempre sperato che finisse nel mezzo dell’Alaska e ora lo è. Ma mi ha fatto emozionare, ovviamente, lavorare di nuovo con Vince. Adoro quell’uomo e se potessi lavorare con lui per il resto della mia carriera, sarei il ragazzo più fortunato di Hollywood. Se mi chiedesse di entrare in Better Call Saul lo farei in un batter d’occhio. E saprei per certo che sarebbe per ottime ragioni. Non vogliamo semplicemente buttare Jesse in una scena che non ha senso.

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