Un personaggio profondamente umano, sbagliato, imperfetto. Fleabag è talmente insignificante da non avere neppure un nome. Per due stagioni lei è semplicemente questo, un “sacco di pulci”: una famiglia disfunzionale, un lavoro che va a rotoli, una vita sentimentale che di sentimenti ha ben poco. E poi c’è quella colpa che non riesce proprio a perdonarsi. Ma l’evoluzione del personaggio sta proprio in questo: nel suo accettarsi, darsi pace e aprirsi all’amore, senza mai perdere quell’ironia e quello sguardo politicamente scorretto sul mondo che l’hanno resa unica nel panorama della serialità.
Ideata dalla mente geniale dell’attrice e sceneggiatrice britannica Phoebe Waller Bridge per Bbc Three e Amazon Prime Video, Fleabag ha riscosso un enorme successo alla recente premiazione degli Emmy Awards. Ha portato a casa ben quattro premi: miglior serie comedy, miglior attrice protagonista, miglior scrittura per una serie comedy, miglior regia per una serie comedy. Insomma, si è letteralmente imposta nella categoria.
La Waller Bridge ha tratto la serie dall’omonimo spettacolo teatrale che ha portato in scena nel 2013 e che si è aggiudicato il premio Fringe.
Fleabag 3 si farà?
Raggiante ed entusiasta dopo i premi ricevuti, Phoebe Waller Bridge ha risposto alle domande inevitabili circa il futuro della serie e dell’amatissima protagonista. Come riporta TV Line, ha detto: “Ad essere sincera questo è il modo migliore per dirle addio. A me sembra che la storia sia completa, penso sia perfetta così. Si conclude su una nota alta, che non si può superare”. Ma il trionfo ha riacceso le speranze su una terza stagione, una porta che prima degli Emmy l’ideatrice non aveva del tutto chiuso, ammettendo di aver pensato a nuovi episodi ma ma da realizzare tra 15-20 anni. “Nelle ultime due stagioni Fleabag ha fatto un percorso gigantesco – aveva dichiarato – Devo rispettare questo arco narrativo e lasciarla andare per un po’“.
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Oh, don’t mind us. Just watching @bbcfleabag dance on loop over here. #Emmys
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