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Il banchiere anarchico | Trailer | Cast | Trama

il banchiere anarchico

Il banchiere anarchico‘ è un film drammatico diretto da Giulio Base in uscita nelle sale il 10 ottobre 2018. Si tratta di una pellicola tratta dal racconto ‘O banqueiro anarquista – Conto de raciocinio‘ scritto nel 1922 dal poeta e scrittore portoghese Fernando Pessoa. La durata è di 82 minuti.

Il banchiere anarchico

‘Il banchiere anarchico’ è una produzione di Agnus Dei Production, Solaria Film, Alberteam Group e GB Productions in collaborazione con Rai Cinema. Alla 75esima edizione del Festival di Venezia ha vinto il Premio Persefone. La distribuzione è di Sun Film Group. La sceneggiatura di Giulio Base. La fotografia di Giuseppe Riccobene. Il montaggio di Gabriele Burchiellaro. Il regista Giulio Base ha detto di vivere il film come un’«opera prima», nonostante i suoi 35 anni di esperienza.

Cast

Oltre ad essere regista e sceneggiatore, Giulio Base è anche attore. Con lui Paolo Fosso.

Trailer

Su YouTube il trailer del film è stato pubblicato il 29 agosto sul canale della casa di produzione Sun Film Group, accompagnato dal messaggio: «Quando la grande letteratura incontra il grande cinema, il risultato è un film sorprendente ed emozionante».

 

 

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Trama

Il regista ha spiegato di aver trovato per ‘Il banchiere anarchico’ il «coraggio» di fare un film che desiderava «da sempre». Dice di aver azzardato. L’obiettivo dichiarato del film è quello di «guardare in faccia il potere», «senza satira» e «senza manicheismo». Questa la sinossi ufficiale:

Alla fine di una cena nel suo disadorno palazzo blindato, un potentissimo banchiere celebra frugalmente il suo compleanno. La ricorrenza si fa occasione per soddisfare le curiosità dell’unico commensale (e forse unico amico) riguardanti la sua misteriosa ma irresistibile ascesa verso un’enorme ricchezza. Figlio del popolo, il banchiere sostiene che quel suo impero economico trae origine da una volontà di lotta sociale evoluta, che va condotta in solitudine, ma non per questo meno radicale dell’ideologia di quelli che si professano anarchici duri e puri. Sostiene il banchiere che l’atto dell’isolarsi è l’unico modo per condurre una vera vita rivoluzionaria, per una militanza politica superiore a quella dei suoi vecchi compagni di ribellione che lui oggi apostrofa come “le puttane della dottrina libertaria”. L’uomo stordisce l’ospite con una colta esposizione sofistica intrisa di idee incendiarie contro le ingiustizie della borghesia e di denunce feroci nei confronti della strapotenza del veleno mortale che mina dall’interno la nostra libertà: il denaro. Denaro che il banchiere ha incamerato senza scrupoli e senza regole. Per essere libero, sostiene. Senza vergogna.

(Immagine di copertina tratta dal trailer del film ‘Il banchiere anarchico’)

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