Grey's Anatomy

Recensione Di Daniele – Grey’s Anatomy 14×18 Hold Back The River

In una stagione di 24 episodi è naturale che ci siano episodi più soft, chiamiamoli anche filler, è un bisogno fisiologico della narrazione.

 

Perchè quest’anno è un problema e ci pesano più del solito?

Perchè in questa stagione non abbiamo avuto NIENTE.

 

Non c’è niente di solido, di appagante, non c’è una roccia a cui aggrapparci in questo oceano di perdizione.

È una stagione che non ha una sua identità.

 

Non ha un filo conduttore, non sviluppa storyline, non c’è crescita, non c’è caratterizzazione, non ci sono turning point significativi (a parte quello di April), è una stagione che arranca soltanto.

 

Ma verso dove?

Dov’è diretta la nave quest’anno? C’è terra oltre questa nebbia?

 

E il problema è solo uno: la sceneggiatura.

La scrittura di questa stagione è carente, sciatta, distratta, superficiale, per nulla incisiva. Ci tocca senza lasciarci nulla. A volte persino assurda, così assurda da snaturare interi percorsi e personaggi.

 

E la colpa di tutto questo è da attribuire solo a Shonda Rhimes.

 

L’errore più grande che Shonda ha commesso in tutta la sua vita, è stato quello di affidare, non uno show qualsiasi, ma LO show Shondaland per eccellenza, il marchio, il cult da 7\8 milioni di telespettatori a episodio, ad una showrunner bravissima (e questo non lo metterò mai in discussione), ma ESTRANEA.

 

Una showrunner che non è rimasta con noi, nella nostra famiglia, a prendersi cura di questi personaggi, a vederli crescere e cambiare nel tempo.

 

È questo il vero problema.

 

Una stagione del genere, se fosse la prima stagione di Grey’s Anatomy, avrebbe funzionato?

 

Credo proprio di sì. Perchè è piacevole, intrattiene, un prodotto leggero che guarda alla società di oggi offrendo ottimi spunti di riflessione al telespettatore.

 

Allora perchè con noi non funziona?

 

Perchè noi siamo qui da 13 anni.

Abbiamo il gene Grey’s Anatomy. È parte di noi.

 

E proprio per questo, proprio perchè la sua identità è una certezza vitale per noi, la nostra mente rigetta questa stagione come un corpo con un organo dopo un trapianto.

 

Perchè è di questo che si tratta.

 

Ci hanno tolto il vero Grey’s Anatomy, l’originale, e ce l’hanno sostituito con un prodotto all’apparenza simile ma che non è e non funziona come il nostro Grey’s Anatomy.

 

 

E noi stiamo soffrendo per l’indifferenza di questa linea autoriale nei nostri confronti.

 

Siamo davvero al limite della sopportazione. Totalmente insofferenti.

Perchè la verità è solo una: Krista Vernoff scrive per se stessa, per assecondare le esigenze di trama, MA NON PER I PERSONAGGI.

 

I personaggi non sono più il cuore di questa serie, ma semplici marionette spostate in scena all’occorrenza, in situazioni assurde e disparate che nulla hanno a che vedere con il proprio vissuto, snaturati per essere funzionali alla trama.

 

Non è più la storia ad essere assoggettata ai protagonisti, ma sono i protagonisti a doversi piegare, farsi piccoli, per seguire la direzione della storia.

 

Non sono più navi in un oceano. Sono semplici naufraghi.

E un anno fa, Diane Pierce ci insegnava a non farci piccoli per nessuno.

E questo è uno dei tanti insegnamenti di questo show che ci portiamo dentro.

Ma Krista Vernoff è sorda alle esigenze del pubblico che si lamenta per questa grave crisi di identità.

Nessuno riconosce più i propri personaggi.

 

E parlando di questo episodio, andiamo nel concreto, con l’esempio lampante del totale menefreghismo di Krista Vernoff verso la storia, il passato, verso tutto ciò che noi abbiamo vissuto negli anni quando lei non c’era.

I Japril.

KV ha deciso, perchè è così, dal 2013, quando nemmeno lavorava per questo show, che i Japril non sarebbero mai stati endgame.

 

E, tornata in campo, ha stravolto un intero percorso per metterci la sua firma.

Adesso, in questo episodio, viene fuori che, la crisi di April con Jackson, è dovuta al fatto che lei ha perso Dio e odiava ammettere che Jackson ha sempre avuto ragione a non crederle.

 

Ma stiamo scherzando?

 

Noi ce li ricordiamo tutti, 4 anni fa, i Japril in cappella, con Jackson, il vero Jackson Avery, che capiva quanto per April fosse importante andare a messa la Domenica, e che sarebbe andato con lei, solo per lei, a patto che ogni Domenica fosse la Domenica dei waffle.

 

Questi erano i Japril.

 

La fede è stata solo un simpatico ostacolo a inizio del loro percorso. Ma da anni ormai, il loro vero problema, è sempre stata la comunicazione.

 

 

Cose dette o non dette, in modi e tempi sbagliati, ma di fondo un grande amore che supera tutto.

 

E i Japril erano bellissimi, potenti e affascinanti per questo:per il modo in cui mediavano, per il modo in cui si incontravano a metà strada sempre, ogni volta, anche dopo una discussione finita a puttane.

 

Ecco perchè non possiamo accettare l’assurda motivazione che ci hanno dato in questo episodio.

 

Ma di cosa vogliamo meravigliarci poi, se per tutto il tempo di questa crisi di April, Jackson non è stato Jackson.

 

Jackson è stato un buon padre, e ci stava anche che fosse un fallimento come ex marito nel stare vicino alla sua ex moglie, ma il Jackson Avery migliore amico di April Kepner?

 

La pietra miliare su cui si fonda l’intero percorso Japril? La loro vera essenza?

 

Totalmente tradita, fatta a pezzi, ignorata, stravolta.

Le uniche battute di Jackson in questi episodi, sono state quei: “tutto bene?” ripetuti a macchinetta, come fosse un dovere, come educazione, come salutare quando entri in ufficio.

 

Cosa che ha fatto anche in questo episodio.

E so che abbiamo odiato vedere April scusarci con il mondo, quando tutto il mondo è stato indifferente alla sua sofferenza, ma questa è proprio una cosa da lei.

 

Ciò che ci fa arrabbiare è vedere Jackson, questo Jackson che ne esce pulitissimo, come ex marito e padre perfetto, quando in pratica non ha fatto nulla.

 

Perciò, dire che è stata la fede ad aggravare e dare il colpo di grazia ai Japril in questa stagione, è pura fantascienza.

 

E questa è la prova più lampante del fatto che a Krista non è mai importato conoscere i personaggi per i quali avrebbe scritto. Non le è mai importato sapere come sono cambiati nel tempo, quali sono stati i loro turning points, i loro percorsi significativi, i vari step dei loro character development.

 

È davvero importante tutto questo in una stagione SPROVVISTA di continuità e di character development?

 

In una stagione in cui ogni episodio non è un capitolo di storia, ma ha la propria copertina? In una stagione in cui le storyline nascono e muoiono in 40 minuti, senza continuità, senza possibilità di crescita?

 

Lasciando stare Megan Hunt che ormai è qualcosa di così lontano da noi e dalla storia, da far fatica a credere che quella parentesi sia mai esistita.

 

Parliamo di Alex e Jo.

 

È tornato il marito violento che è durato quanto Chiara Nasti all’Isola dei Famosi.

 

Ok, ma dove sono le ripercussioni? I traumi? Le cicatrici?

 

Dov’è l’incisività di questa storyline in Jo, nel suo percorso?

 

E Alex, dopo tutto quello che ha passato dal finale della 12° stagione ad oggi, sarà cambiato, no?

 

Oh guarda, questa scena tra Amelia, Tom e Alex è un po’ morta.. come possiamo risollevarla?

 

Dai, facciamo alzare le mani ad Alex su Tom Koracick. Questo è proprio da Alex, no?

 

Lo era Krista, ma 10 stagioni fa. E sì, è successo anche due anni fa, perchè dopo ANNI è ovvio che ci possa essere una ricaduta, un cedere al lato oscuro. Fa parte di noi.

 

Ma in questa stagione?

 

Dopo Paul Stadler?

 

Dopo che Ben ha detto ad Alex che Jo non riesce a perdonarlo e a stare con lui perchè ha paura di lui e del suo lato irascibile?

 

Alex ritorna ad alzare le mani?

 

Perchè Krista, perchè? Ti sei scordata anche tu della storyline di Paul come noi, visto la centralità che ha avuto nella trama?

 

O se Jo Wilson non è nei paraggi e non guarda, Alex può fare il teppistello? Chi se ne importa della promessa fatta nella 14.02.

 

Occhio non vede, Wilson non piange.

 

O forse, aspetta, Alex può essere sempre il solito Alex, l’old Karev, perchè tanto è solo un tappa buchi, non essenziale alla trama, il fidanzato di Jo e la “persona” di Meredith e basta, perciò che importanza ha?

 

Mentre Meredith deve bere un bicchiere di vino in calice al Joe’s Bar come fosse Olivia Pope, perchè la tequila è da puttana, e una madre di famiglia deve dare il buon esempio.

 

E senza guardare troppo indietro a Megan o a Paul, guardiamo all’episodio della scorsa settimana.

 

Wao! Meredith Grey è tornata per davvero. La ragazza in un bar. Ce l’hanno sbattuto in faccia con tanto di flashback anche. Finalmente le cose cambieranno.

 

Ah già, questa è la 14° stagione, dove gli eventi non hanno continuità, dove ogni episodio vale e conta solo per quei 40 minuti.

 

Non c’è trama orizzontale quest’anno.

Non c’è visione ampia della storia, non c’è un filo conduttore.

 

 

Perciò Meredith ritorna il solito automa freddo e stacanovista di sempre, come se la 14.17 non fosse mai esistita, come se non l’avesse cambiata, come se non fosse un turning point per la protagonista.

 

Era solo una nostra illusione il fatto che si fosse riaccesa, che fosse tornata.

 

Forse non era stata lei a dire quella frase a fine episodio che ha fatto tanto scalpore.

 

E che male, vedere questa Meredith così concentrata nel lavoro, da disinteressarsi completamente non solo alla sua vita, alla sua affettività, ma anche a quella di chi le sta accanto.

 

Io sono un purista di Grey’s Anatomy. Sono e sarò per sempre legato alla sua essenza. A ciò che lo ha reso grande.

 

Perciò immaginate quanto mi abbia fatto piacere vedere questa Meredith totalmente indifferente a Richard Webber in crisi.

 

Quando ti viene voglia di prendere a schiaffi il tuo personaggio preferito, siamo al limite.

 

Io lo so che stiamo ricostruendo il rapporto padre-figlia tra Richard e Maggie, ma so anche che in questa stagione ne hanno avuti così tanti di momenti significativi: dal ballo, alla ricerca ispirata, alle emozioni e storie personali condivise, che Krista Santa, te lo sei scordata che Meredith è figlia di Richard da prima che Maggie fosse concepita nella mente perversa degli autori?

 

Te li ricordi mentre liberano le ceneri di Ellis Grey insieme nel lavandino della sala operatoria numero 4, te li ricordi mentre Richard chiede scusa a Meredith per non averla protetta da piccola, mentre Meredith manomette la ricerca di Derek per Adele, mentre Meredith sta vicino a Richard quando ha avuto la sua ricaduta, o che inserisce nel compleanno di Zola una doppia festa per onorare Richard, o al matrimonio della Bailey dopo la morte di Adele, o Richard nella 12×09 che prende Meredith da parte e le fa quel discorso catartico che NESSUNO le ha fatto, sul perdono, sul lasciare andare, sulla guarigione?

 

Ah già, tu non c’eri. Ma noi sì.

 

Abbiamo versato lacrime e sangue per questi momenti. Scusa se per te non sono degni di nota. Ma per alcuni di noi, sono tutto.

 

Perciò non basta che Maggie sia diventata stranamente popolare quest’anno per gli autori, che sia persino in una relazione di punta dello show, no, dobbiamo darle ancora e ancora screentime, manco fosse lei la protagonista.

Perchè la vera protagonista è chiusa in laboratorio. Non esce manco per mangiare, tanto c’è il mangime per topi.

 

Quanto vorrei un blitz animalista in quel cazzo di laboratorio di Dexter.

 

Ma il problema grave, gravissimo, è che, questa benedetta Krista Vernoff, non sta distruggendo solo il presente, ma anche la nostra eredità.

 

 

Eredità che personaggi e storie per noi importanti, ci hanno lasciato. Lei le riprende, le ripesca dal passato, e le cambia secondo la sua visione.

 

In pratica: ce le distrugge.

 

Ciao Ellis Grey, scusaci per questa retcon orribile su Marie Cerone, ma sappiamo che non è vero niente. Sappiamo solo che è una storyline inventata su due piedi per tenere Meredith in laboratorio e impedire che viva come ha fatto nella 14.17.

 

Per noi non è mai esistita questa storyline frutto di droga e depravazione. La tua eredità è salva. La proteggiamo noi.

 

 

Ci sono ricordi che nemmeno Krista Vernoff può portarci via, non importa quanto duramente ci provi.

 

Addio bellezza (b)romance tra Owen & Teddy.

 

Tra l’altro, Amelia che chiama Teddy per ripulire i casini del suo ex marito condiviso a letto da entrambe, non è una cosa che solo una persona con un tumore al cervello farebbe?

 

E quanti omaggi ci sono in questa stagione… così tanti, che a momenti non sono parallelismi ma vere e proprie scopiazzature. Mancanza di originalità.

 

In un solo episodio abbiamo avuto:

 

Andrew che vive in ospedale come Callie.

Arizona e Owen in missione da marito e moglie come Callie e Richard nella 9° stagione con la Pegasus.

I Jaggie che sono la coppia con le modalità di scena più scoppiazzata di sempre: dagli Slexie ai Japril stessi.

Tra l’altro, Maggie è stata pensata come la versione 2.0 di Lexie Grey, quindi.

 

Abbiamo avuto la mamma di Owen, Teddy, lo sponsor di Richard e tra poco anche l’infermiera Olivia.

 

KV pensa che ci basta questo per essere felici? Per rendere grande una stagione? Non l’ha forse capito che se siamo rimasti dopo Izzie, Mark, Lexie, Cristina e Derek è solo perchè questa serie ci ha tenuti incollati per il suo sguardo al futuro e non al passato?

Conclusione:

  • Non so se sarebbe stato peggio dare ad Arizona una storyline così poco originale, sopratutto in una stagione come questa che ha avuto il più alto numero di medici malati, come il cancro al seno o il fatto che a pochi episodi dal suo addio, non abbia ancora uno straccio di storyline degna di nota.

  • Una sola cosa buona doveva fare Krista Vernoff in questo episodio, una sola: lasciare che Owen iniettasse il medicinale per la chemio al dottor Lemme di Seattle, così sarebbe finito in carcere e ce lo saremmo levati dalle palle. Invece no. Secondo voi questa mossa da super eroe ci ha conquistati? No, non vedo nulla di speciale. È quello che avrebbe fatto ogni essere umano con una coscienza. Owen resta ancora l’essere grottesco degli ultimi episodi, quello che anche in questo episodio, “perdona” April solo per assolvere se stesso. Con noi non attacca.

Tra l’altro, quanto avrà lavorato di mano Owen dopo aver visto le tette di Arizona per tutto l’episodio?

Non ditelo a Teddy.

  • Ma vi sembra normale che Nick Mars dopo la 14.17 non abbia lasciato un biglietto per Meredith? E ci sono quelli che sperano che appaia nel season finale. Cazzo viene a fare? Si è scordato le sigarette?

  •  Momenti degni di nota: il meeting tra Richard, il suo sponsor e Amelia, momento molto toccante; e la Bailey che chiama Ben per farselo, come bellissimo inno alla vita.
  •  Krista Vernoff si è inventata un tumore per Amelia per giustificare le scelte narrative di Stacy McKee. Ma adesso a noi chi ce lo inventa un tumore enorme per giustificare questa assurda stagione di Grey’s Anatomy? Perché c’è un tumore di fondo.
    O quello o la droga.

Nemmeno dopo la 11.21 sono stato così in crisi con Grey’s Anatomy come ora. Chiamate la polizia. Venite a liberarci.


Stacy McKee perché ci hai abbandonato?

Voto: 6

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