Grey's Anatomy

Recensione Di Daniele – Grey’s Anatomy 14×19 Beautiful Dreamer

Recensione Di Daniele – Grey’s Anatomy 14×19 Beautiful Dreamer

Quando un anno fa, di questi tempi, Shonda Rhimes annunciò l’arrivo di Krista Vernoff nel Grey’s Team, io rientravo nella categoria degli scettici.

Il sentimento di ostilità verso un corpo estraneo, prevaleva.

Ma non mi andava di cedere totalmente al mio dark side Matteo Salvini, perciò ho aperto la porta a questa straniera e le ho dato una possibilità.

A 4 episodi dalla fine di questa sfiancante stagione, possiamo dirlo: siamo stati attaccati.

Possiamo parlare di Invasione.

Siamo il Seattle Grace che si vede arrivare dal nulla il Mercy West.

Questa fusione è stata disastrosa. Un vero e proprio fallimento.

Abbiamo subito un attacco, il virus si è diffuso, di episodio in episodio, da Settembre fino ad oggi, noi siamo gli anticorpi che ancora combattono, cercano di resistere, ma è una battaglia persa.

Dobbiamo arrenderci. Almeno momentaneamente.

Questa stagione è ormai andata. Non la salviamo. Non c’è più tempo.

Qualsiasi cosa accadrà nei prossimi 4 episodi, non può competere con un’intera stagione che fa acqua da tutte le parti.

La rotta è decisa, inutile continuare ad agitare le acqua, questa nave andrà dove Krista Vernoff da Settembre ha deciso che deve andare.

Qual era la mia più grande paura sul ritorno di questa autrice, ormai estranea, in quello che credo sia lo show più emozionante di tutti i tempi?

La paura che, essendo stata via così a lungo, non fosse in grado di rientrare nei panni dei personaggi che anni fa ha lasciato.

In particolare, temevo sopratutto per gli Originals.

Li aveva lasciati bambini quasi adolescenti, alle prime armi. Ma negli anni in cui è stata via, sono cresciuti, sono andati avanti, hanno avuto dei turning point significativi, potenti, dei character development pazzeschi.

E come lo recuperi tutto questo? Come torni a scrivere di questi personaggi se ti mancano le basi, la storia, il vissuto?

Sarebbe come presentarsi ad un esame avendo studiato solo i primi capitoli e letto tutto il resto dalle sintesi.

Può andare, se hai culo, te la cavi. Promosso persino, ma con che voti?

Ecco, noi con Grey’s Anatomy siamo abituati a voti altissimi, abbiamo persino avuto la lode innumerevoli volte, ed è per questo che non possiamo accettare una stagione che resta sempre sulla sufficienza.

È per questo che siamo così incazzati, siamo come quegli insegnanti che con i genitori sostengono: “è bravo ma non si applica”.

Perchè Grey’s Anatomy di storie da raccontare ne ha eccome, se vengono in mente a noi decine e decine di intrecci e sviluppi, immagina a chi è di mestiere. Grey’s può darci tutto quello che ci ha sempre dato, non è uno show in dirittura d’arrivo, ce le ha le sue cartucce da spararsi, ma non lo fa.

Mi sembra che l’anno scorso, qualche volta, abbiamo detto una cosa simile.

Ma qual è la differenza tra lo scorso anno e oggi?

È che l’anno scorso, a poco a poco, la tiravano fuori la polvere da sparo dalla cantina. E questo non ci faceva che venir voglia di andare avanti a tal punto che eravamo seccati dagli episodi filler che ci allontanavano, momentaneamente, dal cuore dell’azione.

MA C’ERA AZIONE lo scorso anno. C’era un cuore. C’erano storyline. C’era qualcosa.

Il potenziale non solo c’era, ma lo vedevamo proprio. Ce lo mostravano. Lo sentivamo.

Fino all’anno scorso, Grey’s Anatomy era ancora Grey’s Anatomy.

Aveva le sue imperfezioni, ma FUNZIONAVA.

Era il nostro show: ci emozionava, sempre, costantemente, in OGNI SINGOLO EPISODIO. Una miriade di emozioni delle più disparate. Avevamo qualcosa da attendere. Avevamo l’ansia da episodio.

Quest’anno? Solo noia.

Quest’anno la stagione avrà anche un ritmo narrativo più svelto (cosa che per me si è solo rivelata un fallimento), ci sarà pure screentime per tutti in ogni episodio (altra cosa sopravvalutata e dannosa), ma manca la cosa più importante di tutte, quello che ha fatto di Grey’s Anatomy, GREY’S ANATOMY: le storie, i personaggi, le emozioni.

Un anno fa ero così preoccupato che Krista Vernoff non riuscisse ad entrare in sintonia con gli Originals, con il loro vissuto, senza rendermi conto che questa donna poteva ovviare la cosa nel modo più ovvio e banale di tutti: eliminare definitivamente i personaggi, nuovi e vecchi, snaturarli, metterli in scena a seconda delle esigenze di trama.

Il loro passato? Le loro storie? Il loro mondo emozionale?

Chi se ne frega.

Se non sei in grado di puntare su questo, allora devi per forza trovare qualcos’altro sui cui buttarti.

E Krista Vernoff l’ha fatto.

Qual è il suo Grey’s Anatomy?

Quello fatto di politica e social issues.

Ma Krista, benedetta e invocata Krista, se questo è ormai il tuo campo, se questa è ormai la tua visione di scrittura, saresti dovuta restare in Shameless.

Lì, in quella serie, NATA PER QUELLO, potevi raccontare dei problemi sociali che devastano l’America, dello spaccato di vita dal quale emergono ogni tipo di disagio e tensione sociale, etnica, morale, economica.

Lì potevi usare la tua amata ironia per fare una critica sagace ed effetto alle politiche attuali.

Ma in Grey’s Anatomy? Tutto questo è stonato, fuori posto, ridicolo.

E attenzione: non sto dicendo che Grey’s Anatomy non è anche social issues.

LO È ECCOME.

È stato tra i primi show ad occuparsene, è ciò che ha contribuito a renderlo un cult.

Ma l’ha fatto sempre facendo qualcosa che in questa stagione manca: SENSIBILIZZANDO LO SPETTATORE.

Con storie di vita che chiunque poteva sentire sulla propria pelle, perchè erano i nostri personaggi preferiti i primi a viverle, a sentirle, subirle, c’erano loro in campo, il loro mondo emozionale, il loro cuore, la loro mente.

La loro coscienza era la nostra coscienza.

È questo che faceva la differenza.

Il giusto equilibrio tra storie personali e questioni sociali, l’incastro perfetto, l’intreccio che tutti ci invidiavano. 

È da qui che nasceva una critica sociale degna, uno sguardo all’attualità, impressionante e veritiero che colpiva lo spettatore.

Quest’anno invece è solo attualità, arida politica, attacchi gratuiti e palesi verso chi ci governa.

Non è un medical drama: è un political\social drama.

È una brutta copia wanna be Shameless\American Crime.

Perchè non ci sono storie che si costruiscono lentamente nel tempo, non c’è coscienza dei personaggi, sentimento. Non c’è anima.

E io che pensavo che Grey’s Anatomy raccontasse la vita di Meredith Grey, donna e chirurgo di Seattle, e del suo gruppo di amici, e non di una funzionaria dell’ONU divisa tra fermenti questioni sociali e politiche.

Sembra che senza Meredith Grey quest’anno, l’America sia senza un governo.

Cose che ha fermato Meredith Grey in una sola stagione: violenza domestica; politica anti-immigratoria di Trump.

Prossimo passo?

La fame nel mondo.

Scusate ma io non ho pagato un prezzo così alto come la morte di Derek, per vedere Meredith, la nostra amata Meredith, la nostra eroina col cuore sanguinante in mano e una backstory emozionale da fare storia e paura a tutti i personaggi mai creati, scomparire, annullarsi, spegnersi, per diventare un’altra.

Io non ho pagato con l’11° stagione per avere questa 14° stagione.

Io sono rimasto per proseguire quel viaggio incredibile ed emozionante che stavamo vivendo fino all’anno scorso.

Non ho firmato per tenere Meredith in panchina, per farle intraprendere una carriera politica.

Non ho firmato per vedere Meredith seduta sugli scalini come Maria De Filippi, mentre DeLuca sceglie Sam Bello.

 

Meredith Grey be like:

Io sono qui per vedere Meredith sul trono.

Grey’s Anatomy ha tradito se stesso, perchè Meredit Grey in primis, non è più la stessa.

E no, questo non è il successivo character development di questo personaggio.

Questa tappa non è mai stata in programma.

Non abbiamo vissuto 12 anni di Meredith Grey per vedere il passaggio da ragazza in un bar a Hillary Clinton.

Questa cosa è contro natura.

E che sconfitta pazzesca, tremenda, per una serie che si professa femminista (è questo il punto dell’intera questione quest’anno, ce lo sbattono in faccia, sono loro a volerlo essere a tutti i costi e per questo stanno cadendo a picco) vedere la protagonista annullata nella sua femminilità, nel suo essere donna.

Nel suo essere umana.

Che messaggio tremendo e sbagliato da lanciare alle nuove generazioni.

Il prezzo del successo?

Niente amore, niente emozioni, niente vita, solo duro lavoro.

Persino Miranda Priestley, nella sua camera d’albergo a Parigi, piangeva lo scotto del non essere amata e sola al mondo.

Dobbiamo davvero credere che Meredith Grey, quella che un anno fa di questi tempi lottava contro la sua paura più grande: lasciare andare Derek e correre il rischio di essere di nuovo felice, adesso sia una senza macchia e senza paura?

Perchè le ha affrontate e le ha vinte le sue paure? No, perchè ha smesso di vivere.

Non c’è confronto emotivo, non c’è il mondo emozionale della protagonista in una serie che ha fatto di questo la sua essenza.

E allora se il viaggio di Meredith è concluso, se lo scopo finale era quello di rendere il personaggio più vulnerabile, pazzo e sconfinato nella vita e nell’amore, un semplice robot, allora chiudiamola qui.

Per cosa stiamo andando avanti ormai?

Finiamola al più presto, così noi conserveremo per sempre l’eredità di Meredith Grey, quel personaggio che ci ha insegnato ad essere il nostro sole personale, che ci ha insegnato a goderci le cose belle della vita fin quando le abbiamo, quel personaggio che ci ha resi coraggiosi, forti e spericolati almeno un briciolo di quanto lo era lei, quel personaggio che ci ha insegnato che la giostra non smette mai di girare, che dopo una 11×21, c’è sempre una meravigliosa 12esima stagione di rinascita, che la possibilità di essere felici è nostra, se solo accettiamo di correre il rischio.

Conserveremo il ricordo di questa Meredith, la nostra Meredith. Quella che è cresciuta diventando una donna, un’amante, una madre, un chirurgo eccezionale, ma restando sempre fedele a se stessa, a quella ragazza in un bar a cui dobbiamo 12 anni di emozioni uniche.

Ricorderemo questo, come se questa 14° stagione non fosse mai esistita.

  • Sam Bello: Ma chi?

Qualcuno mi spieghi qual è il senso della storia tra Sam e DeLuca.

Non sto scherzando! Non l’ho capito sul serio.

Di cosa doveva trattare la loro storia?

Stalking? Ossessione? Dipendenza dal sesso?

Non lo so, non l’ho mai capito.

Non ce n’é mai importato molto (per essere gentili, eh) di Sam e DeLuca, quest’anno poi, sono stati così sfortunati da iniziare una storia in una stagione in cui le storie non sono in secondo piano, ma direttamente sullo sfondo.

Perciò immaginate quanta incisività abbiano questi due sulla nostra lavagna emotiva legata a questa serie.

Pari allo 0.

Al di sotto persino di un caso clinico settimanale.

Per dirvi: tra i Belluca e la coppia di chirurghi anziani del caso clinico di Owen e Amelia nella scorsa stagione, tutta la vita la coppia di anziani. Ma a occhi chiusi proprio.

Abbiamo visto questi siparietti Belluca interessanti quanto una puntata dell’isola dei famosi di quest’anno, ma non ne abbiamo mai capito il senso.

A un certo punto abbiamo anche smesso di cercarlo e le loro scene, disturbanti, per noi sono diventate intervallo. Siamo andati a farci i pop corn, a mettere su una tazza di caffè. Tanto seguivano il solito non copione.

Perchè onestamente i Belluca sembrano scritti da un autore di fanfiction alle prime armi.

Voglio parlare dell’ultima scena?

La cosa più senza senso che abbia mai visto in questa serie.

Una cosa poteva salvare questa storia, darle un senso e promuoverla: liberarci di Andrew DeLuca.

Mandarlo via con Sam, perchè era la cosa giusta da fare, insomma, stavano persino per sposarsi in questo episodio. Era una cosa seria, no?

Invece no, dobbiamo tenerci DeLuca che dio santo, è così utile alla trama, che il suo addio dalla serie sarebbe stato il colpo di grazia.

Non sarebbe Grey’s Anatomy senza Andrew DeLuca.

Lui ci ha regalato così tante storie di vita come quella volta che… mh, vediamo…

Vabbè, ci ha fatto emozionare un sacco quando… sì, quando, ehm…

Ok, magari non lo ricordo, ma comunque è innegabile che sia un personaggio che ha portato avanti storyline forti e di coraggio, come farsi Maggie Pierce.

Perciò è innegabile il suo valore e il suo peso d’oro nello show.

Non è mica Arizona Robbins o April Kepner.

In ogni caso, in questo episodio pretendono la nostra empatia e il nostro amore per Sam Bello, di cui non sapevamo manco il cognome fino all’episodio scorso.

Non sapevamo manco che fosse la specializzanda migliore del suo anno, a tal punto da meritarsi un posto alla corte di Cristina Yang. Ma pensa un po’, avevamo tra le mani una giovane Yang e nemmeno ce n’eravamo accorti.

Beh, naturalmente dopo i veterani di guerra, la violenza domestica, il razzismo, il prossimo tema da affrontare era ovviamente l’immigrazione.

Nella writers’ room è andata così.

Krista Vernoff: Chi possiamo mettere in scena per affrontare questo tema? Oh guarda, l’attrice che fa Sam Bello ha in programma una nuova serie (che poi è un reboot) sulla CW, mettiamo lei.

Autore 1: Cosa sappiamo di lei?

KV: Beh… si chiama Sam.

Autore 2: Ok, poi?

KV: … di cognome fa Bello.

Autore 1 – 2 – 3: …. ?

KV: ….. Va a letto con DeLuca.

Autore 2: Ah già, l’abbiamo poi spiegato il perchè? O qual era il problema più grande nella loro storia?

KV: No… ma li abbiamo tenuti nello stanzino del medico di guardia per tutta la stagione, quindi sono una coppia.

Autore 3: Veramente, se posso, non funziona così una coppia. Non nel nostro show almeno.

KV: Licenziato! Fuori! Polizia!

Autore 1: Dicevamo?

KV: Ok, inventiamoci una storia pazzesca su questo funzionario dell’Immigrazione, che sembra un Mangiamorte cattivo, ma in realtà è solo un Malfoy burattino di Voldemort…

Autore 2: Voldemort sarebbe Trump?

KV: Sì Gino, stai al passo.

Autore 1: Ok, poi?

KV: Facciamo di Sam la migliore del suo corso…

Autore 2: Ma non ha mai operato… è sempre stata nello stanzino.

KV: Se vuoi seguire il tuo amico, quella è la porta!

Autore 2: Scusa, Krista.

KV: Quante volte devo dirti che devi chiamarmi PADRONAH!

Autore 2: Scusa, padrona.

KV: Dicevo, prima che questo hater ci interrompesse… mettiamo su questa storia di immigrazione e speranza, no? Classico cliché. Il funzionario è l’uomo cattivo, ma poi si scopre che fa solo il suo dovere, capisce in fin di vita quanto è cattivo Voldemort, e fugge via a salvare capre in Montana! Ma Sam è comunque costretta a lasciare il paese perchè…. perchè…. sì, perchè è passata col rosso al semaforo! E Voldemort è in cerca di scuse per far fuori i mezzosangue.

Autore 2: Intendevi dire gli immigrati?

KV: Sì, sì, quelli.

Autore 1: Ma non sembrerà una cosa affrettata e dell’ultimo momento?

KV: Please, potrei far sparare April Kepner da una bestia di satana in mezzo alla strada, nel season finale, e non perderei un solo telespettatore.

Autore 2: E DeLuca lascia il paese con Sam? Perchè questa in fondo è una storia di amanti maledetti… credo… ?

KV: DeLuca resta! Lui è Grey’s Anatomy!

 

 

Conclusione:

  • Momenti degni di nota: April e Matthew.

Mi hanno fatto piangere.

Capite no? Ci basta vedere Matthew in chiesa in silenzio per sapere cosa significa tutto questo.

E questo solo grazie alla 9° e 10° stagione, quando i percorsi dei personaggi erano il cuore di questa serie, quando c’erano punti fermi, quando c’era coscienza dei personaggi, storyline e caratterizzazioni costruiti di episodio in episodio.

E non solo c’è tutto il nostro cuore e la nostra empatia in quella scena, non solo il dolore di Matthew è il nostro, ma c’è anche quel senso di nostalgia verso una parte di storia che è stata immensa, quando Grey’s Anatomy era ancora Grey’s Anatomy, quando ci emozionava a tal punto che oggi ci basta solo vedere Matthew fare posto sulla panca ad April, per sperare che entrambi trovino il proprio lieto fine. Nel perdono, nella condivisione, nell’amore reciproco.

 

  • Devastante come una 11×21, la composta, breve e silenziosa agonia di Richard Weber.

Quando un Dio si piega, il mondo trema.

E noi l’abbiamo fatto.

Non solo per quello che Richard rappresenta, ma anche per la sua storia passata. Di nuovo il ricordo del passato è più forte di questa stagione che è solo un’ombra grigia di ciò che Grey’s Anatomy è sempre stato.

 

  • Meredith con Ellis e Bailey è la mia scena preferita dell’anno. Più momenti del genere, grazie.

Se Grey’s deve continuare con questo andazzo, allora vi prego, chiudiamolo e dateci subito il sequel con la nuova generazione.

L’avete vista tutti Ellis Grey sullo sfondo che sorrideva dal Paradiso in quella scena? Perchè è scritto nelle stelle che Ellis Shepherd Grey diventi un chirurgo e porti avanti l’eredità del Metodo Grey. 3 generazioni di chirurghi. #GreyGirls.

  • I Jolex in questa stagione sono il sogno di ogni shipper. L’unico percorso decente dell’anno.
  • Owen vuole adottare. Una scelta positiva per il personaggio, sarei stato il primo ad amarla e sostenerla se non fosse per l’Owen di questa stagione. È lui che ha bisogno di essere adottato. Da uno psicologo, ma uno veramente bravo. Salvate quel povero bambino, chiamate il tribunale dei minori, o Meredith Grey, che tanto è lo stesso. #PaladinaDiPacePerLUmanità.
  • Non solo il mio sogno per il finale di stagione sarebbe vedere DeLuca in svizzera a mungere vacche, ma anche Jackson Avery sotto i ponti. Lui non se li merita i soldi degli Avery, lui non merita di avere un attico più bello di Mr Grey.

Quest’anno Jackson dimostra, in ogni singolo episodio (#coerenza), di essere il solito bamboccione viziato. E poi scapoccia quando glielo fanno notare.

Catherine Avery, io tvb, ma come puoi dare un simile potere decisionale a uno che in mente ha solo figa e x-box? Come puoi mettere a capo di un impero uno che annulla clausole legali senza consultarsi o sapere di cosa si tratta? Quanto è superficiale questo ragazzo?

Di cosa si tratterà questo accordo di riservatezza annullato che può distruggere gli Avery?

Punto all’onore del nome o ai soldi. O entrambi.

Magari il vecchio Harper ha coperto pagando, uno scandalo sessuale di qualcuno della sua fondazione, o è stato lui stesso il Trump della situazione. Quindi questo potrebbe rovinare il nome della fondazione.

Ma Catherine non preoccuparti. È così che si diventa Presidenti deli Stati Uniti.

#CatherineAvery 2020

  • Che voglia di lasciare la serie con April Kepner e Arizona Robbins. Propongo una #Grexit.

 

Voto: 6 +

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