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Recensione Di Daniele – Station 19 1×05 Shock To The System

Station 19

Recensione – Station 19 1×05 Shock to the System

Stacy McKee, se puoi sentirmi dalla tua nuova stazione dei pompieri, grazie per aver salvato il nostro TGIT.

Ma sì, cominciamo così, senza tirarla troppo per le lunghe, senza fingere di dover essere cauti.

Non voglio essere cauto quando si parla di Station 19.

Non voglio essere cauto quando parliamo di uno show che è in mano ad una showrunner che ha risollevato in termini di ascolti e storyline, in un periodo super critico, uno show colossale come Grey’s Anatomy.

Siamo di fronte all’erede legittima di Shonda Rhimes e non ho alcun timore nel dirlo.

Stacy ce lo dimostra da anni.

Da quando, nel corso di un decennio, da semplice assistant writer è passata a writer e poi è divenuta showrunner fino a creator di una serie tutta sua.

Stacy ci ha regalato gli episodi più iconici e indimenticabili di Grey’s Anatomy.

Tanto per citarne alcuni: Time After Time, Elevator Love Letter, White Wedding, Perfect Storm…

Stacy McKee ha reso Grey’s Anatomy di nuovo grande, dopo l’abbandono di due dei suoi protagonista più titanici: Sandra Oh & Patrick Dempsey.

L’anno scorso è andata via, portandosi la parte migliore di Grey’s Anatomy in Station 19.

5 episodi, metà prima stagione, e non ci sono dubbi ormai: Station 19 è la rivelazione dell’anno Shondiano.

Uno show che ha saputo conquistarci dal pilot, aumentando la nostra curiosità e il nostro affetto verso questi personaggi e le loro storie.

Storie, è questa la chiave di tutto.

Ogni personaggio è qui per raccontare la sua di storia, per viverla con noi, non è un mero mezzo narrativo, ma il contenitore attraverso il quale la storia prende vita.

I personaggi vivono e si esprimono nella loro interezza, nelle loro mille sfaccettature: vogliono solo raccontarci di loro, delle loro vite, delle loro emozioni.

Non sono qui a fare da tramite, in rappresentanza di nessuno, non sono veicoli di messaggi politici o sociali.

Sono loro.

Scritti nel modo sfaccettato e incisivo che amiamo.

Pieni di contraddizioni, sfumature, imperfezioni. In poche parole: reali.

Non sono manifesti da cambiare a seconda del tema trattato durante l’episodio. La loro personalità non cambia di settimana in settimana per assecondare le esigenze di trama.

Ma c’è una continuità, una crescita coerente, una caratterizzazione costante.

Una fedeltà ai personaggi e al loro mondo emozionale.

In altri termini: tutto ciò che manca in questa stagione di Grey’s Anatomy. Tutto ciò che Grey’s Anatomy quest’anno ha tradito e rinnegato, lo ritroviamo perfettamente in Station 19.

Ed è per questo che bastano solo 5 episodi a conquistarci. 5 episodi sono sufficienti nel farci sentire a casa.

E no, Seattle che fa da sfondo, non può prendersi tutto il merito.

Il merito è solo di una scrittura attenta e capace, di una sceneggiatura che porta in alto il marchio Shondaland e racchiude al suo interno tutti gli elementi che ci hanno fatto innamorare di Grey’s Anatomy anni e anni fa.

Basta vedere la cura e l’attenzione con cui viene affrontato il semplice “caso clinico” settimanale in Station 19.

Ogni settimana, bastano pochi minuti per legarci a questi personaggi di passaggio, ad entrare in contatto con loro, con le loro storie, con le loro emozioni. L’empatia è immediata. E puntualmente, a fine episodio, siamo lì in lacrime per loro. Perchè questi autori hanno fatto in modo che ci importasse di loro.

C’è un solo caso clinico in Grey’s Anatomy che vi abbia emozionato quest’anno?

Personalmente: nessuno.

Riusciamo ad entrare in contatto con semplici comparse in Station 19, più di quanto riusciamo a farlo con i protagonisti di Grey’s Anatomy in questa stagione.

E il merito è solo uno: la sceneggiatura.

Lo script di Station 19 è il segreto del successo di questa serie. La sua arma vincente.

Nella writers room di Grey’s, possono solo invidiarcelo.

Da Stacy McKee, Krista Vernoff ha tutto da imparare.

  • Andy & Maya

Sono ufficialmente un loro fan. Questo è l’episodio definitivo nel quale mi hanno ufficialmente conquistato.

Sono uno di quelli difficili io: se è tutto rose e fiori la cosa, non mi piace.

Ma dammi un po’ di angst e autore di serie tv, sono tuo a vita.

Mi è piaciuta la dinamica tra quelle che possiamo definire le Mertina di S19.

Si sono guadagnate il titolo e il riconoscimento.

Maya ha inglobato Andy in se stessa. È una parte di lei.

Non c’è Maya senza Andy ormai.

Maya vede in Andy tutto ciò che lei ormai non è più: una campionessa, il cavallo vincente su cui puntare.

Andy è l’atleta in gara, Maya è la sua coach.

Non è solo la battaglia di Andy questa, ma è anche la battaglia di Maya.

Avete presente quando un genitore ha sempre avuto il desiderio di essere un musicista\calciatore\artista ma non ce l’ha fatta, quindi proietta tutto questo sul figlio caricandolo di ansia e aspettative?

Ecco, Maya sta esattamente facendo questo con Andy.

Per questo Maya è un po’ cinica e stronza a volte: perchè quando Andy fa un passo falso, per lei è una questione personale.

Ma sotto questo aspetto contorto, è innegabile che da entrambe le parti ci sia un affetto sincero.

Andy è sempre più la mia protagonista preferita.


Lei se ne frega altamente di rappresentare una categoria, lei non vuole essere la Paladina delle donne o dell’America.

Lei non vuole dare lezioni a nessuno.

Quando Maya le ha detto che con il suo atteggiamento poco professionale e competitivo nella gara con Jack stava tradendo l’intero genere femminile, Andy ha fatto una faccia proprio alla: Ma over stai facenn?

Perchè Andy non è una femminista incallita, Andy non twitta #GirlPower sui social ad ogni ora, Andy non è una nemica dei portatori del pene.

Lei è Britney Spears 2003.

Finalmente una parte di universo Shondiano in cui riconoscono l’importanza di un pene.

Ben e Miranda che fanno a gara a chi tra i due abbia avuto la giornata più tosta e impegnativa, senza che uno vinca sull’altro, ma finendo in parità.

Andy che senza vergogna ammette di sentirsi bene dopo una scopata con Jack.

Se paragoniamo lo spin off al suo show madre, tutto questo è solo progresso.

Avanguardia.

Qualcosa che dovrebbe essere scontato e naturale ma che invece, in Grey’s non lo è affatto.

In Station 19 c’è parità dei sessi, uguaglianza, rispetto reciproco.

In S19 le donne non sono sempre e costantemente più forti degli uomini, gli uomini non sono solo pupazzi da sesso, hanno un loro percorso, una loro storia, una loro dignità, un loro orgoglio e scattano e reagiscono quando questo viene attaccato.

Le donne di S19 sono le donne del mondo reale, quelle del 2018 e non del 3000.

Riconoscono l’importanza del sesso senza vergognarsene, ne parlano senza sentirsi intimorite, guardano l’altro sesso da pari a pari senza sentirsi creature divine o superiori, non fuggono dal confronto con se stesse e con i propri sentimenti e ammettono la sconfitta e la codardia.

Come Andy che fugge dalla porta di Jack.

Ai miei occhi è solo da ammirare tutto questo. Non è una sconfitta o una vergogna.

Così in S19 abbiamo Dean il ragazzone timido e impacciato quando si parla di sentimenti, e una London Tipton, scusate lo so che devo iniziare a chiamarla JJ ma è più forte di me, che fa sfrontatamente il primo passo.

In S19 abbiamo una Andy che si lascia limonare da Jack, ma allo stesso tempo, abbiamo una Andy che prende l’iniziativa con Ryan.

Abbiamo personaggi forti ed eroici in campo lavorativo, e timidi, imperfetti ed impacciati nella vita sentimentale.

Per nulla perfetti. Umanamente fallibili. 

Viva questo senso di realismo. Viva questa rappresentazione positiva della società odierna.

Station 19 è letteralmente una boccata d’aria fresca nell’attuale tossico panorama degli show made in Shondaland.

 

Pensieri Sparsi:

  • Travis come Gossip Girl è la rivelazione dell’episodio. Si riconferma di settimana in settimana il mio preferito. Le chiacchiere e i pettegolezzi in stazione sono un vero e proprio guilty pleasure.
  • Non ho capito perchè il Capitano Pruitt, le cui pacche a Jack non hanno nulla da invidiare a quelle di Cannavacciuolo, sia un fan della verità ad ogni costo e poi è il primo a nascondere a sua figlia e al resto della caserma, la sua reale situazione di salute.
  • Che ship sono Andy & Ryan?

Tutto questo lancio di sguardi rubato, questo ti ignoro perchè sto lavorando ma intanto mi giro a guardarti, questo scapocciare se uno dei due è in pericolo, questi batti becchi passivo – aggressivi, queste toccate e fuga dal portico di casa… meglio di qualsiasi scena di sesso.

Io vivo per questa costruzione lenta di un percorso, per questi piccoli passi che possono significare tutto ma anche niente, per questo senso di incertezza.

Perchè onestamente non ce l’hai la certezza che Andy e Ryan si concretizzeranno. Non se hai Jack e Andy davanti che urlano: “grande amore” di S19.

Ma io faccio sempre il tifo per questi percorsi più ostici, difficili, impossibili. Dove sarebbe il bello altrimenti? Masochisti nella vita e nello shipping.

  • Jack rappresenta per Andy la sua comfort zone. Le piace che lui la metta in discussione solo nel lavoro, ma che nella vita invece, nella sfera affettiva, sia una certezza. Una sicurezza che fa sempre bene.

Ryan è l’esatto opposto. Per Andy, Ryan rappresenta l’ignoto, la sfida, l’incertezza. È un chiedersi costantemente se è solo un capriccio o qualcosa di più? Inoltre Ryan sa come motivarla e farla sentire indistruttibile come vigile del fuoco e capitano, crede nelle sue capacità, ma nel privato? Lei odia ammettere che lui la faccia sentire ancora come se fosse una ragazzina inesperta del liceo.

Sarà una bella sfida.

  • Maya finirà di sicuro a letto con uno dei due corteggiatori di Andy. Visti i recenti sviluppi, verrebbe da pensare che sia Ryan (ma io spero che sia Jack, perchè hanno un bel potenziale), e in questo episodio ci hanno anche giocato molto con tutta questa situazione ambigua tra Andy-Ryan-Maya, il triangolo delle Y…. ma credo che, ogni volta che Maya si sia inserita nei battibecchi tra Ryan ed Andy, sia stato solo per proteggere l’amica. Per impedire che Ryan scoprisse, quanto Andy tiene a lui. Visto che Andy è la prima a non volerlo lasciare intendere.
  • Continuano ad urlare ship in ogni scena, anche Dean e la sua JJ. Il bacio sul pianerottolo è stato un momento perfetto.
  • Un episodio in pieno stile Shondaland per emozioni, adrenalina, colpi di scena. Di sicuro l’episodio più carico di tensione finora. Ottimo lavoro.

Voto: 7,5

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