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Skam Italia: il teen drama che fa impazzire il web

Skam Italia

Definire SKAM (ovvero “Vergogna” in norvegese) solo una serie tv è abbastanza riduttivo, ci troviamo di fronte ad un prodotto crossmediale che utilizza diversi canali come WhatsApp, Instagram, Twitter e Facebook per raccontare la vita dei Millenials; portando alla luce tematiche definite tabù e scomode da trattare. In principio è stato SKINS (in onda nel 2007 su Channel 4) ad allontanarsi dai canoni perfetti delle serie americane raccontando le avventure di alcuni adolescenti inglesi, esperimento che ha ricevuto innumerevoli riconoscimenti da tutto il mondo. Realismo e fedeltà sono solo alcuni degli ingredienti che hanno portato questa serie tv ad essere acclamata, fino a diventare un vero e proprio fenomeno culturale.

Skam

SKAM è un teen drama norvegese scritto e diretto da Julie Andem, trasmessa dall’emittente pubblica NPK per la prima volta nella primavera del 2015 fino ad arrivare al suo epilogo nel 2017. Ogni stagione mette al centro della narrazione uno dei protagonisti, il quale racconta la vita degli studenti della Hartvig Nissen School situata nella parte occidentale di Oslo.

Quando l’arco narrativo del “main character” si esaurisce, lo spettatore viene trasportato nella vita di un nuovo personaggio, senza abbandonare del tutto la storyline precedente che continua ad avere un suo sviluppo ed emergere nel corso delle puntate (Eva, Noora, Isak e Sana sono stati gli interpreti delle prime quattro stagioni). Questo espediente ha permesso alla serie di reinventarsi e di cambiare registro di volta in volta, senza adoperare trame inverosimili o innumerevoli colpi di scena per non stancare mai il suo pubblico. La regista è riuscita a creare un prodotto che si costruisce giorno per giorno sul web, l’episodio settimanale infatti è un collage di tutte le clip che vengono rilasciate in tempo reale nell’arco della settimana. Tutti i protagonisti hanno infatti diversi profili social, i quali vengono utilizzati postando foto e commenti, che serviranno successivamente alla costruzione del racconto.

Questa modalità amplia la partecipazione dello spettatore, il quale si sente complice della trama in prima persona. Per mantenere autenticità, molti attori rispecchiano la vera età dei personaggi che interpretano, accrescendo l’empatia e l’identificazione con il pubblico di teenager a cui si rivolge. Il salto di qualità per differenziarsi rispetto ad altri prodotti risiede nei contenuti che decide di trattare. Oltre a parlare di temi abbastanza usurati come amore ed amicizia, emergono problematiche come l’integrazione etnica, l’omofobia, la xenofobia e i disturbi alimentari. La consacrazione di Skam è avvenuta nel 2016, portando la serie a vincere numerosissimi premi, accendendo su di essa i riflettori di tutto il mondo, fino a giungere alla consacrazione come fenomeno sociale.

Il successo internazionale è stato cosi grande da portare molti Paesi, tra cui anche il nostro, ad acquisirne i diritti e realizzarne una propria versione. L’adattamento italiano ha debuttato il 23 marzo su Tim Vision, prodotta da Cross Productions ottenendo ampio successo già dal primo episodio; inoltre il pubblico ha dimostrato tutto il suo affetto al cast in due eventi particolari come il Comic-Con di Napoli e la maratona realizzata in vista del finale di stagione a Bologna (proprio in questa occasione è stata annunciata la realizzazione di una nuova stagione). All’attivo sono andati in onda diversi remake, tra cui quello francese, americano e tedesco che seguono fedelmente la trama della serie originale senza alcun stravolgimento; prossimamente si aggiungeranno alla lista anche le versioni della Spagna e dell’Olanda.

Skam Italia

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SKAM ITALIA, a differenza degli altri remake, ha deciso di intraprendere una strada diversa, rispettando ovviamente la trama ufficiale, ma adattando la serie alla cultura italiana e a tutte le sue sfumature. La sceneggiatrice Anita Rivaroli in una recente intervista ha infatti dichiarato: “abbiamo parlato con tantissimi ragazzi e grazie alle interviste abbiamo messo a fuoco come parlano e come si comportano veramente, riuscendo a trovare sempre di più la nostra strada rispetto all’originale, senza però tradire il format”. L’estremo realismo si percepisce soprattutto nei piccoli dettagli che sono stati disseminati in tutto l’arco narrativo della prima stagione come l’intervallo mattutino tipico della scuola italiana, il forte accento romano dei protagonisti, la presenza a volte ingombrante dei genitori ed eventi sociali super importanti per gli adolescenti come Pasquetta o il concerto del Primo Maggio.

Il regista Ludovico Bessegato ha infatti sottolineato la differenza tra la serialità italiana e quella estera, ponendo l’accento sul ruolo degli adolescenti in esse, i quali molto spesso non hanno libertà di esprimersi e di conseguenza l’incapacità di far emergere tutto il loro essere. Egli infatti dichiara “Raccontarli semplicemente per come loro si immaginano, si sognano e con le parole che usano, già è rivoluzionario. La forza è nei piccoli drammi che a noi adulti possono sembrare sciocchi, ma che a sedici anni erano la vita, Skam dà la dignità ai ragazzi di poter stare male, di poter soffrire, di poter pensare alle piccole cose: il segreto del suo successo è l’attenzione ai dettagli”.

Marco Valentino

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