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The Politician: la recensione in anteprima della nuova serie Netflix

The Politician Netflix

The Politician è un po’ Glee, è un po’ Scream Queens e un po’ Popular. Ryan Murphy ha un grande pregio: quello di mettere uno stampino invisibile su tutte le serie che cura. È per questo che anche uno spettatore casuale, che magari neanche sa che la serie è di Murphy, se ne accorgerebbe dopo due minuti di visione che ciò che sta guardando è prodotto del prolifico autore.

Una sorta di firma. Una firma importante, che ha reso The Politician una delle serie più attese della stagione. Il primo show dell’accordo Netflix.

Insieme a Murphy ci sono Brad Falchuk e Ian Brennan, il trio “RIB” di Glee. E in The Politician ci sono tutti quegli elementi tipici Murphy-iani: i lunghi voice-over, le camminate in slow-motion per i corridoi, relazioni che nascono e muoiono nel giro di cinquanta minuti, episodi tematici ed estemporanei, personaggi che rappresentano vari stereotipi, ma che escono dagli schemi.

The Politician parla di Payton Hobart, un ragazzo che vuole diventare il Presidente degli Stati Uniti e che, per farlo, deve prima raggiungere altri traguardi: entrare ad Harvard e, soprattutto, diventare il Presidente del corpo studentesco del suo liceo.

Payton, interpretato da un bravissimo Ben Platt, è una Rachel Berry che corre sul tapis roulant e sogna di diventare una stella. Non del Glee Club, ma della politica.

The Politician Netflix

The Politician parla di ambizione, di obiettivi, di cosa si è disposti a fare per raggiungerli. È uno show che non ha paura di esplorare territori molto più oscuri di Glee.

Ma lo fa sempre con lo stampino che distingue le serie RIB: l’esagerazione delle situazioni, l’esasperazione delle caratterizzazioni dei personaggi e gli esercizi di stile. C’è un episodio, ad esempio, uno dei più riusciti della stagione, che cambia totalmente il point of view. Ti prende alla sprovvista, ma funziona proprio perché è un’interessantissimo esperimento di storytelling.

Jessica Lange, sempre straordinaria, è protagonista di una storyline che ricorda uno show che ha debuttato di recente. Una storyline che è di contorno ma che ha importanti ramificazioni nella trama principale. Gwyneth Paltrow convince nel ruolo della madre di Payton. Il suo personaggio è tragico. Ma in fondo tutti i personaggi di The Politician hanno una vena tragica.

Perché oltre alla politica, alle aspirazioni, al bisogno di essere i primi, The Politician parla anche della ricerca della felicità. La struggente, ambiziosa e pericolosa ricerca della felicità.

The Politician è il primo esperimento Netflix di Murphy ed è un esperimento riuscito. È uno show che sa osare, è uno show che ha un obiettivo ed è una serie qualitativamente molto buona, ma da Ryan non ci aspettavamo altro dal punto di vista tecnico. Glee che incontra Popular, ma con un’enorme quantità di vetriolo nel mix.

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