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The Umbrella Academy – La recensione in anteprima della nuova serie Netflix

The Umbrella Academy

Pensate ad un mix tra gli X-Men,  i Misfits, una comedy volutamente esagerata e buttateci un po’ di sano family drama. The Umbrella Academy, in arrivo su Netflix il 15 febbraio, è molto più di una serie tv basata su un fumetto (creato, tra l’altro, da Gerard Way, dei My Chemical Romance) è un qualcosa di nuovo.

A partire dalla narrazione complessa e fuori da qualsiasi regola di timeline, fino ad arrivare alle tematiche trattate e al mix di generi. Sì, perché The Umbrella Academy è un meraviglioso e disordinato (nel senso più bello del termine, però) mix di generi. C’è comedy, c’è drama, c’è introspezione, c’è assurdità, c’è azione, c’è tutto.

La premessa è semplice quanto originale:

43 bambini nascono nel 1989 da madri che… il giorno prima, non erano incinte e che non hanno apparentemente nessuna connessione tra di loro. Vanya Hagreeves (Ellen Page) è una di questi bambini. Un miliardario adotta sette di questi speciali giovani con dei superpoteri e crea l’Umbrella Academy, che serve a preparare i bambini a salvare il mondo. Tuttavia, quando il padre dei ragazzi muore, i sei sopravvissuti devono risolvere il mistero della sua morte. Le abilità dei protagonisti e i loro diversi caratteri, uniti all’imminente apocalisse globale, dividono il gruppo.

The Umbrella Academy

Le dinamiche in famiglia sono tra le narrazioni più complesse e delicate nel panorama televisivo. Il fatto che questi bambini, cresciuti insieme e ormai diventati adulti, abbiano delle daddy issues e abbiamo chiaramente bisogno di risolvere delle questioni lasciate in sospeso, è una delle parti più interessanti della serie. Lo show pone le basi per moltissimi conflitti:

  • La tensione romantica irrisolta tra due membri della famiglia.
  • Il fatto che Numero 7 (sì, hanno dei nomi reali, ma il padre li ha sempre chiamati per numero) sia l’unica a non avere poteri speciali e abbia scritto un libro tell-all sulla loro storia.
  • Il fatto che Numero 1 abbia un forte senso di giustizia che spesso si allontana dal volere dei suoi fratelli.
  • Il fatto che Numero 2 abbia il complesso dell’eroe.
  • Il fatto che tutti loro, generalmente, si siano allontanati e non siano più gli stessi.

Ma cosa succede quando un evento, che non vi anticiperò, li costringe a riunirsi? È come la disfunzionale reunion di famiglia a cui vi rifiutate di partecipare ma… dovete. E quanta bellezza ne esce fuori a livello di storytelling!

The Umbrella Academy

I personaggi di The Umbrella Academy sono ben costruiti. Ognuno ha una sua storia, ognuno di loro ha un passato e un futuro. Tutti loro hanno delle cicatrici emotive. E ci si affeziona a tutti loro. Ad un certo punto, durante il corso della prima stagione, entri nel vivo delle loro storie e diventi parte della famiglia. Cosa succede quando sei persone – che non vogliono collaborare e che hanno un passato complicato – sono costrette a collaborare?

La mitologia di The Umbrella Academy è incredibile: sia a livello di regole stabilite, sia a livello di misteri e verità da scoprire. Un episodio tira l’altro, perché un mistero tira l’altro. Pur restando con i piedi per terra, la realtà della serie è volutamente esagerata, in molte scene sembra quasi di vivere un fumetto, in una realtà aumentata.

La colonna sonora è una delle migliori degli ultimi anni nel campo delle serie tv. Vi ritroverete a riascoltare in loop molte delle canzoni presenti negli episodi.

The Umbrella Academy è una delle novità più interessanti degli ultimi mesi. Si presenta come una serie dinamica, pronta continuamente ad evolversi, mai appartenente ad un solo genere. Uno show con personaggi solidi, un’ottima storia di base e una fantastica evoluzione della storyline, con l’aiuto di un cast corale molto forte e carismatico guidato da una bravissima Ellen Page.

Voto: 9

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