Dopo Call Me By Your Name, Lady Bird e Beautiful Boy, per Timothée Chalamet è la volta di un film storico: The King. Interpreta il ruolo di Enrico V.
Salito al trono alla morte dell’autoritario padre, il nuovo sovrano d’Inghilterra (1386-1422) si ritroverà solo a dover fronteggiare diversi nemici. E oltre al caos interno al palazzo e alle guerre, dovrà fare i conti anche con i suoi sentimenti e i suoi rapporti personali, tra cui quello con l’amico di sempre, nonché mentore, John Falstaff.
Nel cast anche Robert Pattinson (il Delfino di Francia) e Lily-Rose Depp, la figlia di Vanessa Paradis e Johnny Depp (Caterina di Valois, moglie di Enrico V).
Il film, diretto da David Michôd e liberamente tratto dalle tragedie shakespeariane, è stato girato tra l’Ungheria del nord e il Lincolnshire inglese. Sarà pubblicato su Netflix il giorno 1 novembre, ma prima, a partire dall’11 ottobre, partirà la distribuzione cinematografica.
Intervista a Timothée Chalamet
Intervistato da EW, l’attore ha spiegato meglio il lavoro che c’è stato per la costruzione del personaggio.
È stato molto impegnativo. Entrare in contatto con le opere teatrali, ottenere la fisicità giusta per il personaggio e c’è ovviamente un dialetto. Ho lavorato con un grande allenatore di nome Neil Swain, che ha lavorato con molti attori americani quando fanno accenti inglesi. Poi, ho trascorso del tempo a Londra, ovviamente.
Una sfida nuova, per Thimotée Chalamet, abituato a tutt’altri ruoli, che richiedono anche un diverso impegno fisico.
Non avevo mai girato niente del genere prima e immagino che il regalo sia che non stai recitando davvero. È la sopravvivenza momento per momento, nel rispetto dello stile che David voleva: non una sequenza di spade laser, ma qualcosa di davvero disordinato e pericoloso.
Ma non si è tirato indietro dinanzi alla sfida del film storico:
Voglio lavorare su buoni progetti, questa è la verità. Potrebbe essere la TV così come un musical, potrebbe essere una miniserie così come un film. C’è qualcosa di particolare in questo film che mi ha colpito: ha allegorie contemporanee su ciò che accade oggi.
Enrico V rappresenta colui che, con buone intenzioni, cerca di prendere le distanze dal”mondo dei padri”, dalla società preesistente e pre-costruita, ma che trova l’opposizione di chi ha il potere.
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