La serie tv Netflix Under the Dome è tratta dal romanzo omonimo di Stephen King, di genere fantascientifico, pubblicato nel 2009. In realtà lo scrittore ne aveva cominciato la stesura diversi anni prima, abbandonando il lavoro per poi riprenderlo successivamente, grazie anche alla moglie, Tabitha. Fu quest’ultima, infatti, a conservare il materiale, che King era invece sul punto di buttare, perché insoddisfatto dei risultati. Fortunatamente il lavoro è stato portato a termine, diventando un romanzo di grande successo, d’ispirazione per la futura serie tv. Il progetto seriale, tra l’altro, vede alla produzione un gigante del cinema: Steven Spielberg.
La serie si compone di tre stagioni, rilasciate tra 2013 e 2015 e disponibili su Netflix. La storia è quella degli abitanti di Chester’s Mill, una piccola cittadina del Maine, a cui accade qualcosa di davvero insolito e inquietante. Dal nulla compare una sorta di cupola che circonda l’intera città e che li taglia fuori dal resto del mondo. Si tratta di un invisibile campo di forze impenetrabile, di cui si ignora l’origine e ovviamente che nessuno sa come fronteggiare.
Questo espone tutti al panico, vista l’impossibilità di uscire dalla città. La situazione viene dunque presa in mano da un piccolo gruppo di persone, che cercheranno di riportare la calma a Chester’s Mill e di liberare tutti da quella inquietante prigione. L’invalicabile campo di forza magnetica, infatti, costringe tutti a una convivenza forzata che avrà non poche conseguenze e risvolti, anche drammatici.
I personaggi principali, che troviamo dalla prima alla terza stagione, sono:
A questi si affiancano molti altri personaggi secondari, alcuni dei quali nascondono oscuri segreti , come Phil e Sam.
Inizialmente la serie era stata pensata per Showtime e poi è stata dirottata sulla Cbs. Qui l’episodio pilota è stato visto da 13,5 milioni di telespettatori, l’ascolto più alto per un programma estivo del network dal 2000. Purtroppo, però, già a partire dalla seconda stagione è stato registrato un calo, arrivando addirittura ai soli 6 milioni di persone della terza stagione.
Questo ha spinto i creatori della serie a non continuare, vista anche l’insoddisfazione degli spettatori, che hanno purtroppo dovuto assistere a un calo qualitativo e a sviluppi narrativi alquanto improbabili, tra alieni e incongruenze varie.