News

Commento di Luigi: Game of Thrones 8×01 Ti Presento I Miei

Questa premiere di Game of Thrones è stata una grande reunion di Entertainment Weekly. Il revival di tutti i revival, l’inizio della fine. Prima di addentrarci in profonde elucubrazioni che scavano nella mitologia e fanno sentire Jon stupido, andiamo passo passo ad analizzare quello che è successo nell’episodio con un po’ di leggerezza, con un pizzico di spensieratezza e joie de vivre,  con lo stesso spirito con cui Cersei affronterebbe una decapitazione pubblica di una Daenerys qualunque.

A Grande Inverno attendono l’arrivo di Daenerys come Barbara D’Urso attendeva l’auditel il lunedì dopo lo scontro con Mara Venier. Ed eccole che le vedi le sciure di Winterfell fuori dal balcone a stendere i panni che commentano l’arrivo della madre dei draghi. Da ‘Ma c sa mis nguoll?’ a ‘Piuttosto me trasferisco ad Approdo Del Re’. Insomma, l’arrivo di Daenerys scatena un po’ di reazioni contrastanti.

Lei ci prova ad essere simpatica, fa quei due/tre complimenti a Sansa tipo “Mhm, che bello questo capo, ma dove l’hai preso, dai cinesi a Via del Corso?”, Sansa inorridita perché veste solo ACCAEMME, la guarda come si guarda chi ti mette like su Instagram ma non ti saluta dal vivo.

Sansa, che è molto perspicace, capisce che Jon non è solo ammaliato dal buon cuore di Daenerys e dalle sue capacità in campo politico, ma anche da qualcos’altro. Un qualcosa che la scienza è riuscita ad immortalare di recente.

Fallita miseramente la missione di farsi benvolere da Sansa, Daenerys prova a stringere da subito un buon rapporto con il migliore amico del suo ragazzo, Sam. La conversazione si interrompe quando Daenerys rivela a Sam che suo padre e suo fratello sono ormai due Crisby McBacon. Ma noi ci crediamo ancora in questa potenziale amicizia.

Arya e Jon si ritrovano in un momento molto emozionante, dove si scambiano parole d’affetto, con lei che gli ricorda che è un nano e un potenziale traditore della patria.

Nel frattempo ai Parioli/Approdo del Re, Cersei è entusiasta nel ricevere le ultimissime dal Nord: il Night King ha fatto breccia nella barriera e sta avanzando con il suo esercito di non-morti. La regina non era così felice da quando fece saltare in aria Margaery. Così, è bello iniziare la giornata con le notizie di un potenziale genocidio e un bicchiere di vino.

Scopriamo che il solo e unico obiettivo di Euron, il Pacey di Westeros, ha sempre a che fare con quella cosa fotografata di recente dalla scienza. Euron, che ha la delicatezza di un qualsiasi concorrente di Ciao Darwin.

Jon e Daenerys vanno in esterna con i draghi. Jon monta su Rhaegal e poi si limona Daenerys mentre passa in sottofondo Vivimi di Laura Pausini. Drogon se lo guarda e gli studiosi stanno ancora cercando di tradurre cosa pensa e dice il drago di Daenerys, ma le fonti più affidabili danno tre diverse opzioni:

  • STAI A POMICIA CO TU ZIA CHE SCHIFO
  • BELLA ZIO, MA CHE E’ STA GIANNA?
  • POI BACI PURE ME, ZIO?

I draghi, in vista dell’estate, stanno mangiando di meno. Ma citando Daenerys, noi siamo per il body positive e diciamo: THEY EAT WHATEVER THEY WANT, che tradotto sarebbe: se non te stai zitta, te se magnano pure a te.

Sam, il BFF di Daenerys, corre da Jon a dirgli tutta la verità sulle sue origini. Mentre assistiamo ad una reunion che ci scalda veramente il cuore, quella tra Jaime e Bran. Siamo quasi saltati dalla gioia.

In tutto questo il Night King lascia un messaggio specifico e a nessuno viene in mente di tirare fuori l’iPhone e scannerizzare il QR Code.

A proposito: solo io pensavo che la Barriera e Grande Inverno fossero più vicine, tipo, che ne so, Roma-Termini/Lepanto?

ELUCUBRAZIONI AKA COMMENTO SERIO

Jon ha iniziato il suo percorso nella serie come la figura più insignificante, a livello di titoli e anche a livello gerarchico, dell’universo di Game of Thrones, ora è la figura più importante. Tralasciando il discorso sul character development, questo dimostra quanto studio e quanta struttura ci sia dietro una serie del genere.

Mi aspettavo l’accoglienza fredda (pun intended) di Grande Inverno nei confronti di Daenerys. Si tratta di un qualcosa di realistico; nei panni di Sansa e Arya avrei probabilmente pensato le stesse cose: è una sconosciuta, suo padre era uno psicopatico, non mi fido di lei. Si tratta di dinamiche tra personaggi, dinamiche molto umane, che in una serie del genere fanno la differenza.

Tutti stanno perdendo un po’ la bussola, compreso Tyrion, che sembrava – citando Sansa – la persona più intelligente di Westeros. Anche Cersei ha traballato nell’episodio. All’inizio trasuda sicurezza, ma con Euron sa che deve mettere da parte tutto. Per Cersei conta il potere più di ogni altra cosa e sarà proprio il potere, la ricerca febbrile di esso, a rappresentare la sua fine. La vediamo sottotono nell’episodio, in preparazione. Ho sempre pensato che Cersei sarà il nemico finale da sconfiggere e non il Night King.

Ho trovato molti riferimenti e molte citazioni alla prima stagione: dall’arrampicata su Grande Inverno, al messaggio lasciato dal Night King (ne parleremo a breve), fino al più palese, la reunion tra Bran e Jaime, che porta alla mente così tanti ricordi ma che mette anche tutto il resto in prospettiva. Quanto sono cambiati questi personaggi? Quanto è cambiato Jaime? Spingerebbe ancora Bran giù da quella torre? No, non lo farebbe.

Game of Thrones è uno show che funziona tanto perché c’è costruzione. Prima di poter vedere due personaggi interagire o anche solo essere nello stesso continente… ci sono voluti anni. Si è creata una certa attesa, queste scene, queste reunion, ce le siamo dovute sudare. E al telespettatore attivo piace guadagnarsi un qualcosa. Molte serie tv sbagliano in questo, fanno tutto troppo in fretta, dimenticandosi che il viaggio è molto più interessante della meta alcune volte.

Il primo volo di Jon è stato da togliere il fiato. Un momento emozionante che ha nascosto tanto e che ha detto tutto: sulle sue origini, sulla portata del suo viaggio, sulla serie, sul suo rapporto con Daenerys. In un contesto così cupo, con l’arrivo del Night King e del suo esercito, è stato un momento di leggerezza… che nascondeva una profondità incredibile.

La scena tra Daenerys e Sam ci dimostra che le scelte che fanno i personaggi hanno le loro conseguenze. Da un punto di vista tattico e politico, Daenerys ha fatto ciò che doveva fare. Da un punto di vista umano, capiamo il peso emotivo che la questione ha su Sam.

Le donne della serie escono vittoriose da questa premiere: Sansa è ferma, sicura, non ha paura di parlare e sta diventando un’ottima stratega. Daenerys prova a fare del suo meglio e nonostante tutto tiene la testa sempre alta. Arya, che nelle precedenti stagioni si è dimostrata fredda e senza alcuna pietà, è stata forse uno dei personaggi più umani in questo episodio.

Il fatto che il Night King abbia lasciato un messaggio – che potrebbe riferirsi al suo passato o al suo obiettivo – ci dimostra che anche il villain senz’anima di Game of Thrones in realtà… ha una sua anima. Per provare odio, per avere un obiettivo, devi avere delle motivazioni e lui le ha. E questo rende tutto dannatamente più interessante, perché un villain che non ha motivazioni, è un villain costruito male.

La verità su Jon è venuta fuori e per fortuna è successo subito. Le conseguenze? Jon non ha mai voluto governare… eppure è la persona più adatta a farlo. Questa rivelazione creerà non pochi problemi con Daenerys. Lei è convinta di essere l’erede al trono ed è convinta di poter regnare, è il suo obiettivo da tempo ormai. Ma è qui che capiremo la profondità e la vera natura del rapporto tra Jon e Daenerys… da come affronteranno questa situazione.

BEST MOMENTS

Game of Thrones 8x01 Jon Arya

Reunion tra Arya e Jon. In assoluto il momento che attendevo di più dalla premiere e non ha deluso.

Il volo di Jon e Daenerys.

Gli occhi blu di Tormund.

Il momento tra Jaime e Bran.

Una premiere solida, che spiana il terreno per uno scontro finale di proporzioni enormi. Bellissimi i riferimenti alla stagione uno. C’è l’idea del cerchio che si chiude.

  • Condividi l'articolo

Comments

comments