Cinema

Solo: A Star Wars Story – La Recensione in Anteprima

Solo: A Star Wars Story

L’universo di Star Wars continua ad espandersi con i film prequel/stand alone. Se Rogue One inseriva i tasselli mancanti che portavano a “Una Nuova Speranza”, Solo: A Star Wars Story risponde a delle domande sul passato di Han Solo. Non è semplicemente una storia di origini, è il percorso dell’eroe. Ed è lo Star Wars meno Star Wars di sempre. Ma ha senso.

Non aspettatevi la forza, non aspettatevi i Jedi, non aspettatevi quella parte dell’universo di Star Wars, che è molto più ampio della semplice mitologia base dei primi film.

Perché Han ha preso il cognome Solo? Come ha incontrato Chewbacca? Come si è impossessato del Millenium Falcon? Il film risponde a tutte queste domande e lo fa costruendo una backstory interessante, che solo alla fine si unisce al disegno più grande.

Solo: A Star Wars Story

Solo: A Star Wars Story è un buon film, ma ha paura di osare rispetto a Rogue One o rispetto a The Last Jedi. È una pellicola meno coraggiosa, ma ci sta, considerando che qualsiasi sbaglio o errore avrebbe intaccato la mitologia della saga. Il film ha anche avuto dei problemi dietro le quinte, pensiamo al cambio di regia, che è passata a Ron Howard, o alle incertezze sulla piega della storia.

Alden Ehrenreich ha un ottimo carisma. Riprende le caratteristiche di Harrison Ford? Sicuramente questo è un dettaglio che cade nella soggettività e nei pareri personali, ma l’anima di Solo è lì. Ripensando al personaggio, riusciamo ad empatizzare di più, riusciamo a capirlo di più e forse lo scopo del film era proprio questo.

La storia ha dei difetti, ma ha anche molti pregi: è un film che raramente ha un momento morto e che ha un cast corale molto valido. I personaggi secondari sono molto forti, pensiamo al Lando di Donald Glover o a L3-37, un robot che combatte per i propri diritti. La Qi’ra di Emilia Clarke è il personaggio con più sfumature e continua la rivoluzione degli ultimi Star Wars sui personaggi che non appartengono ad una sola categoria “buoni” o “cattivi”. In particolare, un twist che riguarda proprio Qi’ra è uno dei momenti più interessanti del film.

Aspettatevi l’apparizione di un vecchio personaggio, che sicuramente non mi aspettavo di vedere.

Ottimi gli effetti speciali, il setting e la fotografia, ma non ci aspettavamo altro da uno Star Wars del 2018.

Solo: A Star Wars Story è un film che potrebbe essere divisivo, che forse non tratta della parte più interessante della mitologia della saga, ma che ci offre un’ottima backstory per un personaggio iconico, ci regala un delizioso cast corale e mette comunque ancora al centro la cosa più importante per Star Wars: la speranza.

Voto: 7,5

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