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Spellbook – Twinswood in Lockdown – MINISODE SPECIALE

Spellbook – Twinswood in Lockdown

Casa sul Lago Whittermore, pomeriggio

Rose scrive ininterrottamente su delle pagine bianche, seduta davanti al bancone della cucina della casa sul lago.

“Dovresti smetterla di torturarti”

Benjamin la raggiunge, versandosi un po’ di succo d’arancia. Il MacBook è acceso.

Rose: non riesco a capire. Perché non possiamo fermarla? Abbiamo fermato cose ben peggiori di una pandemia.

Benjamin sorride

Benjamin: questa cosa è umana. E… le cose umane non perdonano.

Rose: vorrei poter fare qualcosa.

Benjamin: non puoi salvare sempre il mondo, Rose. Non tocca sempre a te.

Una videochiamata in arrivo sul MacBook – Sono Luke e Tatia, dal castello DeLuc

Rose: ragazzi, come state?

Tatia: in un castello, quindi se non voglio vedere Luke per un giorno vado nell’ala ovest.

Luke guarda Tatia, affranto

Benjamin: che succede?

Luke: ho dato alla piccola Leda un giocattolo che Tatia le aveva sequestrato. E ora è furiosa con me perché dice che la sto viziando.

Rose e Benjamin si guardano, sorridendo

Tatia: la stai viziando. Vuoi che diventi una snob? Vuoi che diventi antipatica come Rose?

Rose: sono qui!

Tatia: lo vedi? Sempre egocentrica. Sarà così mia figlia se tu continuerai a scioglierti ogni volta che fa un piantino.

Luke: questa quarantena ci sta sfidando più di ogni altra cosa.

Un’altra videochiamata in arrivo – Bright ed Evan chiedono di aggiungersi alla conversazione

Rose: ragazzi!

Bright: che succede?

Bright ed Evan sorridono, salutando tutti.

Benjamin: una piccola crisi. Voi come state?

Bright: bene. Guardiamo Netflix tutto il giorno. È una sorta di luna di miele.

Tatia alza gli occhi

Evan: Tatia, ti vediamo.

Tatia: lo so.

Bright: forse dovremmo prendere questo periodo come un momento per saldare i legami.

Tatia: so io che cosa devo saldare.

Luke guarda Tatia, sospirando

Bright: come sta la piccola Leda?

Tatia: in punizione!

Evan: ha meno di un anno, dalle un po’ di tregua, Tatia.

Luke: oh no…

Tatia: senti, Evan Morrison. Tu sei sua madre? Tu… sei una madre?

Evan e Bright si guardano

Rose: ragazzi, concentriamoci. Sto cercando qualcosa su questa pandemia…

Tatia: Rose, basta con le manie di grandezza. Non puoi fermare una pandemia. Accettalo.

Benjamin: è ciò che le ho detto.

Rose guarda Ben, affranta

Rose: grazie Ben.

Benjamin: lo sai che ti amo perché ci provi.

Tatia alza gli occhi, di nuovo.

Arriva un’altra chiamata – Sono Jack e Charlotte

Rose: Jack! Charlotte!

Rose sorride, contenta di vederli

Jack: ragazzi, ciao!

Benjamin: dove siete?

Jack: siamo in una piccola città del Colorado. Abbiamo recuperato una pagina.

Charlotte: non stiamo uscendo. Per ora la ricerca delle pagine si fermerà. Ma… continueremo a fare del nostro meglio.

Rose: bene, ragazzi. Grazie.

Tatia: un’avventura, mi manca!

Chiamata in arrivo – Oliver ed Emma

Oliver: saluti da Bakersville!

Jack: il mio gemellino. Che state facendo?

Benjamin: tutto bene a Bakersville?

Emma: sì, stiamo facendo pratica di incantesimi e stiamo guardando Netflix.

Oliver: e cuciniamo tanto!

Jack: mi manchi, fratellino.

Oliver: mi manchi anche tu, Jack. Mi mancate tutti.

“Ciao a tutti”…

Alice, appena arrivata in cucina con Benjamin e Rose e con un evidente pancione (è incinta di Matthew), si siede tra Rose e Ben.

Benjamin: ti sei riposata?

Alice: sì.

Alice sorride ad un premuroso Ben.

Jack: come va la gravidanza?

Alice: bene… mi sento incredibilmente pesante… ma va bene.

Bright: Alice, hai deciso per un nome?

Alice guarda le facce nello schermo, annuendo.

Bright: oddio, vuoi dirlo?

Alice: sì.

Rose sospira

Alice: Angel. Si chiamerà Angel.

Una lacrima riga il viso di Luke. Tatia, che fino a questo momento non si era calmata un attimo, stringe la mano al suo uomo.

Rose: penso sia perfetto.

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