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Tenebre e Ossa – La recensione in anteprima della prima stagione

Tenebre e Ossa

Premessa: mi sono approcciato a Tenebre e Ossa da neofita, quindi da persona che non ha mai letto i romanzi su cui la storia è basata. Ed è stato un approccio interessante, perché da questa premessa arriva il primo complimento alla serie.

Molte serie e film basati su romanzi con una forte mitologia danno per scontato che il telespettatore sappia tutto di quell’universo in cui il prodotto è ambientato, perché gli autori (del film o della serie) hanno letto il materiale ed è difficile mettersi nei panni di un telespettatore che non ha alcuna conoscenza di un mondo che lo sceneggiatore ha fatto ormai suo.

Tenebre e Ossa è incredibilmente friendly con i neofiti. La mitologia – seppur complessa – è perfettamente comprensibile anche senza aver mai letto una pagina dei romanzi.

Ed è una mitologia ricca, interessante, piena di sfumature. La serie ha le sue regole, il suo mondo, ed è un universo fantasy davvero affascinante e pieno di possibilità.

La storia è ambientata nel Regno di Ravka (un regno che riprende alcune caratteristiche della Russia zarista), un regno diviso da una barriera di oscurità chiamata Faglia d’Ombra. Attraversarla è quasi impossibile, poiché è abitata da alcune creature molto pericolose (i Volcra). La protagonista è la giovane Alina Starkov, un’orfana che nasconde un potere speciale. Un potere che scatena la curiosità del Generale Kirigan, il capo dei Grisha, degli esseri dotati di capacità straordinarie. Alina dovrà capire come gestire questo potere e, nel frattempo, dovrà cercare di restare in vita. Perché quel potere… porta anche tanti nemici.

La mitologia è molto complessa, ma ben spiegata attraverso la storia. La magia e le regole della serie vengono palesate fin da subito.

Alina è un personaggio forte e determinato, tifiamo per lei. Viene catapultata in un mondo che non comprende. Ma non si tira indietro. È una protagonista che vuole essere padrona della sua storia. Il suo rapporto con l’amico d’infanzia Mal è uno degli aspetti più interessanti della serie. Come il suo rapporto con il Generale Kirigan, interpretato da un carismatico Ben Barnes. Questa dinamica è molto interessante.

Per gli shipper: la serie è pane per i vostri denti. Ci sono almeno tre ship che vi faranno entrare in modalità I WILL GO DOWN WITH THIS SHIP. Una anche abbastanza inaspettata.

Per il genere fantasy, questa storia è una vera e propria miniera di bellezza. Da fan del genere e da persona fissata con la mitologia delle saghe e delle regole degli universi fantasy, questo show ha un potenziale incredibile. Tanto che la serie ti spinge inevitabilmente (se non l’hai già fatto) a recuperare il Grishaverse.

Anche le storyline di contorno funzionano. In questo ad un certo punto a metà dello show c’è molto un feeling Game of Thrones: varie storyline che sembrano slegate tra di loro, in realtà sono ben costruite e vanno verso una precisa direzione.

Il valore produttivo della serie è ottimo. Sia a livello di effetti speciali, che di costumi che di scenografia e location. Ci troviamo di fronte ad un prodotto di ottima qualità.

Cosa più importante, i personaggi sono coinvolgenti. Non sono personaggi usati solo per fini di storyline. Sono approfonditi, ti importa di loro. Ed è un qualcosa che molte serie di oggi dimenticano.

Tenebre e Ossa è una delle serie fantasy più interessanti degli ultimi tempi. Ha un universo e una mitologia che hanno delle potenzialità incredibili. I personaggi sono ben scritti e le dinamiche tra alcuni di loro sono tra i punti più forti dello show. Per gli amanti del fantasy e delle ship.

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