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WandaVision: recensione, easter egg e teorie dell’ottavo episodio

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È arrivato. È arrivato l’episodio del dolore di WandaVision, l’episodio che ripercorre i (tanti) traumi di Wanda. Non che la serie non l’avesse già fatto, ma questo capitolo ci dà la possibilità di avere nuove informazioni sulle origini di Wanda. È l’episodio più emotivo e più doloroso dello show. Ed è un capolavoro. Ma partiamo dall’inizio.

Il flashback su Agatha Harkness ci permette di scoprire che le sue origini (in minima parte) sono abbastanza simili a quelle dei fumetti. Nei comics, come dicevamo, Agatha è una strega molto potente, mentore di Wanda. Le insegna a controllare la sua magia e l’aiuta a capire come creare i suoi figli, che poi si rivelano essere dei frammenti di Mefisto. Ora, accettato il fatto che qui Agatha ha un ruolo da villain, dobbiamo fare delle considerazioni:

Agatha è una strega molto potente anche nella serie, così potente che la sua congrega non è riuscita ad eliminarla. Ma non è potente quanto Wanda. Ha solo qualche secolo di conoscenza in più. Agatha è arrivata a Westview dopo aver percepito la grande potenza che emanava l’esa (Hex). Quindi l’hex è stato effettivamente creato da Wanda (come vediamo poi successivamente nell’episodio). Agatha è entrata nell’ESA e ha iniziato a manipolare Wanda, cercando di spingerla a rivelare i suoi poteri.

Ha giocato con lei, è stata subdola, ha manipolato Fietro (adoriamo questo nome) per capire come Wanda sia riuscita a fare ciò che ha fatto. Questo conferma, ancora una volta, che Wanda è uno degli esseri più potenti del Marvel Cinematic Universe.

Rivivendo i traumi del passato, in quella che sembra una vera e propria seduta di terapia con la villain come terapeuta, scaviamo nel passato di Wanda e acquisiamo delle informazioni importanti:

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Ha creato la realtà della sit-com perché le amava da bambina, ed erano un modo di sfuggire al mondo esterno, un mondo fatto di guerre, distruzione e pericoli. Erano il suo rifugio. I comfort shows sono un’abitudine che tutti adottiamo. Uno studio ha rivelato che riguardiamo spesso le stesse serie (facciamo i rewatch) perché sappiamo come vanno a finire, sono una sicurezza e ci danno conforto. Wanda aveva il suo rifugio e l’ha ricreato.

Inoltre, nelle sit-com non ci si fa realmente male (citiamo la scena di Malcolm in the Middle). Le cose brutte… non hanno vere conseguenze. E Wanda ha bisogno di questo.

L’episodio ci conferma (in modo sottile) che Wanda aveva dei poteri anche da bambina, li ha sempre avuti. Infatti viene suggerito che sia stata proprio lei a non far esplodere la bomba delle Stark Industries, salvando se stessa e suo fratello.

Quando Wanda viene esposta alla gemma della mente, la gemme si avvicina a lei, quasi come se fosse attratta da quel potere. La gemma risveglia un qualcosa di dormiente e Wanda vede “Scarlet Witch”.

Questo è un twist importante, perché prima si pensava (almeno nel MCU) che Wanda avesse ottenuto i suoi poteri solo grazie alla gemma della mente, mentre in realtà l’episodio suggerisce che un potere c’era già.

Chi è Scarlet Witch?

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È la prima volta che Wanda viene chiamata così nel Marvel Cinematic Universe e quello è il suo nome da supereroina nei comics. Nei fumetti Scarlet Witch viene considerata in origine una mutante (poi questa natura verrà smentita) e figlia di Magneto (altra smentita). Scarlet ha dei poteri straordinari che lei stessa chiama Magia del Caos (in WandaVision ci pensa Agatha).

Scarlet Witch è così potente che in House of M, una delle serie di fumetti più apprezzate dai fan Marvel, le è bastato dire una frase: “no more mutants” per decimare la specie mutante.

In WandaVision, Scarlet Witch è considerata una leggenda, una creatura mistica. E Agatha è sicura che sia proprio Wanda.

La teoria è che, dopo aver finalmente detto apertamente il nome, Wanda assumerà pienamente il titolo di Scarlet Witch, con tanto di nuovo costume nel finale (accennato nella visione avuta durante il contatto con la gemma della mente).

Inoltre non possiamo fare a meno di chiederci: con tutta questa magia, quando arriverà Doctor Strange?

Sappiamo che Wanda sarà la co-protagonista di Doctor Strange in the Multiverse of Madness e sappiamo anche che potrebbe avere un ruolo in Spider-Man: No Way Home. Quindi Stephen Strange dovrebbe essere coinvolto… speriamo entro la fine della serie.

White Vision

L’episodio ci dà altri importanti suggerimenti: Hayward è uno dei grandi villain della storia. Ha mentito su Wanda, lei non ha rubato il corpo di Visione.

Anzi, proprio lui la spinge, in modo subdolo, a cercare di ridargli la vita. Hayward cerca di ricostruire Visione da tempo, lo vuole come arma. E… nella scena post credit scopriamo che ci riesce.

E apriamo un capitolo su Visione Bianco (White Vision).

Abbiamo scoperto che Visione dell’ESA è stato creato da Wanda. Mentre il corpo di Visione è stato rianimato grazie ad una porzione del potere di Wanda. E quello, cari miei, sembrava proprio Visione Bianco. Chi è White Vision?

Nei fumetti, dopo essere stato smantellato, Visione viene riportato alla vita… ma senza la capacità di provare emozioni. Quindi è una nuova versione di Visione, una versione con zero tratti umani.

La teoria è che questo Visione non abbia effettivamente dei sentimenti o capacità di provarne. Probabilmente arriveremo ad uno scontro tra Visione dell’ESA, Wanda e White Vision.

Un viaggio nel dolore

Come dicevamo, questo è l’episodio del dolore. Il dolore più forte, il dolore straziante, il dolore che – come dice Wanda – è un’onda che appena ti rialzi… è pronta a ributtarti giù.

È straziante vedere quanto Wanda abbia sofferto. L’unica costante nella sua vita è la perdita. Ha perso tutto. E ciò che ha fatto… è nato dal dolore. Un dolore profondo, lacerante e insopportabile.

Ci sono tre scene che rientrano nella top ten dei momenti più struggenti del Marvel Cinematic Universe: Wanda che guarda il corpo smembrato di Visione e dice “I can’t feel you”, in riferimento ad una scena di Avengers: Infinity War, in cui lei le disse “I feel you”.

Il momento in cui visione, in un bellissimo ricordo, dice a Wanda una delle frasi più belle, e vere, degli ultimi anni di serie tv: “What is grief, if not love persevering”.

Infine, Wanda che va nel luogo in cui avrebbe dovuto passare la sua vita con Visione. Il luogo in cui avrebbe dovuto avere il suo happy ending. Quel “To Grow Old In” è la pugnalata finale.

Ed è da quel dolore, che Wanda decide di entrare nel suo rifugio, nelle sit-com, in un mondo in cui niente di brutto può più accaderle. La score di Christophe Beck, che ricorda le note amare di alcune delle musiche più belle di Buffy, rende il tutto ancora più struggente.

WandaVision ha preso un personaggio che doveva essere secondario rispetto ai big dello stesso universo, e ci ha costruito sopra la storia più dolorosa, vera e complessa del Marvel Cinematic Universe.

Potete ascoltare ORA il nuovo episodio del podcast dedicato a WandaVision: cosa succederà a Wanda nei prossimi episodi? Quale sarà il futuro del Marvel Cinematic Universe? Basta premere play.

Ascolta “WandaVision – Ospiti Doc Manhattan e Filippo Magnifico” su Spreaker.

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