News

Spellbook 5×05 Sine Qua Non/5×06 Do No Harm

Previously On Spellbook:

PER LEGGERE GLI EPISODI PRECEDENTI CLICCATE QUI

5×05 Sine Qua Non/5×06 Do No Harm 

Colonna Sonora: Richard Theme

“Chi sei tu?”

Rose continua a fissare quel bambino nel futuro, è entrata nel warm hole da qualche minuto, ma deve tornare indietro presto o si chiuderà. Il volto del piccolo è sfocato, come se fosse stato cancellato dalla realtà da qualcuno o da qualcosa.

Rose: ti prego dimmi chi sei.
Una figura si avvicina verso di lei. Ha il volto confuso, come se Rose non riuscisse a carpirne i connotati.
La figura si siede, appoggiando una mano sul divano.

“Tu sai chi sono.”
Rose la fissa, imbambolata.
Rose: no, no.
“Sono tuo figlio.”

La voce è neutra, non ha una tonalità né un’espressione.
Rose: come faccio… come faccio a riconoscerti?
“Tu mi hai già conosciuto.”

La figura si alza improvvisamente, come se avesse avvertito qualcosa.
Rose: chi c’è?

“Cerca nei volti.”

Dopo aver detto quest’ultima frase, la figura si allontana velocemente verso l’uscita. Rose sembra immobilizzata. Hendius entra nella stanza.

Rose: TU.
Hendius: che cosa ci fai qui Rose?
Rose: che cosa ci fai tu?
Hendius: viaggiare nel tempo è molto pericoloso. Non avresti dovuto.
Hendius sembra serio, quasi arrabbiato.
Rose: perché è scappato?!
Hendius: CHI?
Hendius la guarda, confuso.
Rose guarda di nuovo il bambino sul divano. Hendius fa lo stesso.
Rose: tu hai paura.
Henidus: cosa?
Rose: tu hai paura di lui. SEI TU che hai gli hai fatto qualcosa. A mio figlio.
Hendius: non so di cosa tu stia parlando.
Rose: perché?! Dimmelo…
Hendius: devi tornare a casa ora.

Hendius pone le mani avanti, gettando con la magia Rose dentro il warm-hole ancora aperto.

– Casa Wilson

Matthew ed Alice sono nella stanza di Rose, l’angelo-vampiro guarda il worm-hole, preoccupato, Rose manca da circa due ore.
Matthew: è pazza, è clinicamente pazza, ormai mi sembra chiaro.
L’uomo inizia a fare avanti e indietro per la stanza.
Alice: potresti… calmarti per un attimo?
Alice, nervosa, cerca di capire dove sia finito il suo ex. L’ha mandato via dalla finestra non appena ha sentito Matthew arrivare.
Alice: è entrata in un worm-hole, è nel futuro.
Matthew: perché entra sempre in qualcosa? Devo dirle di non entrare più in luoghi sconosciuti. Insomma, se appare un buco mistico che spacca la realtà tu non ci entri ma lei no, è testarda. Mi farà venire un colpo.
Alice: a te non possono venire colpi.
Matthew: beh lei me lo farà venire lo stesso, sfiderà le leggi della natura.

Improvvisamente, Rose viene rilasciata dal worm-hole finendo tra le braccia di Matthew.
Il buco mistico si chiude dietro di lei.

Matthew: wow.
Rose guarda Matt e poi Alice.
Rose: ti è venuto il colpo?
Matthew: ancora no, ma non di certo grazie a te.

“Rose”

La voce di Meredith distrae I tre. Lei, Morrison e il bambino devono essere tornati.

La zia apre la porta della stanza.

Meredith: hey… ehm
Ormai è abbastanza abituata a tutto questo.
Meredith: problemi magici?
Rose annuisce.
Meredith: bene, vi lascio alle vostre faccende, ma voglio farvi sapere che sto preparando una lasagna, quindi se volete restare a cena…
Alice: io devo scappare.
Rose guarda Alice, confusa.
Alice: ehm, ho promesso ed Andy ed Oliver che sarei stata con loro stasera.
Rose: ok.

Meredith: Matthew?
Rose guarda Matt, nervosa.
Matthew: ehm, in realtà ho un impegno, ma grazie dell’invito, Zia.
Meredith: ti prego non chiamarmi Zia.
Matthew: va bene, messaggio ricevuto, siete tutte suscettibili in questa famiglia.
Meredith chiude la porta.

Rose: hai un impegno, eh?
Matthew: già, proprio così.
Matthew vuole essere misterioso e Rose lo intuisce.
Matthew: che cosa sei andata a fare nel futuro? Chi ti credi di essere, Trunks? Marty McFly?
Rose: ho scoperto una cosa interessante in realtà.
Matthew: davvero?
Rose: sì.
Rose si siede sul letto, viaggiare nel tempo è alquanto faticoso per il corpo.
Matthew: spara.
Rose: come avrai capito ho un altro figlio, intendo oltre Oliver, Andy… ed Alice.
Matthew: sì, è chiaro a tutti che nel futuro non esiste la televisione.
Rose guarda Matthew in malo modo.
Rose: COMUNQUE. C’era anche Hendius.
Matthew: uh, ad Hendius piace viaggiare nel futuro o sapeva che tu eri lì?
Rose: non lo so, ma il punto è che… io non riesco a capire chi sia questo quarto figlio, non riesco neanche a vederne il volto. Oliver, Jack ed Alice lo ricordano ma è come se lo avessero conosciuto solo da bambini. Non ricordano il suo nome, non ricordano il suo volto, NIENTE. Ed Hendius quando ha capito chi era con me nel futuro… si è spaventato.
Matthew: si è spaventato?
Rose: sì.
Matthew: tipo… spavento da film horror o spavento da potrebbe essere la mia nemesi?
Rose: la seconda.
Matthew: wow. È una bella notizia.
Rose: ti avevo detto che è servito a qualcosa.
Matthew: non rigirare la frittata, sono molto arrabbiato con te.
Rose: sei arrabbiato con me?
Matthew: sì.
Matthew si avvicina alla ragazza.
Matthew: il dottore ha detto che devi riposarti e TU hai completamente ignorato il consiglio.
Rose: ora è un bravo dottore?
Matthew: SENTI, se ti vuoi ammazzare… prima cerca di avvertirmi. Così magari posso impedirtelo.
Rose lo guarda, sorride.
Matthew: non ridere, sono serio.
Rose: lo so.
I due si guardano per qualche breve istante, consapevoli che in questo momento non possono fare a meno l’uno dell’altra.

– Twinswood, Estate 2015

“Non riesco a credere che stiamo facendo il bagno”

Rose e Benjamin, nudi nell’acqua, si godono l’estate di Twinswood. Il sole brilla nel lago, regalando ai due uno spettacolo incredibile. Il calore estivo, lo stare insieme, la felicità.
Benjamin: credici, lo stiamo facendo.
Rose si aggrappa a Ben, guardandolo innamorata.
Rose: non voglio che finisca.
Benjamin: non vuoi che finisca cosa?
Rose: QUESTO. Il nostro essere felici. Il nostro… Non voglio.
Benjamin: non deve finire.
Rose guarda Ben, affranta.
Benjamin: non essere triste, goditi il momento.
Rose: svegliati.
Benjamin la guarda, confuso.
Benjamin: cosa?
Rose: svegliati.

– Twinswood, presente.

Benjamin si sveglia nel suo letto, sudato.
“Tesoro”

Jo, che dormiva accanto a lui, tenta di capire che cosa sia successo.
Jo: va tutto bene?
Benjamin: sì.
Benjamin respira a fatica, tentando di capire il sogno che ha appena fatto.
Benjamin: è stato solo un sogno.
Jo: posso fare qualcosa?
Benjamin guarda Jo, confuso. Certe volte, negli ultimi tempi, è come se vedesse un’estranea.
Benjamin: vado a prendere un po’ d’acqua.
Benjamin si alza dal letto andando verso la cucina.

“Interessante.”

Dall’ombra dell’armadio esce fuori Hendius, Jo salta spaventata.
Jo: oh mio Dio, fai sul serio?
Hendius: attenzione a queste confidenze, Jo. Sai bene cosa posso farti.
Hendius si siede sul letto, guardando la ragazza.
Jo: che cosa ci fai qui?
Hendius: Rose sta mettendo insieme i pezzi ed è veramente qualcosa che ora non possiamo permetterci, quindi… ho un nuovo piano.
Jo lo guarda, ha sempre molto timore nei suoi confronti, Hendius è una persona così imprevedibile.

Jo: sì, lo so, Ben non può ricordare.
Hendius: veramente… sfrutteremo questa cosa a nostro vantaggio.
Hendius si alza, deciso.
Jo: cosa vuoi dire?
Hendius: voglio che Benjamin ricordi.
Jo lo guarda, sconvolta.
Jo: cosa?!
Hendius: sì. E quando succederà, lui odierà Rose. La odierà così tanto che spingerà lei ad allontanarsi da lui. E nel mezzo c’è anche Matthew il che è davvero la ciliegina sulla torta.
Jo: non capisco.
Hendius: pensaci, è telenovela spicciola.
Jo: non riesco…
Hendius: Rose non lascerà mai andare Ben. Deve essere Ben… arrabbiato, infuriato e con il cuore infranto… a lasciare andare lei.
Jo: e Matthew?
Hendius: possiamo sempre ucciderlo.
Jo guarda Hendius, spaventata.
Hendius: fai sogni tranquilli questa sera.
Jo: non voglio, non voglio farlo.
Hendius la guarda, sorridendo
Hendius: devo ricordarti del tuo giuramento magico? Del tuo Sine Qua Non?
Jo: so esattamente come funziona.
Hendius: bene, allora fai la dolce e mettiti a dormire.

– Giardino della casa di Bright ed Evan

Bright sta sistemando delle piantine nel terreno, ama fare giardinaggio e ormai da qualche mese ha iniziato a comporre un orticello tutto suo. Evan sta scaldando le sacche di sangue in cucina.

“Che vita noisoamente ordinaria.”

Bright sobbalza, Hendius è appena entrato aprendo il cancelletto in legno. L’angelo-vampiro si alza, spaventato.

Bright: cosa ci fai qui?
Hendius: non posso far visita a mio figlio?
Hendius sorride, si somigliano così tanto.
Hendius: Bright.
Bright: tu.
Hendius: il tuo papà, sì.
Bright sorride, amareggiato.

Bright: papà? Tu… tu non sei stato un papà.
Hendius: ti ho protetto. Ho permesso che tu prendessi questa forma, che diventassi di carne ed ossa. Sei la cosa più preziosa per me.
Bright: davvero?!
Hendius: sì, sei letteralmente l’espressione dell’amore tra me e Rosa.
Bright: non dovresti lasciar andare questa cosa? Insomma, sono passati secoli.
Hendius: il vero amore non si lascia mai andare.
Bright: che cosa vuoi?
Hendius: è tempo che tu torni ad essere ciò che eri per esprimere le tue vere potenzialità.
Bright: una luce?
Hendius: no, un angelo-mago. Non voglio più che tu sia un vampiro, è contro la nostra natura.
Bright lo guarda, confuso
Bright: ormai sono questo.
Bright guarda attraverso la finestra, Evan sta apparecchiando.
Hendius: è una cosa reversibile.
Bright: non ho mai sentito niente del genere.
Hendius: allora diciamo che è una cosa che io posso rendere reversibile.
Bright si alza, mettendo a posto gli attrezzi da giardinaggio.
Bright: non sei tu a scegliere.
Hendius: su questo hai perfettamente ragione. Ma ti ricordo… che stai nascondendo qualcosa a Rose, qualcosa di grosso.
Bright guarda suo padre, preoccupato
Bright: è un ricatto?
Hendius: è un ricatto? Bright… pensi davvero che sarei in grado di…
Bright: sì.
Hendius: beh, allora non conosci bene tuo padre. Pensaci.
Hendius si gira, pronto ad andarsene da quell quadretto “noiosamente” ordinario.

– Scuola di Magia, Twinswood

1-531-17-fyviecastle-m

La sera è abbastanza tranquilla alla scuola di magia di Twinswood, tuttavia per Charlotte dormire sta diventando abbastanza difficile, considerando che le manca la sua famiglia, le mancano i suoi genitori. È contenta di essere lì, sapeva e sentiva che c’era qualcosa di più grande per lei, è una di quelle sensazioni che non riesci a spiegare ma sai che è semplicemente così.

“Charlie.”

Charlotte guarda avanti, Red è proprio davanti a lei. Ovviamente senza maglia per far colpo. Anche lui è un tipo a cui non piace starsene in camera a dormire.

tumblr_oe4iwud8qh1u0ml7qo2_540

Charlotte: mi chiamo Charlotte, ma… comunque.
Red: mi piace Charlie, è più… intimo.
Charlotte: e dopo questo ti vieto assolutamente di usarlo.
Red: Charlie…
Charlotte alza gli occhi, infastidita.
Red: penso che io e te possiamo fare grandi cose in questa cosa.
Charlotte: io non lo penso.

“Hey”

tumblr_newa8ktdjb1qaw4l0o1_500

La voce di Jack si espande per tutto il corridoio.
Red: Captain Jack.
Jack: non mi chiamare così.
Red: wow, tutti di buon umore questa sera.
Jack e Charlotte si guardano per un breve istante.
Jack: cosa ci fate ancora in piedi? Andate a nanna…
Red: ok, capo. Però dovresti scioglierti un po’… è un consiglio da amico.
Jack sarebbe pronto a lanciargli contro un incantesimo ma si tiene.
Jack: a nanna.

Red esegue gli ordini, girandosi dall’altra parte.

Jack: vale anche per te.
Charlotte: non mi dici tu quando devo andare a dormire.
Jack: e chi te lo dice? La mamma?!
Charlotte: puoi smetterla per un secondo di trattarmi come una ragazzina?
Jack: tu sei una ragazzina.
Charlotte: non lo sono e lo sai anche tu. Ed è questo che ti infastidisce, vero?
Jack si finge confuso.
Jack: mi infastidisce?
Charlotte: sì, vorresti avere controllo su di me…
Charlotte si riprende, nervosa…
Charlotte: su tutti.
Jack: forse ce l’ho controllo su di te e non lo sai.

“Jack”

Alice raggiunge il fratello.
Jack: vai a dormire.
Alice arriva e dà un bacio sulla guancia a Jack, che reagisce imbarazzato.
Jack: notte Alice.
Alice sorride, divertita, mentre Jack si allontana.
Charlotte: ha una sorta di repellente per le emozioni umane?
Alice: non vederlo così, gli piace fare il duro ma… è un buono.
Charlotte guarda Alice, non ne è così sicura.
Charlotte: davvero?
Alice: beh, mio fratello Jack è davvero un bel ragazzo…
Charlotte: è bellissimo.
Charlotte si riprende, imbarazzata.
Charlotte: voglio dire, è carino ma è molto molto molto molto stronzo.
Alice: il che è sempre un binomio affascinante, non è vero?!

Le luci della scuola vanno via all’improvvisa.

Alice: resta ferma qui.
Charlotte: cosa?!

L’allarme inizia a suonare. Qualcuno si è chiaramente introdotto. Jack, Red ed Eric escono dalle loro stanze, così come il Custode.

Charlotte: che cosa sta succedendo?

Grazie a nuvole di fumo nero appaiono davanti a loro Jadar, Damien, l’ex fidanzato di Alice e altri seguaci di Hendius che portano una maschera.

Jadar
Jadar

Red: uoh.
Jack: Damien?
Jack riconosce l’ex di Alice.

Damien
Damien

Alice è molto delusa nel vederlo in quella squadra.
Jadar: allora. Lo facciamo questo gioco sì o no?

Custode: botte.

Le due squadre si preparano ad uno scontro. Jack avanza correndo verso Jadar, i due iniziano a lanciarsi incantesimi senza esclusione di colpi.

Jack: fuoco.
Tra le mani di Jack si palesano palle roteanti di fuoco. Il mago le lancia contro il suo nemico.
Jadar sparisce in una nuvola di fumo, tipico di un mago dell’illusione. Appare di fronte a Charlotte.

Jadar: vieni con me.
Charlotte: lasciami stare.
Jadar: sei importante, ti prometto che imparerai tante cose.
Jack si accorge di dove sia finito Jadar, avanza prepotente contro di lui, mettendosi davanti a Charlotte.

Jadar: non puoi salvarli per sempre, Whittermore. LORO VI STANNO TENENDO PRIGIONIERI.

Jadar si rivolge agli studenti.
Jadar: con noi, con i seguaci di Hendius potete imparare la vera magia.

Il Custode continua a fare a botte con gli altri maghi, è piuttosto immune agli incantesimi.

Red ed Eric ascoltano il discorso di Jadar.

Alice avanza verso Damien.
Alice: sei un pezzo di merda.
Damien: non lo sto facendo per mia volontà. È una Condicio Sine Qua Non.
Alice lo guarda, confusa.

Custode: Signorina.
Alice guarda il Custode e poi Damien. I due sono pronti a darsele di santa ragione.

Jadar: ci rivedremo presto, lo prometto.

Jadar e tutti gli altri seguaci di Hendius spariscono di nuovo in una nuvola di fumo. Le luci della scuola si riaccendono.

– Castello DeLuc

Luke e Tatia hanno appena finito di fare l’amore. È stata una sessione decisamente lunga, Tatia apprezza molto la durata del vampiro e il suo essere così passionale. Si poggia sul suo petto nell’enorme stanza del castello.

Luke: lo sai che cosa amo di tutto questo?
Tatia: so che cosa ami…
Luke ridacchia, divertito
Luke: intendo… il fatto che questo posto non sia più un quartier generale.
Tatia: non è vero, secondo me ti manca il fatto che il Castello DeLuc non sia più il ritrovo della Scooby Gang.
I due si stringono la mano e incrociano le loro gambe.
Luke: devo dire… un po’.
Luke guarda la ragazza mentre gioca con i suoi capelli, avverte chiaramente che c’è qualcosa che la turba.
Luke: cosa c’è che non va?
Tatia: niente.
Luke: Tatia…
Tatia: stavo pensando a Ben. Al fatto che non ricordi.
Luke: non sei cinque anni in ritardo?
Tatia: forse abbiamo sbagliato. Forse non era… nostro compito scegliere.
Luke: negli ultimi cinque anni non hai fatto altro che dire quanto cancellare la memoria di Ben sia stata la cosa giusta. Rose ti ha fatto cambiare idea?
Tatia: no. E’ stato Evan. Io, Ben ed Evan siamo cresciuti insieme. E lui ha ragione.
Luke: e Rose no.
Tatia: lei non ha mai ragione.
Luke alza gli occhi.
Luke: vorrei che voi due andaste d’accordo.
Tatia: perché?
Luke: perché sì.
Tatia: ci tieni ancora molto a lei…
Luke: Tatia…
Tatia: voglio dire, hai tradito tutti per lei, è normale che tu ci tenga ancora.
Luke si stacca, non contento della direzione verso la quale sta andando il discorso. Si alza e inizia a rivestirsi.
Tatia: cosa?! Dovrei essere io quella arrabbiata.
Luke si gira verso di lei, mentre si infila le mutande.
Luke: questa storia è ridicola.
Tatia: allora rispondimi.
Tatia si poggia alla spalliera.
Luke: rispondere a cosa?
Tatia: sei ancora inamorato di lei?
Luke guarda Tatia, facendo uno strano cenno con il capo. L’iPhone del vampiro squilla.
Luke: pronto?!
Tatia è delusa dal fatto che la conversazione sembra non poter continuare.
Luke: arrivo subito.

– Scuola di Magia, Twinswood

“Questo è inaccettabile”

Maggie è arrivata a Twinswood, insieme ad Alessandro Magno, che Rose non smette di fissare – è davvero un bel vedere – ed ha riunito tutti in una sorta di grossa sala conferenze. Presenti ci sono Jack, Oliver, Andy, Bright, Evan, Rose, Matthew, Leda, Luke, Tatia, Red, Eric, Charlotte, Keri, Alice e il Custode.

Rose: beh, potevate darci una protezione in più.
Custode: cosa vuoi dire?
Il Custode si sente ferito nell’orgoglio.
Maggie: il campo era protetto dalla magia. Hendius deve aver trovato il modo di penetrarlo.
Eric: o forse qualcuno qui l’ha aiutato.
Matthew guarda Eric, ancora deve capire che tipo di angelo sia, di solito si conoscono quasi tutti.
Maggie: che cosa stai insinuando Eric?
Andy: che ci sia un traditore nel gruppo?
Tutti guardano Luke.
Luke: ho già dato.
Tatia sospira, nervosa.
Leda: sentite, io non sono una strega, un mago o cose del genere ma… avete detto che questo Hendius è super potente.
Maggie: lo è.
Leda: allora potrebbe entrare qui quando vuole.
Jack: voleva Charlotte.
Jack lo dice e basta, finalmente.
Charlotte, nervosa, guarda il ragazzo.
Jack: Jadar voleva Charlotte.
Red: beh, voleva anche reclutare tutti noi, è chiaro.
Maggie: Rose, sei silenziosa.
Maggie intuisce qualcosa.

Maggie: Red, Eric, Charlotte, Keri… potete uscire?
I ragazzi eseguono gli ordini, uscendo dalla stanza.

Oliver ed Andy si tengono per mano. Mentre Bright ed Evan ascoltano il discorso.

Rose: beh… ho scoperto qualcosa.
Maggie: hai scoperto qualcosa?
Rose: beh ma…
Matthew guarda Rose
Rose: vorrei seguire una pista mia.
Rose non vuole rivelare cosa ha scoperto, non ancora.
Maggie: ho sentito che hai avuto dei problemi di salute.
Jack: questo che cosa c’entra ora?
Jack interviene in difesa della madre.
Rose: sto bene. Sto bene ora.
Maggie: è chiaro che Hendius ha dei target, Charlotte è uno di questi.
Alessandro: potrebbe essere il suo Van Helsing.
Alessandro interviene, finalmente. Leda ne apprezza la visione particolarmente.
Alice: ho una domanda.
Maggie: prego.
Alice: che cos’è… un Sine Qua Non?
Maggie: è un giuramento magico. Un contratto. Un accordo stipulato che obbliga il mago o la strega a compiere delle azione altrimenti…
Alice curiosa, deve sapere.
Alice: altrimenti?
Maggie: altrimenti muoiono. Di colpo. Quando la magia capisce che l’accordo non verrà rispettato… uccide la persona.
Alice: la magia?
Maggie: è come una morte naturale.
Custode: dobbiamo tenere gli occhi aperti.
Maggie: metterò un’altra protezione sulla proprietà, speriamo regga questa volta.

– Qualche minute dopo…

Bright ed Evan sono nei giardini della scuola, Bright sembra chiaramente pensieroso ed Evan intuisce sempre quando c’è qualcosa che non va.
Evan: ok, sputa il rospo.
Bright: cosa?
Evan: ti conosco, Bright. E brilli meno del solito oggi.
Bright: ho visto Hendius.
Bright abbassa il capo, quasi vergognandosi di non aver detto la verità ad Evan.
Evan: cosa?!
Bright: mi ha parlato della possibilità di tornare ad essere un mago-angelo.
Evan: lui può farlo?
Bright: certo che può, sai già che cosa ha fatto per noi.
Evan guarda Bright, nervosa.
Bright: non ha tutti i torti, io non dovrei essere un vampiro.
Evan: Bright… io sono un vampiro. Se tu torni ad essere… di noi che ne sarà?
Bright: non cambierà niente.
Evan: cambierebbe tutto. Tu invecchieresti. Io no.
Bright: io sono speciale, probabilmente non invecchierei come gli altri.
Evan: ma comunque succederebbe.
I due si guardano, consapevoli di dover prendere delle importanti decisioni per il future.

“Voglio Alessandro Magno nel mio letto.”

Leda è molto onesta riguardo le sue voglie nella hall principale della scuola, insieme a Rose, Luke, Tatia, Matthew e Jack.

Tatia: vai sorella!
Rose: è gay, purtroppo.
Matthew guarda Rose, infastidito
Rose: comunque di voi mi fido… quindi posso dirvelo. Credo di aver capito chi sia il Van Helsing di Hendius.
Jack: non lo dire qui.
Rose guarda Jack, sorpresa
Rose: cosa?
Jack: se c’è qualcuno… che ha tradito il gruppo. Allora non dirlo qui, in questa scuola.

“Scusate”

Charlotte si avvicina, nervosa. Ne deve sapere.
Charlotte: ehm, Jack, hai detto che Jadar voleva me e…
Jack: non puoi ascoltare questi discorsi. SEI… sei davvero insolente, lo sai?
Jack, arrabbiato, la guarda in malo modo.
Charlotte vorrebbe non farlo ma è più forte di lei, si gira cercando di non crollare a piangere.
Tatia: wow, sei stato quasi più cattivo di me.

Rose avanza verso Jack, portandolo a distanza dagli altri.
Rose: forse dovresti essere più gentile con le ragazze, non credi?
Jack: per favore, quella ne sa una più del diavolo.
Rose: sai chi era come te? Sbruffone, stronzo, insolente… che non ti dava mai una reale certezza.
Jack: chi?
Rose: tuo padre.
I due si guardano, in un raro momento di pace tra madre e figlio.

“Mamma”

Oliver raggiunge I due insieme ad Andy.
Rose: Oliver.
Oliver: dobbiamo andare.
Rose: andare dove?!
Andy: l’appuntamento. L’appuntamento dal dottore. Ci eravamo offerti di accompagnarti.
Rose: oh no, magari ci andrò in settimana.
Oliver: MAMMA.
Oliver guarda la madre, arrabbiato.
Jack: dai retta ad Olly, vai, ci penso io qui.
Rose guarda Jack, nervosa.

Matthew si avvicina a Jack, pronto ad aiutarlo.
Matthew: hey Jackie, è da un po’ che non parliamo.
Jack: non mi dire. Non me ne ero accorto.
Matthew: ehm, ho notato che sei un po’ arrabbiato ultimamente.
Matthew tocca Jack, tentando di fermarlo.
Matthew: Jack…
Jack: no, non toccarmi. Non darmi consigli. Io ti tollero e basta. Voglio che tu lo sappia. Tollero la tua esistenza. Non saremo mai amici né ci daremo consigli.

Prima di andare via in macchina insieme ad Oliver ed Andy, Rose si ferma per salutare Bright.
Rose: Bright.
L’angelo, pronto ad andarsene anche lui, si ferma.
Bright: Rose.
Rose, nervosa, lo guarda. È pronta a chiedergli un qualcosa di importante.
Rose: devo chiederti una cosa, è un favore. E… sono convinta che mi farà stare meglio, anche fisicamente.
Bright: benissimo, qualsiasi cosa.
I due amici si guardano, cercando di consolarsi a vicenda.
Rose: voglio… voglio che tu me lo faccia dimenticare. Ben.
Bright: cosa?
Rose: l’hai fatto con lui. Puoi farlo anche con me. Ti prego.
Bright: Rose, no. Non lo farò.
Rose: perché?!
Bright: perché non è quello che vuoi davvero.
Rose: invece sì. Lo voglio.
Bright: Rose…
Rose: Bright, per favore. Sto male. Fisicamente male. Non ce la faccio più.
Rose è sul punto di piangere, Bright lo sente.
Bright: non posso, mi dispiace.
Rose: perché?!
Bright: perché non me lo perdoneresti in future.
Bright sale in macchina, finalmente. Sa di aver fatto la scelta giusta.

– Studio Medico del Dr.Jonan

“La frequenza è un po’ altina ma la pressione va bene.”

Il Dr.Jonan controlla il battito di Rose, guardando l’orologio.
Jonan: lei non si è riposata affatto, vero?
Rose: ma le medicine stanno facendo effetto.
Jonan: non cambi discorso.
Rose fa un grosso sospiro.
Rose: è che… mi ci vuole un po’ di tempo per… non…
Jonan: soffrire più?
Rose: se vuole usare questa affermazione…
Jonan: beh, io ovviamente da medico le devo consigliare di… non pensarci.
Rose: da medico?
Jonan: “non nuocere”, è la prima cosa che ti insegnano alla scuola di medicina.
Jonan: da persona… cerchi di non farlo vincere. Il dolore. Lo affronti. Lo superi.
Jonan guarda Rose, sembra un uomo che sa ciò che dice.
Rose: che cosa ha detto?
Jonan: di superare il dolore.
Rose: no prima, riguardo ciò che si impara alla scuola di medicina.
Jonan: oh, non nuocere.
Rose: non nuocere.

– Libreria Witteread, Twinswood

Colonna Sonora: Emptiness

Rose è concentrata nel leggere un libro, si tratta di “Bad Twin” di Gary Troup. Benjamin entra nel negozio, la fissa per qualche secondo, preso da quanto sia immerse nel libro.

Benjamin: hey…
Rose posa il libro, quasi spaventata.
Rose: ehm, mi dispiace… stavo solo… ok, stavo leggendo ma non c’è nessuno ora.
Benjamin sorride, divertito
Benjamin: non ti sto sgridando.
I due si guardano, sorridendosi.
Benjamin si avvicina al bancone, curioso.
Benjamin: pensavo non avessi riaperto ancora il negozio.
Rose: oh, sto meglio.
Benjamin: sicura?
Rose annuisce.
Benjamin: a mia madre piaceva leggere.
Rose: davvero?
Benjamin: sì. Non che ricordi molto di lei ma… è un dettaglio che…
Rose: immagino.
Benjamin: sai cos’è strano?
Rose: cosa?!
Benjamin: ogni volta ache ti vedo… Mi sembra…
Rose lo guarda, nervosa.
Rose: cosa?
Il cellulare di Benjamin suona improvvisamente.
Benjamin: oh, è Jo. Il vestito.
Le speranze di Rose cadono insieme a quella telefonata.
Rose: è meglio che tu vada.
Benjamin: già…
I due si guardano, entrambi straniti da quella conversazione.
Benjamin: buon lavoro.
Rose: grazie.

Benjamin si incammina verso l’uscita, nel mentre Leda entra nel negozio.

Leda: wow, scommetto che non è mai venuto così tante volte in questa libreria.
Rose: già.
Leda: secondo te, e dico… secondo te, è giusto che Bright scopi più di me? Io non me lo merito il pene?
Rose: devo lasciarlo andare.
Leda: il pene?
Rose: Ben.
Leda: oh, ok.
Leda si avvicina all’amica.
Leda: che succeede, piccola?
Rose: non nuocere. Ben è felice. Sta bene, sta per sposarsi. Io… io non voglio rovinare questo, non voglio rovinargli la vita.
Leda guarda l’amica, fiera.
Rose: e non voglio rovinare la mia. Io voglio stare bene, voglio essere felice e voglio dare una chance a ciò a cui non ho mai dato una chance.
Leda: sono contenta che tu l’abbia capito.
Rose: devo vedere una persona.
Leda: una persona?
Leda sorride, ha già capito di chi si tratta.
Rose: sì.
Rose, sorridente, è pronta a prendere il cellulare.

– Villa Whittermore

Colonna Sonora: Per Elisa

Le note della melodia “Per Elisa” invadono il grosso salone di Villa Whittermore, ormai abbandonata da tempo ma ancora dimora, spesso, di Hendius.

Il mago è al piano, suona delicatamente le note e poi più forte, e poi ancora dolcemente e poi di nuovo in maniera più forte.

Hendius: amo questo pezzo.
Hendius si è accorto che Jo è entrata da poco.

maxresdefault-1

Il mago smette di suonare.
Hendius: Jo, che sorpresa.
Jo: sapevo di trovarti qui.
Hendius: posso aiutarti.
Jo: ho deciso… ho deciso di togliermi dal gioco.
Hendius si gira verso di lei.
Hendius: prego?
Jo: non farò del male a Ben. Io lo amo.
Jo dice queste parole con voce spezzata, è chiaro che è molto difficile per lei.
Hendius: oh, Jo. Mi dispiace.
Jo: ti dispiace?
Hendius: credici o no, Jo… io ci tengo a te.
Jo guarda Hendius, non è minimamente pentita della sua scelta.
Jo: non posso fargli del male. Non posso… ferirlo.
Hendius: è amore. Capisco benissimo l’amore.
Jo: cosa pensi che…?
Hendius: beh, forse se colui che ha indotto il giuramento è d’accordo…
Jo lo guarda, speranzosa
Jo: davvero?
Hendius: non si sa mai con la magia.
Jo: grazie Hendius. Non lo dimenticherò.
Hendius si limita a sorridere, mentre Jo avanza verso l’uscita di Villa Whittermore.

– Casa Wilson, portico

Colonna Sonora: When It’s All Over

Matthew scende velocemente dalla moto, togliendo il casco e facendo gli scalini del portico alla velocità della luce.
Rose, seduta, lo aspetta sulla panchina che Meredith ha comprato quando lei è sparita.
Matthew: eccomi, ci sono novità? Avete capito come hanno fatto ad infiltrarsi?
Rose: no.
Matthew guarda la ragazza, confuse
Matthew: perché mi hai chiamato allora? C’è un nuovo cattivone?
Rose: no.
Matthew si avvicina, confuse.
Matthew: non capisco. Perché sono qui?
Rose: perché dobbiamo parlare di me e te. Di quello che provo per te e di quello che voglio.
Matthew: oh.
Matthew, quasi spaventato all’idea, si ferma lì.
Rose: puoi sederti vicino a me?
Matthew: ti prego, evitiamo discorsi da… NON VOGLIO FERIRTI.
Rose: ti siedi per favore?
Matthew, titubante, avanza e si siede accanto a lei. Rose, timidamente ma anche con fermezza, avanza le sue mani, stringendo quelle dell’angelo-vampiro.
Rose: io… io non ho mai pensato di poter provare qualcosa per qualcun altro. Oltre Ben, intendo.
Matthew fa un grosso sospiro.
Rose: ma… è successo. E… ho cercato di negarlo e contrastarlo e… onestamente, ho anche cercato di reprimerlo e soffocarlo.
Matthew la guarda con I suoi occhioni azzurri.
Rose: ma… non voglio farlo più.
Matthew: Rose…
Rose: fammi finire. Volevi una conferma. Ce l’hai, tu… tu mi fai impazzire. Mi fai ridere, mi fai stare bene, mi sei accanto, sempre. Forse… forse l’amore non è sempre uguale in tutti i casi. Forse non è solo maledizioni e… non poter stare insieme o tutto il resto. Ho voglia di baciarti, ho voglia di… fare l’amore con te e ho voglia di stare con te. Tu… sei meraviglioso. E mi dispiace di averci messo così tanto a capirlo.
Le mani dei due, tremolanti, continuano a stringersi.
Rose: ho voglia di vivere tutto questo. Ovunque mi porti e… qualunque cosa significhi.
Matthew rimane in silenzio, ancora.
Rose: tu vuoi?

– Casa sul Lago Whittermore

“Jo?”

Benjamin posa le chiavi sul mobile all’entrata, è appena tornato dal ristorante.
Benjamin: tesoro?
Andando verso la cucina, nota Jo appoggiata sull’isola, sembra stia dormendo.
Benjamin: hey… ti sei addormentata?
Benjamin va dolcemente verso di lei, tentando di svegliarla con dei bacini. Ma non succeede nulla.
Benjamin: Jo?
Benjamin le alza la testa, preoccupato avanza verso il collo provando a percepire il battito. Non c’è.
Bejamin: no… no, no, ti prego.
Benjamin la prende tra le braccia, in un momento di totale disperazione.
Benjamin: no, no, Jo, ti prego, non lasciarmi. Non lasciarmi anche tu, ti prego.
Nella follia e nella disperazione più totale, Benjamin esplode in un urlo.

Fine episodio.

Mi raccomando, lasciate un commento sul sito e ditemi cosa ne pensate dell’episodio, discutiamone insieme.

Usate l’hashtag #Spellbook su Twitter per essere ritwittati.

  • Condividi l'articolo

Comments

comments