Grey's Anatomy

Recensione di Daniele – Grey’s Anatomy 13×11 Jukebox Hero

Questo episodio sarebbe dovuto essere la winter premiere di questa stagione e sarebbe stato perfetto.

Voi direte: ma non eri tu quello incazzato settimana scorsa per la mancanza di risposte?

Cos’ha di diverso questo episodio in cui praticamente ancora manca ciò che aspettiamo di vedere da mesi?

È per il modo in cui è strutturato, per come hanno raccontato un altro giorno al GSMH portandoci fino a sera, anche senza darci delle vere risposte.

Ma è stato un episodio corale, che ha coinvolto tutti e dopo mesi di assenza avevamo bisogno di questo.

Di rivedere ognuno di loro, di ricordarci a che punto sono, che stanno combinando.

Che sono vivi.

Un bel modo per darci il bentornato dopo gli ultimi episodi dello scorso anno in cui come Maggie Pierce in questo episodio ci chiedevamo: “perchè spariscono tutti?”

Federica Sciarelli potrebbe farci uno speciale di 3 ore su questo.

Ma ve lo immaginate Owen Hunt intervistato da Chi L’Ha Visto?

Io me lo vedo, fregno e disperato mentre urla ai microfoni dell’inviata: “l’ultima volta che ho visto mia moglie aveva il ciclo. È sempre borderline in quei 28 giorni del mese. Si Federica, il suo ciclo dura più di quello di un normale essere umano di genere femminile.”

Federica: “Maggiore Hunt, vorrebbe dire qualcosa a sua moglie in questo momento? Magari ci sta seguendo!”

Owen: “Amore dove sei rispondi?! Sto ascoltando tutta la playlist di Tiziano Ferro su Spotify in attesa del tuo ritorno. Dai, ti canto un anche pezzo: puoi rimaa-neee-reeeee perchè fa male, male, male da morire dopo la Yang.”

E Amelia risponderebbe inviando una mail alla redazione di Chi L’ha Visto con scritto: “Owen che cazzo di foto hai scelto per farmi apparire in tv? Sono una cessa a pedali in quella foto, Owen! Dovevi mandare quella del profilo Instagram. Non fai mai una cosa giusta. Avevo intenzione di tornare a casa entro San Valentino, ma adesso passatelo con Federica la mano amica.”

Scherzi a parte, lo sapete che le scene di Amelia in questo episodio sono state girate mesi dopo e aggiunte all’ultimo momento? Si, perchè Caterina all’epoca doveva partorire, perciò cristo santo, siate clementi!

È uno dei rari casi in cui la vita privata di un attore influisce sull’andamento della storyline del suo personaggio.

E se siamo stati tutti o quasi, d’accordo con la scelta di April di abbandonare Jackson perchè le serviva del tempo per se stessa, allora dobbiamo essere altrettanto solidali verso Amelia.

Almeno lei non è scappata dall’altra parte del mondo ma mangia yogurt nell’appartamento di Stephanie.

Ma chi l’ha arredato l’appartamento della Edwards?

Carla Gozzi ed Enzo Miccio?

Sembrava il loft di Ma Come Ti Vesti?

Mi aspettavo che da un momento all’altro uscissero quei due a dare della barbona ad Amelia perchè indossava una coperta sulle spalle stile Gemma Galgani – Granny Edition.

 

E parlando della Edwards.. sapete che Jerrika lascia?

Sono sicuro che se ne andrà nel modo migliore possibile: viva.

Non credo che Shonda ucciderà il suo personaggio, dai, ormai far uscire qualcuno di scena uccidendolo è troppo mainstream persino per Shonda Rhimes.

La morte non fa più notizia dai tempi della 11×21.

Credo che Stephanie, che da sempre nello show è stata dipinta come la specializzanda più promettente, otterrà un avanzamento di carriera che la porterà via come una Penny666 2.0

Ed Eliza sarà la chiave della sua evoluzione.

Ps. Ma ogni tanto anche voi vi fermate a pensare: “chissà chi starà uccidendo Penny Blake a New York in questo momento?

Prima di passare ad Eliza, volevo solo dire che sto amando il modo in cui ci stanno mostrando gli specializzandi in questi ultimi due episodi.

Ti danno proprio l’idea di essere cresciuti, di essere responsabili, di poter operare da primo.

Ed è quello che ci serve vedere, perchè tra una morte, un’incidente, un matrimonio e l’altro, questi sono arrivati all’ultimo anno di specializzazione.

Presto li vedremo col camice blu addosso.

E chi di noi si farebbe operare da loro?

Ecco perchè abbiamo bisogno di scene con Stephanie che è un secondo in carica capace di gestire un reparto di neurochirurgia quasi da sola.

O Jo, che è la prima che chiami per un consulto. E lo fa, da sola, occupandosi del pronto soccorso mentre gli strutturati sono impegnati a giocare a Game of Thrones contro Eliza.

Spero che continueranno a battere su questa linea, sopratutto con Jo che è stata la mia preferita di questo episodio. Mi piace che abbia finalmente tirato fuori il carattere, che dopo tanto piangersi addosso abbia reagito tornando ad essere quella ragazza che per tutta la vita ha potuto contare solo su se stessa.

È un bel turning point per il suo personaggio in questa parte di storia che dovrebbe vederla più protagonista.

D’altronde sono mesi che ci stiamo preparando all’arrivo di questo marito e non sappiamo se tornerà a casa prima Amelia o questo ex pericoloso.

 

Io aspetto, perchè nel frattempo mi piace vivermi questa Jo Wilson badass.

E vi dirò, non mi dispiacerebbe nemmeno se da questo momento mettesse se stessa al primo posto anche nella sua non relazione con Alex.

Perchè Alex, TI SEI SCORDATO CHI È JO WILSON?

Direste mai che i Jolex un tempo vivevano insieme? Che sono una coppia da anni?

Io voglio sentirlo l’angst tra questi due, voglio vederli interagire e risolvere i loro problemi, prendere delle decisioni concrete. Capire a che punto della loro storia stanno. Se hanno voglia di continuare, se proprio non riescono a farlo, se resteranno almeno amici e continueranno a dividere l’abbonamento mensile a Netflix..

Facciamo, tra un Japril The Movie e uno speciale alla OITNB, qualcosa per sti due, un episodio in cui interagiscono per più di 3 secondi.

È chiaro che di fondo c’è un grande amore: lei è disposta a mentire pur di proteggerlo, lui a patteggiare pur di salvare lei.

Ma allora perchè non si parlano? In questa coppia manca proprio l’interazione.

Quindi se Jo Wilson stanca di rimandare l’angry sex con Karev perchè lui impegnato nelle domeniche di waffle, cominciasse a lasciare il numero a uno dei pazienti che anche con un polmone collassato ha un’erezione guardandola, io sarei il primo con i pop corn in mano ad aspettare la scena: “non puoi darmi della puttana per come ho deciso di riparare quello che tu trascuri.”

D’altronde Alex:

 

 

 

  • Game of Eliza

Queste lotte interne contro i poteri forti al GSMH mi entusiasmano un sacco.

Eliza è stata presa a vaffanculi in faccia per tutto l’episodio, eppure ha mantenuto una compostezza, una dignità e una fermezza che mi impediscono di odiarla.

D’altronde si sa, al GSMH funziona così: il nemico o lo inglobi (Mercy West) o lo spedisci via con lo scettro lunare (Pegasus).

Quanto ci piace questa lotta di potere tra lei e Webber?

Eliza: “Paura Richard?”
Webber: “Ti piacerebbe!”

Siamo tutti o quasi schierati con l’esercito di Webber e questa è una grande prova di lealtà.

Anche l’ultimo arrivato, Nathan Riggs che pur essendo regular ha lo stesso screentime di una guest star.

Ps. Torna Nathan, ci manchi.

Torna ad essere stronzo con Meredith Grey, faglielo annusare senza darglielo.

Fatti desiderare.

 

Si, perchè la Bailey che siede sull’Iron Throne ha ragione fino a un certo punto.

Non puoi decidere di cambiare la struttura madre di un impero così, di punto in bianco, senza aspettarti una rivolta come gli americani contro Trump.

E fottesega che sei il capo, il potere spetta al popolo.

TI SEI SCORDATA CHI TI HA INCORONATA REGINA, MIRANDA BAILEY?

Richard è il GSMH, non saremmo qui senza di lui.

E non prendiamoci in giro, al GSMH le cose funzionano così da anni e non è affatto male.

È l’ospedale più abusivo della nazione, dove il nepotismo regna sovrano ormai. Dove gli specializzandi vanno a letto con gli strutturati, si sposano tra loro e ci fanno persino dei figli. E tutto questo è risaputo, ogni nuovo specializzando sa qual è la storia di quello ospedale gestito da medici, sa a cosa va incontro iscrivendosi a quel programma, lo sa che se al termine della specializzazione rimane in quell’ospedale non potrà mai vincere un Harper Avery.

Le sanno tutti queste cose, eppure non mi sembra che l’ospedale sia fallito. La lista di attesa è lunghissima. È una scelta consapevole che dimostra come il programma sia ambizioso e ottimale. Anche con le sue falle.

Perciò Eliza Minnick:

Gli specializzandi, i nuovi arrivati sanno tutto quello che avviene tra quelle quattro mura, eppure ogni anno scelgono di iscriversi nella speranza persino di lavorarci un giorno.

Un po’ come le suore che prendendo i voti sapendo a cosa rinunciano. Sanno anche che il detto: “quando l’amore va da schifo allora la promozione è vicina” non vale per loro, perchè a differenza dei preti non potranno mai fare carriera.

Una suora non diventerà mai vescovo o cardinale.

Non potrà mai ambire al trono di San Pietro.

Essere papa in tutto questo discorso equivale alla vincita dell’Harper Avery per i medici del GSMH, è chiaro no?

 

Per tutti questi motivi, questo è stato un bell’episodio, uno di quelli che hanno il sapore di Grey’s Anatomy.

Con tanto di caso clinico emozionante che coinvolge e si lega alla vita privata dei nostri medici.

Con i feels malinconici:

 

E anche quelli belli e sani da shipping duro:

Tifo per ste due come Shonda tifava per la Clinton.

 

Non sono mancate quindi le emozioni e il cuore di questa serie che in questo episodio vive nell’ultima scena con la reunion di Alex e Meredith.

Una loro momento basta a ricordarci il motivo per cui siamo arrivati fin qui e per cui non riusciamo ad incazzarci con Alex Karev per aver dormito tutto il giorno mentre Meredith Grey lo cercava in mezza nazione.

Passa un’altra settimana senza avere ancora le risposte che attendiamo, ma come fate ad arrabbiarvi dopo una scena simile?

Alex è salvo, per ora al sicuro in quella casa che per lui sa di famiglia, affetto e rifugio.

Un porto così sicuro da addormentarsi senza pensieri… tutto il giorno?

Tutto il giorno!

La nostra famiglia sta bene.

È questo che conta.

 

Le risposte, possono ancora aspettare.

 

Voto: 7

 

Passate sulla pagina Meredith e Derek

Passate sulla pagina Meredith & Nathan Source

 

 

  • Condividi l'articolo

Comments

comments