Grey's Anatomy

Recensione Di Daniele – Grey’s Anatomy 14×16 Caught Somewhere in Time

Recensione Di Daniele – Grey’s Anatomy 14×16 Caught Somewhere in Time

Questo episodio è bellissimo, perfetto, incantevole… nella sua bruttezza.

No, non è una battuta. Non sto facendo del sarcasmo.

È la verità.

Giudico sempre un episodio di qualsiasi serie tv, per quello che mi lascia dentro a fine visione.

E quando un episodio ti fa comunque qualcosa, allora è da lodare. Siamo riusciti nell’intento.

Leggiamo, guardiamo film e serie tv, unicamente per provare qualcosa. Per sentire qualcosa. Per ritrovare nelle emozioni degli altri, le nostre emozioni, il nostro vissuto. O semplicemente per capire meglio ed emozionarci riguardo qualcosa che non abbiamo mai vissuto.

Ecco, questo episodio ci lascia qualcosa. Quindi ha centrato il punto, ha fatto il suo dovere. Kudos agli autori e agli attori che hanno messo in scena le vicende.

Perchè, personalmente, questo episodio mi ha lasciato addosso una negatività incredibile.

Avete presente quelle sensazioni tipo: “quella persona non mi piace, così a pelle”; “mi dà delle vibrazioni negative”?

Sì, queste cose le sentiamo pure noi, anche se non siamo Bonnie Bennet.

Questo episodio ha toccato vette di oscurità altissime, ha un pezzo di puro male al suo interno che si attacca al nostro corpo a fine visione.

E resta lì, come fosse il nostro tumore personale. O dovrei chiamarlo Teddy, visto i recenti sviluppi?

Naturalmente sto parlando di April Kepner.

Ciò a cui abbiamo assistito in questo episodio, è qualcosa di così forte, maligno e oscuro nella sua forma più pura, che siamo di fronte a qualcosa che possiamo definire, senza alcun timore, Arte.

L’emotional meltdown di April Kepner è paragonabile all’atto finale del “Cigno Nero”: il devastante, macabro, tragico, distruttivo ma carico di straordinaria poesia, momento in cui il Cigno Bianco muore.

E Sarah Drew ci offre una performance da brividi, lasciandoci sentire ogni cosa. Lasciando che il male di April diventi il nostro male, che il suo oceano di oscurità nel quale è alla deriva, sia anche il nostro, che il suo vuoto e la sua sconfitta brucino anche sulla nostra pelle.

Ogni settimana Sarah Drew rompe il nostro cuore in piccoli pezzi e noi siamo felici che lo faccia, siamo profondamente grati.

Perchè questo è il prezzo da pagare quando vogliamo che una serie tv sia all’altezza delle nostre aspettative.

Siamo in prima fila ogni settimana, da 13 anni, per questo.

Per l’emozioni che valgono ogni cosa.

Sopratutto quelle “brutte”, negative, tristi. Perchè sono quanto di più vicino alla realtà possa esistere.

Siamo ormai a 16 episodi compiuti, con più di metà stagione alle spalle. Manca poco al girone d’arrivo, perciò possiamo dirlo.

Sarah Drew e il suo Canto del Cigno di April Kepner, sono tutto ciò che ricorderemo di questa stagione.

Una storyline nobile, intensa, potente, sublime come non ne vedevamo da anni.

Il tutto acquisisce un senso di forza e un valore aggiunto al già pregiato livello, se pensiamo che questo è anche l’atto finale di Sarah e della sua April in Grey’s Anatomy.

L’uscita di scena avverrà proprio con questa storia che l’ha consacrata ufficialmente a icona di personaggio televisivo.

In futuro ci saranno personaggi ispirati ad April Kepner, ma non ci saranno altre April Kepner.

L’originale l’abbiamo avuta noi, l’abbiamo vissuta noi, l’abbiamo vista crescere e accompagnata fino al suo epilogo.

Atto finale che ha di fronte a sé due uniche soluzioni: la morte del cigno o la sua rinascita.

  • Quel fallimento umano chiamato Jackson Avery.

C’è un’altra persona al mondo che con noi, ha visto April crescere, sbocciare, affermarsi. C’è un’altra persona al mondo che dovrebbe conoscerla e capirla meglio di tutti noi.

Ed è nel “capire” la chiave di tutto.

Non puoi dire di amare una persona se non capisci i suoi bisogni, i suoi tempi, i suoi modi, le sue esigenze.

Senza comprensione dell’altro, non ci sarebbe punto di incontro, non ci sarebbe scambio di affetti e bisogni nella relazione, in pratica, non ci sarebbe amore.

E in questo episodio, è terribile dirlo, ma Jackson ha dimostrato di non amare April.

Semplicemente perchè non ha saputo capirla.

Quella scena nello sgabuzzino è il punto più basso che i Japril abbiano mai toccato. Sempre se possiamo continuare ad usare il termine “Japril” per definirli.

Sono la cosa più rotta che abbia mai visto, più delle nostre palle quando si parla di Maggie Pierce.

Semplicemente perchè Jackson sa, ha visto, ha vissuto, April Kepner… ma è incapace di aiutarla.

Non so nemmeno io il perchè, onestamente, niente di quello che stanno facendo con i Japril adesso ha senso.

Devo ancora credere, dopo quanto visto, che Jackson sia una persona profonda? Quindi che non sappia reagire a questa April perchè è così spaventato da richiudersi, da convincersi che sta bene, è solo una fase, passerà, perchè ha paura della persona che si ritrova di fronte?

È spaventato dalla sua oscurità? Per questo fugge? Non è preparato? Perchè fondamentalmente è un rampollo viziato e l’unica oscurità che conosce è quella dello schermo della tv quando sua madre gli staccava la play-station?

Ammettere di aver fallito ritrovandosi di fronte questa April Kepner, è così sconvolgente che anche lui sta evitando quel momento, proprio come, dal canto suo, cerca di fare April con la sua vita?

O devo semplicemente arrendermi all’evidenza e pensare che il cuore di Jackson è ormai sordo ai bisogni di April semplicemente perchè punta alle mutande di Maggie Pierce?

Dopo essersi “svuotato emozionalmente” come un Moser, Jackson tornerà a ragionare di nuovo?

Perchè Jackson sa di essere stato il primo di April Kepner.

Sa quanta importanza lei dia al sesso, sa cosa pensa della sacralità del proprio corpo e della condivisione con quello altrui, eppure sono interi episodi che la vede svendersi, usare qualcosa che per lei era “sacro” come fosse un accendino prestato in una serata di canne all’isola dei famosi, eppure non fa nulla di concreto.

April ha tentato di usare il sesso come scudo, come scappatoia dal suo inferno personale, anche con lui, e il suo non è stato un: “no, perchè questa non sei tu. Non è questo il tuo modo di agire. Non uscirai da questa stanza fin quando non avremmo parlato” ma per il senso di ciò che è ormai, quello è stato un: “no, perchè ho un appuntamento con Maggie. Adesso mi lasci pure la bambina, quindi non posso nemmeno trombare. Ripigliati.”

Perchè Jackson, tu non sei affatto un uomo fermo nelle tue intenzioni, con una salda moralità, perciò se la donna cha hai sposato, con la quale hai perso un figlio, ma ne hai fatto nascere un altro, dopo tutto quello che avete passato in 10 anni, se la donna della tua vita, quella che a lungo ha significato tutto, ti bacia, NON PUÒ ESSERCI DA SUBITO, DAL PRIMO SECONDO, UN SECCO RIFIUTO.

Non è umana, non è normale, non è logica sta cosa.

E, ripeto, tu sei Jackson Avery, non un Richard Webber.

E gli Omelia, che hanno vissuto solo un decimo di ciò che hanno vissuto i Japril, ne sono la prova.

Rimane sempre lì, sepolto, ma quel legame non muore mai.

È come l’infermiera Bokhee.

Solo durante, o se sei Jackson Avery, dopo il bacio, capisci che è sbagliato perchè…

Non dal primo secondo.

Perchè in quel momento ci sono un sacco di fattori tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, che agiscono: senso di nostalgia, mancanza di quella persona, passato condiviso, e se.., chimica animale, godimento, malinconia, passione, un’intera discografia di Tiziano Ferro.

È tutto così sbagliato, assurdo, per nulla coerente ai personaggi e al loro vissuto.

E l’ulteriore esempio, visto che siamo in campo Japril, facciamolo con Maggie.

Ma la volete dare un po’ di coerenza a sto personaggio o no?

Un episodio è pudica, timida, impacciata, imbranata, una Kiss Me Licia al primo bacio, quello dopo femme fatale con Jackson e Samanta Jones con i colleghi, ai quali per tutto il giorno, ricorda, pure quando parlano di divaricatori anali, che quella sera deve farlo con Jackson.

Ah ok.

Mi sono perso il passaggio in una notte di Maggie Pierce che traffica organi e scrive poesie che tanto piacerebbero alla Famiglia Addams, perchè non sa rimorchiare, a spigliata Amelia Shepherd nelle conversazioni sul sesso.

  • Mi chiamate un taxi

Vista la nuova politica dello show, quando un personaggio lascia l’ospedale, non sai più se vi farà ritorno.

È un addio o un arrivederci?

Senza tante cerimonie, vi dico che vorrei che Owen Hunt ci lasciasse.

Prendi quel taxi e portati via la tua poraccittudine.

Se penso che stiamo per rinunciare a un personaggio come April per tenerci un Owen che è praticamente un tumore per noi, mi incazzo ancor di più.

Mi dispiace per tutti i passeggeri a bordo, ma spero che quell’aereo crolli.

Owen Hunt è tornato ad essere il personaggio infimo e grottesco che ho sempre odiato.

Amelia mi ha insegnato a vedere l’uomo oltre la bestia, ma dopo questo episodio, vedo solo la bestia.

Amo Amelia Shepherd, è il personaggio più ironico, umoristico e luminoso di questa stagione.

Mentre era lì che spegneva Owen dicendogli: “io ho un tumore per giudicare la mia dose di follia, tu cos’hai?” mi godevo lo spettacolo.

Perchè Owen è fondamentalmente questo: bravo a letto, ma con la sensibilità emotiva di un troll.

E veniamo al caso Teddy, che non è un orso, non è un personaggio, ma un tumore.

Ora, ditemi quanto è credibile un Owen Hunt che parte per un viaggio alla scoperta di sé.

Lui, la persona più sedentaria e con scarse capacità di autoanalisi di tutta Seattle.

Lui, che se vede (perchè leggere è fuori discussione), “Mangia, Prega e Ama” in tv, capisce solo: “mangia” e “ama” se è in relazione al sesso.

Owen Hunt non è Julia Roberts.

Lui non va alla ricerca di sé, lui al massimo va alla ricerca di figa.

Ed è questo il senso grottesco di quel bacio con Teddy nella 14.02 e di questo viaggio così, letteralmente, dalla sera alla mattina verso la Germania.

Odio e schifo il senso che stanno dando a questa storia e al personaggio di Teddy.

Teddy non merita questo, Teddy merita di più.

Se dobbiamo scomodare personaggi che abbiamo amato e ci hanno dato tanto, solo per rovinarli, allora state fermi. Lasciateli stare.

Chiamate dei nuovi, fate il vostro schifo con loro.

Non sporcateci i ricordi del passato.

Il senso poetico e la bellezza del rapporto tra Owen & Teddy, è sempre stato questa storia di migliori amici maledetti dal destino e della vita, che si rincorrono, che si perdono per poi ritrovarsi, che potrebbero essere ma non sono, che hanno un vestito per ogni occasione ma la loro occasione non arriva mai.

È proprio una cosa da MA SE TI ASPETTERÒ SUL CIGLIO SENZA FAR RUMORE.

Ed è qualcosa di bello perchè reale, tutti abbiamo (avuto) un rapporto così.

Quel senso di legame nonostante la distanza, quell’occasione di vita che si rincorre inutilmente, quel senso di possibilità, di nostalgia barra speranza, che anche se quel rapporto non dovesse mai concretizzarsi o avverarsi, è bello proprio per questo.

Per quella sensazione di What If… con cui di tanto in tanto ci piace fantasticare.

Invece è dalla 14×02 e quel bacio sulla panchina che stanno rovinando tutto.

E parliamo di questa retcon incredibile sulla storia di Owen e sul senso di Teddy nella sua vita.

Adesso Teddy è il tumore di Owen, che è sempre stato lì dall’inizio, crescendo negli anni, influenzando i suoi comportamenti folli.

No, Owen è folle perchè pensa col cazzo, non per colpa di Teddy.

Perchè io me la ricordo la 6×10, quando Teddy dice ad Owen che lo ama, che l’ha sempre amato e lui le risponde che ama Cristina.

Io me la ricordo la fine di quell’episodio, quando Owen torna da Cristina (che l’aveva spinto tra le braccia di Teddy) e le dice, testuali parole: Io ti amo! sto con te perché voglio stare con te… sto con te perché amo te!”

Tumore de che?

Di nuovo, questa stagione ha il vizio di rovinare il passato, di snaturare le cose e riscriverle forzatamente per dare un senso agli eventi del presente.

MA NO.

Noi Krista, quando tu sei andata via, siamo rimasti. Noi abbiamo vissuto queste storie sulla nostra pelle e non per sentito dire, noi lo sappiamo come pensano e agiscono questi personaggi, non puoi aspettarti che ci beviamo i tuoi Fittea senza protestare.

Ti sbugiarderemo screenshottandoti le scene che forse ti sei persa.

E non lo dico da fan Crowen offeso, perchè io i Crowen non li ho mai shippati, ma è la verità. Sono i fatti che parlano.

E parliamo di Teddy che verrà nuovamente – U S A T A – come un profilattico durante le sedute di sesso Omelia, per tenere insieme questa coppia.

Lo trovo semplicemente vergognoso.

Come trovo vergognoso il fatto che Owen non impari mai e sia sempre in cerca di nuova figa.

Se Amelia ti spinge verso un’altra donna, DOPO AVERTI SOTTOLINEATO CHE NON INTENDEVA FARLO, perchè non è che se una ti dice: “per me puoi passarti tutto il quartiere” tu devi farlo e poi rinfacciarle: “mi hai detto tu di fare così”, CRISTO SANTO OWEN, USALO IL CERVELLO OGNI TANTO.


Cresci un pò. Oltre la figa c’è di più. 

Se Amelia ti dice: “se vuoi vai da Teddy”, tu che ci sei già passato anni fa, la sai qual è la risposta.

 

Quindi in pratica, adesso, il legame Crowen era più forte di quello con Teddy, mentre gli Omelia sono così fragili e inesistenti da lasciarsi vincere da un What If.

Ok.

 

  • Voglio Eva Henger in studio

La droga che Krista Vernoff ha portato nella trasmissione quest’anno è così tanta, che se Eva Henger fosse nei paraggi direbbe che qui rischiamo l’ergastolo.

Altro che 22 anni di reclusione in Honduras.

Qui non parliamo di canne, qui parliamo di roba forte.

Me li immagino questi autori in riunione pippare allegramente in cerca di idee.

Una loro riunione in sala autori dovrebbe svolgersi più o meno così:

 

Autore 1: “Abbiamo finito tutte le storyline legate alla carriera per Meredith in questa stagione. Nuove idee?”

Autore 2: “Che ne dite di farla uscire da quel laboratorio e farla vivere un po’?”

Krista Vernoff: “MA SEI PAZZO? Cosa penseranno le ragazzine vedendola? Che fidanzarsi è più importante che affermarsi professionalmente? Cosa ce ne facciamo della carriera tanto c’è l’amore?! È questo che vuoi?”

Autore 2: “M-ma penso che le due cose siano collegate, no? Una non esclude l’altra?”

Krista Vernoff: “SEI LICENZIATO! ANTI-FEMMINISTA! CHE C’È TI FA SCHIFO LAVORARE PER UNA SHOWRUNNER DONNA? VUOI CHE VADA A CASA A STIRARE PER I MIEI FIGLI MENTRE GUARDO POMERIGGIO 5?”

Autore 2: “I-io n-non ho mai detto q-q-questo!”

Krista Vernoff: “FUORI!”

Autore 3: “Io ho portato un po’ di sembra talco ma non è, serve a darti l’allegria..”

– Dopo aver assunto la DROCA –

Autore 4: “Che ne dite di una bella retcon su Ellis Grey ladra di Harper Avery per creare dei casini a Meredith nel presente? Così possiamo continuare a tenerla in laboratorio!”

Krista Vernoff: “GENIO!”

 

È andata così e non c’è altra spiegazione.

Ragazzi, va bene tutto, ma Ellis Grey no.

Stiamo sputando sul senso di questa serie, sul cuore di questo show, sulla causa prima su cui si basa tutto Grey’s Anatomy.

Non lasciateglielo fare, ragazzi, non credete a questo mare di merda che ci stanno scaricando addosso.

Ripudiateli, tappatevi le orecchie, andate a mangiare un panino durante queste scene. Saltatele, sono inutili, sono frutto della droga, non hanno logica, non hanno ragione di esistere, sono la più brutta retcon senza senso mai creata nella storia delle serie tv.

Non siamo noi a dirlo, è la storia stessa di 13 anni a farlo.

Voi fan di Meredith Grey, voi fan dell’Essenza di Grey’s Anatomy, lo sapete.

Voi che avete iniziato e avete amato questa serie per la protagonista e non per il cane di Cristina Yang che da quando è andato via, dopo quell’episodio cruciale, niente ha più senso.

Non lasciamo a questi autori strafatti il gusto di vederci incazzati.

Non ne vale la pena. Niente di quanto diranno o faranno ormai con questa storyline potrà battere 13 anni di storia.

Sappiamo tutti chi è Ellis Grey. Sappiamo tutti cos’è Ellis Grey e cosa rappresenta.

Sappiamo che è LEI, il centro di gravità, la bussola emotiva, il big bang su cui si basa tutto il percorso di Meredith dal pilot ad oggi.

Perchè Derek e Cristina sono stati i più grandi specchi emozionali di Meredith ma nemmeno loro potranno mai competere con Ellis.

L’importanza, l’incisività, il principio e l’essenza di Ellis Grey in Meredith Grey e per estensione in Grey’s Anatomy è fuori discussione.

Non mi ripeterò, ne abbiamo già parlato nella recensione della 13×18 dello scorso anno, e in quella del 300° episodio di quest’anno. È tutto lì, se volete capire di cosa sta blaterando questo pazzo, andate a leggerle.

È Ellis Grey che compare a Meredith alla vittoria del suo Harper Avery.

È Ellis Grey quel collegamento mancato che Meredith ricerca disperatamente anche dopo la morte.

È in quell’appunto a metà che le ha lasciato su quel taccuino, il loro rapporto.

È tutto lì.

“Penso continuamente all’appunto di mia madre: dire a Meredith di non…, di non abbattersi? Di non preoccuparsi? Di non arrendersi facilmente? Di non innamorarsi? Di non avere figli? Di non dire bugie? Mi ha lasciata con il dubbio, cosa fare, cosa non fare. Mi ha lasciata sapendo che tutto dipendeva da me e solo da me. E mi ha lasciata senza nessuno a cui chiederlo, così avrei deciso io cosa volesse scrivere. Dire a Meredith di non avere paura. Addio mamma.”

Mi basta leggere questo per piangere fino all’ultima goccia della mia anima e capire perchè odio Krista Vernoff con tutto il mio essere.

Perchè Ellis ha lasciato a Meredith un bagaglio di emozioni irrisolte, complessi emotivi indicibili, cicatrici di anaffettività che hanno reso Meredith la persona straordinaria che è oggi.

La nostra ragazza dark and twisty che amiamo da 13 anni e che, proprio per questo, in questa stagione non riconosciamo.

È questa l’eredità di Ellis a Meredith.

È questo che ha reso Meredith Grey IL personaggio.

È questo che l’ha resa un’icona della serialità, che ha reso Grey’s Anatomy un cult.

Tutto parte da lì.

Da questo.

“La prima volta che ho vinto l’Harper Avery, l’ho dedicato agli uomini che mi avevano sempre tanto appoggiata. No, scherzo, scherzo! La prima volta che ho vinto l’Harper Avery ho pensato “Al diavolo quei maschi”! Stavo lì, con il trofeo in mano, e pensavo a quello che avevo sacrificato, che avevo superato. E ho dedicato quel premio a tutte le donne chirurgo che sarebbero venute dopo di me.”

KRISTA VERNOFF TU NON SAI NIENTE, NON SAI NIENTE. NIENTE.

Ditemi com’è possibile che QUESTA Ellis Grey avrebbe potuto fregare una Marie Cerone.

Ditemi come possiamo mai credere a un Ellis Grey così banale, sciatta e ORDINARIA nel suo lavoro.

Lei, fiera e orgogliosa del suo talento, lei, che ha voltato le spalle persino alla maternità e alla figlia per essere IL chirurgo e non un chirurgo.

Per essere straordinaria.

È IL METODO ELLIS GREY NON A CASO, QUEL “TRATTINO CERONE” ESISTE SOLO NEI FUNGHI ALLUCINOGENI DI KRISTA VERNOFF.

Ellis ha lasciato a Meredith un groviglio spinoso di traumi emotivi MA NON le sue INESISTENTI magagne lavorative.

O non sarebbe Ellis Grey.

Siamo in guerra, siamo sotto attacco. La nostra fede è in pericolo.

Abbiamo il compito e il dovere di difendere il Sacro Graal dell’Eredità di Ellis con tutte le nostre forze.

Abbiamo il dovere di prendere a torte in faccia buffoni come Maggie Pierce che parlano senza mai aver conosciuto Ellis Grey.

Se Maggie dice che non è figlia di Richard, per giustificare la sua voglia di farsi Jackson senza provare schifo da incesto, allora non vedo perchè deve parlare in qualità di figlia di Ellis Grey.

Maggie, dolcezza, se Ellis ti avesse vista, ti avrebbe ripudiata almeno un altro milione di volte.

Non cederemo. Non crederemo mai a questa retcon indecente che è un insulto a tutti i fan di Grey’s Anatomy.

Senza Ellis Grey, quella che conosciamo grazie a 13 anni di storia coerenti e canonici, non saremmo qui a parlarne oggi.

Meredith Grey sarebbe stata una persona diversa, una ragazza semplice come ne è pieno il mondo, e la sua storia ci avrebbe già annoiati alla quinta stagione.

A quest’ora lo show sarebbe già finito, perchè i conflitti emotivi della protagonista sarebbero ormai risolti.


E noi staremmo cercando, nel vasto panorama televisivo, un nuovo show capace di emozionarci almeno quanto Grey’s Anatomy.

Senza alcun successo.

Voto: 7 +

Diteci cosa pensate del nuovo episodio di Grey’s Anatomy.

  • Condividi l'articolo

Comments

comments